Rassegna stampa 14.06.11

PIANO URBANISTICO CDR-CDU, LA REGIONE IMPONE AL COMUNE DI RIDURRE LE CUBATURE
Il Messaggero Fr 14.06.11 p.31
di GIANPAOLO RUSSO

PIANO URBANISTICO CDR-CDU, LA REGIONE IMPONE AL COMUNE DI RIDURRE LE CUBATURE
Il Messaggero Fr 14.06.11 p.31
di GIANPAOLO RUSSO

Il piano Cdr-Cdu, il ribattezzato quadrilatero d’oro del capoluogo, deve essere ridimensionato. La Regione Lazio ha imposto al comune di Frosinone di ridurre le cubature rispetto ai 900 mila metri cubi previsti in grado di realizzare alloggi per una popolazione di circa 4 mila abitanti. Un piano, quello delimitato da via Monti Lepini, via Piave, via Vado Del Tufo, via Cicerone, prevalentemente a destinazione residenziale per la maggior parte e per un 20% destinata a servizi. Nuove strade, parcheggi, piazze ma anche più giardini e aree verdi sono state previste. Ma, secondo la Regione Lazio, le indicazioni di via della Pisana parlano chiaro: meno cemento e più verde. Il nuovo piano dovrà, infatti, prevedere un abbassamento delle cubature del 15% per consentire una maggiore dotazione di verde pubblico. «Daremo seguito a queste indicazioni – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Fernando Picchi – per valorizzare le aree boschive presenti e il corso del rio Cannavariccio».
Il piano Cdr-Cdu è solo l’ultimo di piani urbanistici in atto nel territorio frusinate. Un’urbanistica mai così attiva in città. E proprio su questo tema che si stanno registrando polemiche così come l’associazione presieduta da Raul Parlanti, “Frosinone 2020” che ha chiesto all’amministrazione di conoscere quale sia lo sviluppo urbanistico che si intende realizzare nel capoluogo. In particolare l’associazione si chiede se uno sviluppo urbanistico così imponente in grado di aumentare il numero degli abitanti della città di circa 20 mila nuovi residenti. Serve davvero tutto questo cemento in una città che ha perso il suo ruolo di centro attrattore visto il declino industriale?
«Stiamo attuando il piano regolatore e lo sviluppo urbanistico pianificato da questa amministrazione è in linea con le aspettative di crescita della città». Queste le prime parole di risposta di Picchi: «Noi l’idea di città che abbiamo – spiega l’assessore – non prevede una cementificazione selvaggia ma una città che da qui a 10 anni possa crescere dal punto di vista urbanistico di circa 15 mila abitanti. Il tutto inserito in un ambito gradevole con attenzione alle zone verdi, ai parcheggi, ai collegamenti viari. Il vecchio Prg per certi versi è anacronistico: vi sono zone agricole oggi altamente urbanizzate. Di questo bisogna tener conto ed ecco che, in quei casi, si procederà alle valutazioni del caso».
L’associazione teme una colata di cemento non necessaria alle dimensioni di Frosinone? «Il vecchio Prg parlava di una città che nel 2000 avrebbe dovuto raggiungere i 120 mila abitanti. Noi, con l’operazione urbanistica in corso, stiamo aumentando la popolazione di circa 15 mila unità che da qui a dieci anni penso sia fattibile. Abbiamo frenato l’emorragia di abitanti negli ultimi due anni verso i comuni limitrofi a causa della mancanza di offerte abitativa in città. Se poi riuscissimo a collegare Frosinone con Roma con la linea superveloce la crescita sarebbe esponenziale».
Anche sula stazione si lavora ad un progetto di valorizzazione: «Stiamo cercando di perseguire l’obiettivo di spostare la stazione di Frosinone in via Selva Dei Muli – conclude l’assessore. Ma è un percorso lungo. Nel frattempo inseguiamo un finanziamento per valorizzare la stazione esistente e collegare meglio due quartieri, oggi isolati tra loro».

