Paliano. Mancato acquisto dei lotti de la Selva da parte della Regione, il caso approda in Consiglio comunale
Il Messaggero FR 01.10.11, p. 37 (prima)
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Paliano. Mancato acquisto dei lotti de la Selva da parte della Regione, il caso approda in Consiglio comunale
Il Messaggero FR 01.10.11, p. 37 (prima)
La polemica su La Selva approda nel consiglio comunale di Paliano. Non poteva essere altrimenti dopo le aspre polemiche, accompagnate dall’annuncio dei Verdi regionali di presentare un esposto in Procura, che hanno segnato l’ultima vendita all’asta di una porzione dei lotti de La Selva di Paliano. Non si sono lasciati sfuggire l’occasione, giovedì sera, i consiglieri di opposizione della Coccinella e della lista Uniti per Paliano per lanciare un attacco all’indirizzo dell’amministrazione comunale. Al centro della discussione diversi punti degli sviluppi della vicenda scaturiti sia dall’asta del 21 settembre sia dall’ok della commissione ambiente regionale allo schema di decreto di istituzione del Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola de’ Piscoli. Dubbi sono stati espressi sulla mancata presentazione, da parte della Regione Lazio, dell’offerta per il lotto 2, (corrispondente alla zona della Tana) che è stato acquistato da un privato, sulla mancata restituzione alla regione Lazio di un altro lotto di proprietà, da circa un anno, di un altro privato che, nel frattempo, ha recuperato la vigna di Ruffo che ora si mostra in tutto il suo splendore. «C’è la volontà da parte dell’amministrazione di tutelare da rischi di speculazione i lotti dei privati?», ha chiesto il consigliere Giulio Capitani che ha proposto una commissione ad hoc accolta positivamente dal sindaco Maurizio Sturvi. «Strana coincidenza – ha fatto notare Capitani – quella per cui la regione risponda all’asta dimenticando un lotto che, guarda caso, viene acquistato da un privato». «Non posso rispondere per i funzionari della regione – ha ribattuto Sturvi – ma è certo che il lotto in questione ricade, comunque, dentro il perimetro del Monumento Naturale che è già una forte garanzia. In ogni caso non ho alcun problema a mettere ancora più in chiaro i vincoli. Quanto alla mancata restituzione di uno dei primi lotti venditi all’asta, c’è un atto depositato con cui l’attuale proprietario aveva dichiarato le sue intenzioni».
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La polemica su La Selva approda nel consiglio comunale di Paliano. Non poteva essere altrimenti dopo le aspre polemiche, accompagnate dall’annuncio dei Verdi regionali di presentare un esposto in Procura, che hanno segnato l’ultima vendita all’asta di una porzione dei lotti de La Selva di Paliano. Non si sono lasciati sfuggire l’occasione, giovedì sera, i consiglieri di opposizione della Coccinella e della lista Uniti per Paliano per lanciare un attacco all’indirizzo dell’amministrazione comunale. Al centro della discussione diversi punti degli sviluppi della vicenda scaturiti sia dall’asta del 21 settembre sia dall’ok della commissione ambiente regionale allo schema di decreto di istituzione del Monumento Naturale Selva di Paliano e Mola de’ Piscoli. Dubbi sono stati espressi sulla mancata presentazione, da parte della Regione Lazio, dell’offerta per il lotto 2, (corrispondente alla zona della Tana) che è stato acquistato da un privato, sulla mancata restituzione alla regione Lazio di un altro lotto di proprietà, da circa un anno, di un altro privato che, nel frattempo, ha recuperato la vigna di Ruffo che ora si mostra in tutto il suo splendore. «C’è la volontà da parte dell’amministrazione di tutelare da rischi di speculazione i lotti dei privati?», ha chiesto il consigliere Giulio Capitani che ha proposto una commissione ad hoc accolta positivamente dal sindaco Maurizio Sturvi. «Strana coincidenza – ha fatto notare Capitani – quella per cui la regione risponda all’asta dimenticando un lotto che, guarda caso, viene acquistato da un privato». «Non posso rispondere per i funzionari della regione – ha ribattuto Sturvi – ma è certo che il lotto in questione ricade, comunque, dentro il perimetro del Monumento Naturale che è già una forte garanzia. In ogni caso non ho alcun problema a mettere ancora più in chiaro i vincoli. Quanto alla mancata restituzione di uno dei primi lotti venditi all’asta, c’è un atto depositato con cui l’attuale proprietario aveva dichiarato le sue intenzioni».
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