Rassegna stampa 05-06.04.11

PROVINCIA DI ROMA

COLLEFERRO-ARTENA PRESENTATA DALLE ASSOCIAZIONI UN'AZIONE LEGALE CONTRO LA CENTRALE TURBOGAS

Ecco la notizia quotidiana del 05.04.2011 pubblica integralmente il comunicato congiunto sul ricorso contro la centrale turbogas

PROVINCIA DI ROMA

COLLEFERRO-ARTENA PRESENTATA DALLE ASSOCIAZIONI UN'AZIONE LEGALE CONTRO LA CENTRALE TURBOGAS

Ecco la notizia quotidiana del 05.04.2011 pubblica integralmente il comunicato congiunto sul ricorso contro la centrale turbogas

COLLEFERRO Il caso
CENTINAIA DI CITTADINI DICONO NO ALLA TURBOGAS
Oggi conferenza dei sindaci

Cinque giorni 05.04.2011, p. 22
di Carmine Seta
C'era anche il parroco locale tra i partecipanti all'iniziativa per la sottoscrizione  del ricorso al capo dello Stato contro la realizzazione della nuova centrale a cogenerazione del IV Chilometro. Associazioni, amministratori locali, ma anche  semplici operai e casalinghe. In centinaia erano venerdì sera al bar di via Ariana per sostenere la battaglia legale avviata dagli avvocati Pino Lo Mastro e Daniele Castri. L'ultima chance per contrastare l'attuazione di un iter già di fatto concluso. «Non ci aspettavamo una così alta adesione – commenta l'avvocato Castri. La popolazione locale ha risposto alla grande ai nostri appelli e questo ci dà grande fiducia per il prosieguo del cammino. Il silenzio degli ultimi mesi ci aveva in un primo momento scoraggiato. E' un segnale  importante – continua Castri. I cittadini hanno voluto svincolarsi da alcune logiche politiche e dire la loro contro un progetto che arreca danno alla salute
di un territorio già compromesso. La campagna di adesione proseguirà nei giorni a venire. Abbiamo ancheil sostegno di molti amministratori locali».
L’unico impegno che si chiede è una fotocopia del documento di  riconoscimento, un certificato storico anagrafico di persone residenti entro i quattro chilometri dal punto di localizzazione della centrale e una firma per il conferimento degli avvocati a procedere. Nessun costo. C'è tempo ancora fino  a venerdì per sottoscrivere il proprio impegno ma il numero raggiunto, secondo gli avvocati, è già ampiamente sufficiente. E agli oppositori della  turbogas presto potrebbero unirsi anche le Amministrazioni locali. E' convocata
per oggi alle ore 12 presso il Comune di Artena la prima conferenza dei  sindaci. Già nota a tutti la posizione dell'Amministrazione Petrichella, che in
una delibera di qualche mese fa aveva vietato nel proprio territorio il passaggio dell'elettrodotto a servizio della centrale. Resta da verificare cosa faranno gli altri sindaci del comprensorio residenti a pochi passi da quel quartiere «tranquillo» e «dimenticato », eppure così vicinoai maggiori centri abitati
 

COLLEFERRO Il caso
TURBOGAS, ANCHE I SINDACI DICONO SI AL RICORSO

Cinque giorni 06.04.2011, p. 26

Il ricorso al capo dello Stato contro la realizzazione della nuova centrale a cogenerazione del IV Chilometro sarà sostenuto anche dai sindaci. Per ora non c'è nulla di ufficiale, ma l'Amministrazione di Artena ha già raccolto diverse adesioni da parte dei Comuni della provincia di Roma. I nomi per ora sono top secret, ma è chiara l'intenzione di coinvolgere il maggior numero possibile di istituzioni anche ricadenti nell'area dei Castelli. «Sarà un ricorso ad adiuvandum a quello delle associazioni e dei singoli cittadini residenti nell'area del IV Chilometro – spiega il referente legale del procedimento Daniele Castri. Entro la prossima settimana saranno resi noti a tutti i nomi delle Amministrazioni che hanno aderito. Contiamo di concludere l'iter in una ventina di giorni – aggiunge Castri – ma siamo già ampiamente soddisfatti per il riscontro avuto fino a oggi». Per sottoscrivere la propria partecipazione c'è ancora tempo fino a venerdì, data del prossimo incontro pubblico al bar del IV Chilometro. Rinviata invece a giovedì 14 aprile la conferenza dei sindaci della provincia di Roma per la formalizzazione delle prime adesioni al ricorso. Invitate a partecipare tutte le Amministrazioni dell'area Casilina e dei Castelli.