COMITATO REFERENDARIO FROSINONE, MARCO CAMPAGNA COMMENTA I RISULTATI
Ultimissime.it 14.06.11
"Ha vinto l’Italia, la sua voglia di partecipazione e democrazia . Un vero e proprio miracolo civile, oltre ogni previsione, con più di 28 milioni di italiani che hanno detto no al nucleare. Tutto questo, nonostante i tentativi del Governo di impedire che si votasse: dall’oscuramento mediatico ai decreti legge approvati una settimana prima del voto. Una bellissima pagina di democrazia che potremmo narrare ai nostri figli- Questo il primo commento ai risultati referendari del comitato “Fermiamo il nucleare” di Frosinone – Come comitato, siamo felici d’aver contribuito a questo risultato – Dichiara il portavoce del Comitato Marco Campagna – Abbiamo tentato di raggiungere i cittadini con ogni mezzo, a piedi e in bicicletta, nei mercati e nelle vie, ed ovunque abbiamo letto nelle persone incontrate la voglia di decidere del proprio futuro.- Era dal 1995 che il referendum non superava il quorum, e per molti anni è sembrato inutile ma, per il portavoce Campagna – oggi ha dimostrato d’esser lo strumento più forte per rompere il sistema di lobbies che tengono il Paese in ostaggio -. Erano molti, infatti, gli interessi economici intorno al progetto nucleare del governo, che vedeva un investimento pubblico di circa 30 miliardi di euro – Gli italiani hanno capito l’inutilità del nucleare, i suoi pericoli e la follia di investire su un’energia che appartiene al passato e sulla quale nessuno investe più- Ora si apre una nuova fase conclude il portavoce Marco Campagna – Finalmente le persone tornano ad interessarsi della “cosa pubblica” ed insieme a costruire un’Italia migliore , con la democratizzazione dell’energia e con comunità locali capaci di produrre energia rinnovabile da sè, senza pericoli e senza scorie radioattive. Una vera e propria rivoluzione culturale ed industriale, che porterà ad un pieno sviluppo veramente sostenibile in grado di scongiurare i pericoli dell’inquinamento

 


Comunicato stampa: l’Associazione Frosinone Bella e Brutta colleziona altri importanti successi
 
Il 29 gennaio 2011, l’Associazione organizzò allo Scalo, una protesta popolare che fu condivisa da WWF, Legambiente, Consulta delle Associazioni, Società Operaia di Mutuo Soccorso e comitati di quartiere, tra i quali, Laboratorio Scalo.
Tale manifestazione era finalizzata a:
  1. trasferire il parcheggio COTRAL dello Scalo, in altra zona idonea, poiché, gli autobus in sosta venivano tenuti in moto per tempi molto lunghi, contribuendo ad una elevata produzione di PM10 dannoso per la salute;
  2. adottare, di conseguenza, un biglietto integrato tra COTRAL e GEAF;
  3. far rimuovere il tetto di amianto da un capannone ubicato all’interno del parcheggio stesso.
A seguito di tale manifestazione, alla quale parteciparono il sindaco Marini, l’assessore alla mobilità Ciotoli e l’assessore all’ambiente Raffa, furono prese da parte del comune, alcune  iniziative importanti.
In riferimento al punto 1. fu emessa una diffida nei confronti del COTRAL, affinché gli autobus tenuti in moto, non superassero i 5 minuti; in riferimento al punto 2., l’assessore alla mobilità prese impegno e mi risulta che stia procedendo, per far adottare il biglietto integrato, conseguentemente ad una sua proposta di spostare la stazione degli autobus, già prevista da PRG in Via Piave (ma non più adottabile, in quanto ormai zona di cementificazione selvaggia), in altra zona idonea appositamente adibita a servizi; mentre, per il punto 3., fu emessa un’ordinanza nei confronti di un dirigente del Demanio, affinché venisse rimosso entro 30 giorni, il pericoloso tetto di amianto. Tale ordinanza, fino a ieri era stata disattesa ma improvvisamente, dopo che ho diffuso la notizia su diversi canali virtuali (blog, facebook, ecc….) che oggi alle ore 15.00, sarebbe venuta Rai Tre, per realizzare un servizio sul parcheggio COTRAL, improvvisamente, nel pomeriggio di ieri, lavorando di buona lena, si sono affrettati a rimuovere tale tetto. L’intervento odierno di Rai Tre, è scaturito dall’ultima segnalazione video-fotografica pubblicata e diffusa tramite il blog http://frosinonebellaebrutta.blogspot.com/2011/06/cotral-allo-scalo-ci-risiamo.html
e nella quale è evidenziato che nel parcheggio COTRAL continuano a tenere contemporaneamente  molti autobus in moto, per tempi superiori ai 5 minuti. Quanto detto potrà essere avvalorato anche dai molteplici interventi dei Vigili Urbani e dalla testimonianza di cittadini e Associazioni del quartiere. Ci auguriamo che con l’intervento di Rai Tre, si possa collezionare un altro successo che arrechi benessere alla cittadinanza anche attraverso il recupero del parcheggio da adibire a piazza.

