Rassegna stampa 12-13.06.11

FROSINONE. PIANO RIFIUTI: A FROSINONE LA COMPETENZA DI ALTRI 3 COMUNI DEL SUD PONTINO.

Il Messaggero FR, 13.06.11, p.30

FROSINONE. PIANO RIFIUTI: A FROSINONE LA COMPETENZA DI ALTRI 3 COMUNI DEL SUD PONTINO.

Il Messaggero FR, 13.06.11, p.30

Altri tre comuni del sud pontino (Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia) entrano nel sub-Ato della Provincia di Frosinone, oltre a Minturno e Gaeta, che già vi erano inseriti. È questa una delle principali novità del piano regionale dei rifiuti, emerse dalla seduta del Consiglio delle autonomie locali del Lazio, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle provincie di Frosinone e di Latina. «È un atto assunto contro i pareri sia della provincia di Frosinone sia di quella di Latina», ha spiegato l’assessore all’Ambiente dell’ente pontino, Gerardo Stefanelli, all’indomani della seduta in cui il relatore del parere del Consiglio delle autonomie locali, vincolante per il piano regionale dei rifiuti, ha voluto ascoltare i pareri delle province, dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni), dell’Upi (l’Unione delle province) e di una serie di altri organismi. «Il problema maggiore, ribadiamo, è che la Regione ha stabilito un unico Ambito ottimale regionale (Ato) corrispondente al territorio del Lazio, con i cinque sub-ato provinciali, chiamati ad organizzare la raccolta e gli impianti di selezione e trattamento: il risultato è che non si comprende ancora, ad otto mesi dall’approvazione del piano dei rifiuti, come dovrà essere gestito il ciclo».


FROSINONE. IANNARILLI: "LE DICHIARAZIONI DI ACEA SONO PRETESTUOSE E INFONDATE"

Ultimissime.net,13.06.11

"In relazione a quanto appreso su organi di stampa la AATO si limita a rilevare l'assoluta pretestuosità ed infondatezza di tutto quanto assurdamente asserito e preteso da Acea Ato 5 S.p.a. – a dichiararlo è il presidente dell'amministrazione provinciale Antonello Iannarilli. L'escussione della cauzione rappresenta l'esercizio di un diritto, oltre che di un dovere, di quest'autorità a fronte del gravissimo ed ingiustificato inadempimento all'obbligo del pagamento dei canoni concessori posto a carico di Acea. Del resto in nessun punto della "diffida" Acea muove contestazioni alla sussistenza di tale inadempimento limitandosi ad accampare sue apodittiche contro pretese. La ricostruzione offerta da Acea rappresenta una evidente mistificazione degli obblighi assunti da esso gestore con la convenzione di servizio (art. 13) e con la fideiussione prestata nel tentativo di continuare a sottrarsi anche al pagamento di un debito certo, liquido ed esigibile esponendo tutti i Comuni che fanno parte dell'AATO ad una situazione gravissima ed insostenibile. Pertanto, a fronte della fideiussione prestata a prima richiesta senza alcun preventivo beneficio di escussione e della circostanza che è rimasta inevasa ogni diffida formulata ad Acea già nel corso dell'anno 2010 per il pagamento degli oneri concessori, questa AATO ha il diritto di escutere, come ha fatto, la fideiussione, e la Banca di conseguenza l'obbligo di provvedere al pagamento. E' anche superfluo puntualizzare che l'escussione della cauzione è stata ovviamente deliberata dalla Conferenza dei Sindaci oltre che operata con richiesta firmata anche dal Dirigente Responsabile della Segreteria Tecnica Operativa Ing. Massimo Pilozzi. Nondimeno l'invio della missiva da parte di Acea anche alla Banca Unicredit obbligata a dar seguito all'escussione della cauzione operata dall'Ente scrivente, al fine di frapporre immotivati impedimenti alla procedura di incameramento della cauzione prestata, pur nella certezza da parte nostra. che non potrà trovare alcun seguito da parte della Banca medesima, è in grado di cagionare, in caso di ulteriore ritardo, danni notevolissimi ed irreparabili ai Comuni che si trovano esposti per somme ingentissime a causa del debito maturato da Acea nei confronti di questa AATO. E' da osservare, peraltro, che il tenore delle affermazioni di Acea va ben al di là di una prospettazione difensiva e finisce per assumere connotati intimidatori ed anche offensivi del buon nome e dell'immagine di questa autorità, del suo Presidente e dei suoi organi, per i cui profili di eventuale rilevanza penale ci riserviamo ogni azione innanzi a tutti gli enti deputati".