PROVINCIA DI FROSINONE

VILLA SANTA LUCIA. AREA ADIBITA A DISCARICA, SEQUESTRO E DENUNCIA.

Il Messaggero FR, 05.04.11 p.31

Operazione del Corpo Forestale a Villa Santa Lucia: gli agenti del Nipaf (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale), sotto la direzione del vicequestore Giuseppe Lopez, ieri mattina hanno posto sotto sequestro un’area di circa 24.000 mq risultata, dagli accertamenti, adibita a discarica di materiali di risulta di vario genere. L’intervento degli agenti è avvenuto in località Querceto. Dopo un’informativa inviata nei giorni precedenti dalla Forestale alla Procura della Repubblica di Cassino per presunte violazioni ambientali da parte di una società del luogo e dopo la relazione preliminare di consulenza, il Gip del Tribunale della città martire ha disposto il sequestro preventivo dell’intera area su cui, nel tempo, sarebbero stati scaricati e stoccati sul suolo notevoli quantità di rifiuti di vario genere consistenti in scarti di lavorazione del marmo, mattoni, cemento, polveri di segagione, mattonelle e materiali provenienti da costruzioni e demolizioni edili ed altro. Secondo gli accertamenti della Forestale, non vi sarebbe stata alcuna protezione per il sistema di smaltimento delle acque e di drenaggio. Il legale rappresentante della società proprietaria del terreno è stato denunciato.

FROSINONE. Al termine dei lavori un polmone verde di due ettari in centro città

PARCO DELLE FONTANELLE: SI VA ALLA GARA D’APPALTO

Il Messaggero FR, 05.04.11 p.31 – di Gianpaolo Russo

La Regione Lazio dà l’ok al parco delle Fontanelle. Si sblocca dopo oltre un anno di attesa (tra scavi e parere della Soprintendenza e appunto Regione Lazio) l’iter burocratico di questo progetto. In settimana il dirigente all’Urbanistica, Matteo Capuani, validerà il progetto, quindi verrà pubblicata la gara di appalto. In tre mesi i termini tecnici tra espletamento della gara e aggiudicazione dovrebbero essere realizzati per poi consentire l’apertura del cantiere. Soddisfatto il primo cittadino, Michele Marini, che dichiara: «Dopo tanta attesa – afferma – finalmente è arrivato il parere positivo per realizzare quest’opera. La realizzazione del parco consentirà di riqualificare l’area e di dotare la città di un ulteriore spazio verde pubblico. I lavori, riteniamo, potranno partire in estate». Base d’asta: 1 milione e 80 mila euro. Il progetto prevede lo spostamento di via Mola Vecchia che si intersecherà con via Ciamarra non più, com’è ora, all’altezza dello storico fontanile ma poco prima del ponte di via Ciamarra dove è prevista una rotatoria. Il Fontanile pertanto resterà “isolato” nel verde e fruibile in una sorta di piazza pedonale mentre è prevista la realizzazione di verde attrezzato per oltre 2 ettari. Prevista anche la ristrutturazione e la riqualificazione della chiesa Madonna delle Querce e dell’area intorno con nuove alberature. Intorno al Fontanile al fine di valorizzare il sito e renderlo disponibile per lo svolgimento di alcune manifestazioni ci sarà un piccolo anfiteatro con tanto di palco

La sede stradale attuale sarà allargata, dotata di un marciapiede (lato destra scendendo da via Ciamarra) mentre un percorso pedo-ciclistico costeggerà le sponde del fiume Cosa sino al Rio Cannavariccio. Un primo passo verso quello che dovrebbe costituire un unico e lungo percorso pedo-ciclabile del futuro parco del Fiume Cosa. Verrà, infine, rifatta anche la pubblica illuminazione e il tappetino bituminoso, attualmente in condizioni pietose. L’antenna della H3g verrà spostata. Due al momento le ipostesi: o verrà dislocata alle spalle del Fontanile in posizione seminascosta (così come attualmente previsto dal progetto) oppure verrà montata un’antenna, meno invasiva, sul palo della luce al centro della rotatoria che, dal punto di vista estetico, costituirebbe la soluzione più funzionale ma, al tempo stesso, risulterebbe più costosa. Se, nell’ambito dell’aggiudicazione dei lavori, dovessero risultare delle economie il comune pensa di realizzare anche un’area di giochi per bambini e un’area pic-nic. Al momento, però, questa idea è stata stralciata.