Frosinone, 14/06/2011

Luciano Bracaglia
Presidente dell’Associazione
Frosinone Bella e Brutta
 

COMUNICATI STAMPA E DICHIARAZIONI FEDERAZIONE DELLA SINISTRA 13-14.06.11

GRAZIE DI QUORUM AI COMITATI REFERENDARI PER LA STRAORDINARIA CAMPAGNA DI PARTECIPAZIONE
“Dall’esito del voto che si sta ormai delineando arrivano due messaggi forti e chiari. Il primo è che i cittadini bocciano in massa quattro norme di legge approvate dal governo Berlusconi. Una sonora bocciatura che, dopo quella delle recenti elezioni, dovrebbe indurre il premier a trarre le dovute conseguenze: tornare a casa e ridare la parola al popolo italiano.
Il secondo messaggio, ancora più importante, arriva in particolare dai referendum sull’acqua ed è diretto agli schieramenti di centrosinistra e centrodestra, che i questi anni hanno entrambi fatto a gara per privatizzare, liberalizzare ed assecondare le pretese della grande imprenditoria confindustriale. Dopo oltre un ventennio di incontrastato “pensiero unico” liberista, il popolo italiano dice forte e chiaro che non si fida del mercato e dell’invadenza del privato, con le sue logiche del massimo profitto ad ogni costo.
Le ragioni della grande impresa non sono le ragioni del Paese. I cittadini chiedono garanzie, giustizia sociale e diritti per tutti. Lo chiedono alla politica, al sistema pubblico; e chiedono a gran voce di poter contare, cambiare la politica, dire la propria, come in questo caso, ben oltre l’espressione del voto elettorale.”

di Massimo Rossi – Portavoce Federazione della Sinistra

Referendum. Alberti (FdS): “I romani hanno parlato chiaro. Ora fuori Caltagirone da Acea e Alemanno dal comune”
Lunedì 13 Giugno 2011 12:27

 

“I dati che abbiamo attualmente disponibili su Roma sono davvero entusiasmanti. Il quorum è stato ampiamente superato e lo splendido risultato della consultazione elettorale nella Capitale testimonia di una città che ha resistito al degrado in cui l’ha sprofondata la destra e che ora chiede di cambiare”. E’ quanto afferma il portavoce romano della Federazione della Sinistra, Fabio Alberti.

“Questa vittoria parla di una città che dice basta con la furia privatrizzatrice di Alemanno – continua –  con la corruzione e il nepotismo e che chiede un nuovo modello di sviluppo basato sul rispetto per l’ambiente. Dobbiamo questo risultato innanzi tutto ai comitati e ai movimenti che lo hanno promosso e sostenuto. Ora si devono trarre le conseguenze, per prima cosa fermando il processo di privatizzazione delle aziende pubbliche, ripubblicizzando Acea, abbandonando l’idea di privatizzare Farmacap. Ma si deve andare oltre. L’alleanza che ha portato a questo risultato può essere la base per cambiare Roma. Allo schieramento referendario  – conclude Alberti – proponiamo di discutere subito del programma per un’alternativa per Roma che parta dai contenuti dei referendum e che consideri la città un bene comune”.
 

Casopoli. Peduzzi (Prc-FdS): “Giunta Alemanno uno scandalo senza fine”

 
Lunedì 13 Giugno 2011 13:50
“Da parentopoli a casopoli. La Giunta Alemanno è davvero uno scandalo senza fine”. E’ quanto afferma il capogruppo della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi in merito all’inchiesta apparsa in questi giorni sul Messaggero relativa alla concessione di immobili pubblici extra lusso e di una sede nel bel mezzo del parco di Villa Borghese da parte del Campidoglio all’associazione Popolo di Roma.

“Se fossero confermati questi rapporti clientelare ed economici tra il Sindaco e l’associazione di destra, da sempre sua fiancheggiatrice, ci troveremmo di fronte all’ennesimo grave episodio che coinvolge la Giunta di centro destra. Chiediamo per questo l’apertura immediata di un’inchiesta da parte della magistratura per accertare eventuali responsabilità e porre fine a tale vergogna”.

“Mentre dal Campidoglio elargiscono ville extra lusso ai fedelissimi e l’associazione di Castellino, per tutta risposta, imbratta la città con manifesti pro Alemanno realizzati con chissà quali finanziamenti – conclude Peduzzi – domani a Roma è previsto l’ennesimo sfratto. Quello di un 87enne che verrà buttato fuori casa con l’uso della forza pubblica”.