Comunicato Stampa
Rete per la Tutela della Valle del Sacco – Raggio Verde
Le associazioni Retuvasa e Raggio Verde rilevano che a tutt’oggi non vi è chiarezza, come rilevato dalla stessa ordinanza di sospensiva del TAR, in ordine alle reali capacità di trattamento meccanico biologico degli impianti dei Comuni colpiti dall’emergenza. Tale circostanza, con espresso riferimento al Comune di Roma, è del resto emersa chiaramente anche in sede di Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Non vi è inoltre chiarezza in ordine alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nei Comuni colpiti dall’emergenza, nonché sulla quantità di rifiuti avviata al riutilizzo, recupero in materia, riciclaggio. In sostanza, quindi, non vi è neppure chiarezza sulla quantità di rifiuti da sottoporre a trattamento meccanico biologico.
Inoltre, ad oggi non si sa se siano stati implementati o autorizzati nuovi impianti per il compostaggio, al fine di evitare il conferimento in discarica dei rifiuti urbani biologici, nonostante il Ministro Clini, a rettifica del precedente decreto, avesse considerato necessario provvedere anche su questo punto.
Le sottoscritte associazioni ritengono che, in sede di discussione sulla domanda cautelare in data 08.03.2013, tutti gli aspetti sopra menzionati dovrebbero essere oggetto di adeguato approfondimento, non solo per consentire ai Giudici del CdS di adottare decisioni con la dovuta serenità, ma anche perché le associazioni e la popolazione laziali chiedono maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte politiche, che le riguardano direttamente, specie dopo vent’anni di mala gestione dei rifiuti che hanno comportato le gravi conseguenze in ambito sanitario e ambientale ben evidenziate dai relativi rapporti ISPRA ed ERAS.
Roma, 25 febbraio 2013
Vittorina Teofilatto – Raggio Verde
Alberto Valleriani – Presidente Retuvasa
Francesco Bearzi – Coordinatore Retuvasa Frosinone
Per info sul presente CS: Vittorina Teofilatto, 3389213916
Non vi è inoltre chiarezza in ordine alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nei Comuni colpiti dall’emergenza, nonché sulla quantità di rifiuti avviata al riutilizzo, recupero in materia, riciclaggio. In sostanza, quindi, non vi è neppure chiarezza sulla quantità di rifiuti da sottoporre a trattamento meccanico biologico.
Inoltre, ad oggi non si sa se siano stati implementati o autorizzati nuovi impianti per il compostaggio, al fine di evitare il conferimento in discarica dei rifiuti urbani biologici, nonostante il Ministro Clini, a rettifica del precedente decreto, avesse considerato necessario provvedere anche su questo punto.
Le sottoscritte associazioni ritengono che, in sede di discussione sulla domanda cautelare in data 08.03.2013, tutti gli aspetti sopra menzionati dovrebbero essere oggetto di adeguato approfondimento, non solo per consentire ai Giudici del CdS di adottare decisioni con la dovuta serenità, ma anche perché le associazioni e la popolazione laziali chiedono maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte politiche, che le riguardano direttamente, specie dopo vent’anni di mala gestione dei rifiuti che hanno comportato le gravi conseguenze in ambito sanitario e ambientale ben evidenziate dai relativi rapporti ISPRA ed ERAS.
Roma, 25 febbraio 2013
Vittorina Teofilatto – Raggio Verde
Alberto Valleriani – Presidente Retuvasa
Francesco Bearzi – Coordinatore Retuvasa Frosinone
Per info sul presente CS: Vittorina Teofilatto, 3389213916
Comunicato Stampa
Rete per la Tutela della Valle del Sacco – Raggio Verde
Le associazioni Retuvasa e Raggio Verde rilevano che a tutt’oggi non vi è chiarezza, come rilevato dalla stessa ordinanza di sospensiva del TAR, in ordine alle reali capacità di trattamento meccanico biologico degli impianti dei Comuni colpiti dall’emergenza. Tale circostanza, con espresso riferimento al Comune di Roma, è del resto emersa chiaramente anche in sede di Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Non vi è inoltre chiarezza in ordine alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nei Comuni colpiti dall’emergenza, nonché sulla quantità di rifiuti avviata al riutilizzo, recupero in materia, riciclaggio. In sostanza, quindi, non vi è neppure chiarezza sulla quantità di rifiuti da sottoporre a trattamento meccanico biologico.
Inoltre, ad oggi non si sa se siano stati implementati o autorizzati nuovi impianti per il compostaggio, al fine di evitare il conferimento in discarica dei rifiuti urbani biologici, nonostante il Ministro Clini, a rettifica del precedente decreto, avesse considerato necessario provvedere anche su questo punto.
Le sottoscritte associazioni ritengono che, in sede di discussione sulla domanda cautelare in data 08.03.2013, tutti gli aspetti sopra menzionati dovrebbero essere oggetto di adeguato approfondimento, non solo per consentire ai Giudici del CdS di adottare decisioni con la dovuta serenità, ma anche perché le associazioni e la popolazione laziali chiedono maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte politiche, che le riguardano direttamente, specie dopo vent’anni di mala gestione dei rifiuti che hanno comportato le gravi conseguenze in ambito sanitario e ambientale ben evidenziate dai relativi rapporti ISPRA ed ERAS.
Roma, 25 febbraio 2013
Vittorina Teofilatto – Raggio Verde
Alberto Valleriani – Presidente Retuvasa
Francesco Bearzi – Coordinatore Retuvasa Frosinone
Per info sul presente CS: Vittorina Teofilatto, 3389213916
Non vi è inoltre chiarezza in ordine alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta nei Comuni colpiti dall’emergenza, nonché sulla quantità di rifiuti avviata al riutilizzo, recupero in materia, riciclaggio. In sostanza, quindi, non vi è neppure chiarezza sulla quantità di rifiuti da sottoporre a trattamento meccanico biologico.
Inoltre, ad oggi non si sa se siano stati implementati o autorizzati nuovi impianti per il compostaggio, al fine di evitare il conferimento in discarica dei rifiuti urbani biologici, nonostante il Ministro Clini, a rettifica del precedente decreto, avesse considerato necessario provvedere anche su questo punto.
Le sottoscritte associazioni ritengono che, in sede di discussione sulla domanda cautelare in data 08.03.2013, tutti gli aspetti sopra menzionati dovrebbero essere oggetto di adeguato approfondimento, non solo per consentire ai Giudici del CdS di adottare decisioni con la dovuta serenità, ma anche perché le associazioni e la popolazione laziali chiedono maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte politiche, che le riguardano direttamente, specie dopo vent’anni di mala gestione dei rifiuti che hanno comportato le gravi conseguenze in ambito sanitario e ambientale ben evidenziate dai relativi rapporti ISPRA ed ERAS.
Roma, 25 febbraio 2013
Vittorina Teofilatto – Raggio Verde
Alberto Valleriani – Presidente Retuvasa
Francesco Bearzi – Coordinatore Retuvasa Frosinone
Per info sul presente CS: Vittorina Teofilatto, 3389213916