Progettista e direttore dei lavori l’ingegnere Paolo Sorbi che sarà responsabile anche della sicurezza del cantiere.

GLI INCONTRI DI UNINDUSTRIA

Il Messaggero FR, 05.04.11 p.32

Partono gli incontri di Unindustria Confindustria Frosinone. Iniziano venerdì i faccia a faccia con importanti testimoni del nostro tempo. Sono incontri di approfondimento su alcuni dei principali temi di attualità economica e sociale, attraverso testimonianze di personaggi di primo piano. Questi appuntamenti, che avranno cadenza mensile, sono aperti a tutto il territorio, con particolare riferimento anche alle scuole. Il primo appuntamento di “A Tu per Tu – Gli incontri di Confindustria Frosinone” è fissato per venerdì con l’intervista a Luigi Abete, presidente Bnl gruppo Bnp Paribas.

«Il percorso per la crescita: fisco & infrastrutture», sarà questo il filo conduttore dell’intervista all’ex presidente di Confindustria. Un vero cavallo di battaglia per Luigi Abete la riforma fiscale: auspicata da anni ma mai realizzata da questo Governo e da quelli che lo hanno preceduto. Eppure fondamentale non solo per dotare il paese di un sistema equo, ma soprattutto per liberare risorse fondamentali per lo sviluppo.

Diversi i temi che verranno affrontati nella serie di appuntamenti in programma come quello del turismo, delle infrastrutture, dei rapporti fra società civile e molti altri argomenti di attualità. Ogni volta verrà intervistato un personaggio di caratura nazionale.

«Stiamo vivendo una fase molto delicata ma per questo anche molto stimolante che riguarda sia il sistema economico che la società in generale – sottolinea il presidente di Unindustria Confindustria Frosinone Marcello Pigliacelli – per questo motivo credo che il ruolo di un’associazione come la nostra debba essere anche quello di creare delle occasioni di approfondimento sulle grandi questioni che interessano la nostra nazione e per questo anche il nostro territorio. Questa iniziativa – conclude Pigliacelli – va in tale direzione». 

FROSINONE. SAF, IL CENTROSINISTRA FA QUADRATO
 
La Provincia FR, 06.04.11, p. 6
 
Mentre il Pdl sta lì a contarsi per capire su quanti voti può contare nell'assemblea della Saf, il centrosinistra fa quadrato attorno all'attuale gestione della società che si occupa del ciclo dei rifiuti in Ciociaria. E con una nota a firma dei responsabili provinciali del Pd, Psi, Udc, Sel, Idv e Pdci ammonisce il centrodestra: «Se il Pdl intende usare l'argomento Saf come mezzo di campagna elettorale, anteponendo l'interesse di parte a quello generale, sbaglia completamente».
Nel documento ufficiale il centrosinistra scrive: «La Saf è una società per azioni, i cui soci sono i 91 Comuni e la Provincia di Frosinone ed esclusivamente alla Assemblea dei Soci competono le scelte sugli assetti della società e non ai partiti e bene ha fatto il Presidente della Provincia a non firmare il documento del Pdl, dato il ruolo istituzionale. I partiti possono e debbono intervenire nella elaborazione delle politiche dei rifiuti e ambientali. Su questo piano, è evidente che le scelte operate dalla Amministrazione Provinciale di Centro-Sinistra hanno consentito di realizzare un sistema integrato provinciale del ciclo dei rifiuti, con scelte coraggiose ed innovative, dai tempi della Reclas prima, e poi affidando ai Sindaci il controllo democratico del ciclo dei rifiuti. E' stato così evitata negli anni, ogni tipo di emergenza che purtroppo Regioni e Province a noi vicine, vivono tutti i giorni. Oggi è possibile elaborare nuove strategie, in linea con la tutela dell'ambiente ed il risparmio energetico, grazie al lavoro di questi anni e alla capacità degli Amministratori della Saf. Negare l'evidenza dei fatti significa porre in termini demagogici e strumentali di parte una problematica che di parte non è, perché riguarda tutti i 500.000 abitanti della provincia di Frosinone. Il ciclo dei rifiuti è un sistema complesso esposto a rischi di inquinamento ambientale e infiltrazioni criminali, che però il metodo di gestione democratico attuato in questi anni, ha mostrato una tenuta in termini di controllo e prevenzione, consentendo alla Provincia di Frosinone di essere un positivo esempio di gestione. Se il Pdl intende usare l'argomento Saf come mezzo di campagna elettorale, anteponendo l'interesse di parte a quello generale, sbaglia completamente».
La nota è firmata da Lucio Migliorelli, Aldo Antonetti, Francesco Scalia, Francesco De Angelis per il Pd; da Danilo Iafrate e Gianfranco Schietroma per il Psi; da Anna Teresa Formisano per l'Udc; da Nazzareno Pilozzi e Gaetano Capuano per Sel; da Viviana Fuoco per l'Idv e da Orlando Cervoni per il Pdci.

FROSINONE. PRIMO FORUM SULL’AMBIENTE
 
La Provincia FR, 06.04.11, p. 7
 ‘Città, ambiente e futuro: Tutti per una città ecosostenibile'. Questo il titolo per il primo forum sulle tematiche ambientali, in programma da domani e fino al 10 aprile presso il Fornaci Cinema Village.
Per la prima volta in provincia di Frosinone, aziende, professionisti ed amministratori pubblici, insieme per discutere di energia, mobilità ecologica, economia sostenibile, rifiuti ed ecologia delle costruzioni (bioarchitettura e bioedilizia).
L'evento, firmato ancora una volta da Frosinone Eventi, è patrocinato dagli assessorati all'Ambiente della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone e del Comune di Frosinone, a simboleggiare come un settore così discusso ed ancora tutto da scoprire può mettere d'accordo ed essere apprezzato a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica.
All'inaugurazione. prevista per domani alle 9.30 parteciperà anche Marco Mattei, assessore all'ambiente della Regione Lazio.«L'assessore Mattei – spiegano gli organizzatori – si è dimostrato molto disponibile sia nella fase progettuale e sia nella recente fase organizzativa dell'evento. Ha dimostrato, inoltre, di credere sin da subito che far incontrare professionisti, espositori, associazioni di categoria ed amministratori pubblici non può che stimolare e perchè no, anche ampliare il dibattito sull'eco-sostenibilità, in vista di un'imminente fase operativa».
Grandi sostenitori della manifestazione il sindaco Michele Marini e gli assessori, Francesco Raffa e Maurizio Ciotoli, resisi sin dal primo momento disponibili ad ogni iniziativa degli organizzatori.
Due, possono essere considerate le trovate più innovative dell'evento. L'attenzione del pubblico può essere richiamata, oltre dalla miriade di interventi da parte di professionisti ed aziende, da Ambiente Comune, spazio dedicato alle esperienze e soprattutto ai risultati che tutti i Comuni della Provincia hanno raccolto, seminando nel campo della mobilità ecologica, delle energie alternative, nella lotta all'inquinamento e nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Grande attesa c'è anche per la tavola rotonda "il tavolo verde per il Lazio" che conclude il workshop "città, ambiente & futuro", in programma il 9 aprile alle ore 15,00 a cui parteciperanno tutti i protagonisti dell'evento ed in cui, Loris Fratarcangeli, direttore del Tg di extra Tv, avrà il suo bel da fare per mettere tutti d'accordo.
Un nuovo modo di concepire le tematiche ambientali, volto soprattutto al dibattito tra le parti che vivono quotidianamente questo settore, le uniche in grado, forse, di fornire risposte concrete alle fatidiche domande riguardanti la città ecosostenibile.
In collaborazione con Frosinone Eventi anche la Cna, oltre alla partecipazione di Confartigianato e della Federlazio e l'apporto importante di partners come l'Enea, l'Arpa Lazio, l'Università di Cassino, l'Istituto Nazionale di bioarchitettura, il Consiglio Nazionale degli Architetti, l'Apef, gli Ordini di Architetti ed Ingegneri, il collegio dei geometri, il Conscom (università popolare per le scienze sociali e della comunicazione), e non da ultimo l'Osservatorio Astronomico di Campocatino.

ANAGNI. NASO ELETTRONICO, A QUANDO L’INSTALLAZIONE?
 
La Provincia FR, 06.04.11, p. 21
 
Non si placano ad Osteria della Fontana, periferia sud della città dei Papi, le polemiche relative al ritardo dell'installazione, in loco, di un sistema olfattivo artificiale – conosciuto ai più come "naso elettronico" – strumento concepito per effettuare analisi qualitative dell'aria; malgrado il sopralluogo, due mesi fa circa, del prof. Antonio Palleschi, ordinario di Chimica Fisica presso l'Univ. di Roma "Tor Vergata", al quale avevano partecipato anche una delegazione del Comitato Osteria della Fontana, l'assessore all'Ambiente del Comune di Anagni Guglielmo Retarvi, il prof. Francesco Bearzi, coordinatore provinciale della Rete per la Tutela della Valle del Sacco, l'istallazione del prezioso strumento in grado di restituire importante informazioni sulla qualità dell'aria che si respira in zona tarda ad essere effettuata. "Continuiamo a confidare in quanto ci è stato detto dalle Istituzioni – ha affermato Angelo Galanti, presidente del Comitato di quartiere di Osteria della Fontana – ma questo ritardo è tutto da spiegare". Intanto, nei prossimi giorni presso la sede parrocchiale di San Giuseppe, il comitato di quartiere terrà un'assemblea generale degli iscritti per il rinnovo del consiglio direttivo. Tra i punti all'ordine del giorno che verranno trattati c'è anche la questione del "naso elettronico".

SERRONE. DISCARICA DI AMIANTO, NUOVO SOPRALLUOGO DEL CORPO FORESTALE
 
La Provincia FR, 06.04.11, p. 22, di Angelica Stramazzi
 
La mancanza di educazione civica e la totale assenza di buon senso di alcuni cittadini all'origine del nuovo sopralluogo effettuato nella giornata di ieri da parte del Corpo Forestale in località Monte Scalambra. La zona – una delle più suggestive tra quelle che fanno parte del territorio della provincia di Frosinone – conosce situazioni di degrado e di abbandono che di certo non giovano al mantenimento delle bellezze naturali dei luoghi limitrofi. La selvaggia ed incontrollata opera di lottizzazione urbana – iniziata negli anni '70 e non ancora debitamente ultimata – insieme ad un generalizzato disinteresse verso una zona montana da preservare, hanno generato non pochi danni ambientali. Per questo, l'Ispettore Capo Biagio Celani ha ritenuto opportuno continuare a monitorare il territorio, ordinando la rimozione di rifiuti abbandonati e di altro materiale altamente inquinante, quale l'amianto.
Sulla questione è intervento anche il Sindaco di Serrone, Maurizio Proietto, che si è detto «profondamente turbato per i danni provocati dall'inciviltà di alcuni nei confronti di molti. In un momento in cui il paese sta rispondendo positivamente alla raccolta differenziata dei rifiuti – ha poi aggiunto il primo cittadino -, tollerare situazioni di degrado ambientale è davvero inaccettabile». A tal fine, il Sindaco ha previsto per i prossimi giorni una ulteriore bonifica delle zone a rischio, nella speranza che un'operazione del genere serva ad insegnare qualcosa a chi ancora non conosce i fondamenti del vivere insieme.

CECCANO. VALLE DEL SACCO ‘CASO NAZIONALE’
 
La Provincia FR, 06.04.11, p. 24
 
L‘inquinamento della valle del Sacco diventa ‘caso nazionale'. Con l'inchiesta promossa da Repubblica.it nelle scorse settimane (la stessa che ha fatto registrare oltre settimila voti da altrettanti cittadini della valle evidentemente sensibili alla questione ambientale) nella sezione ‘ambiente' del quotidiano on line compare l'ampio servizio (con tanto di videoinchiesta) del giornalista Cianciullo. A margine anche i risultati del sondaggio svolto tra i lettori di Repubblica.it che ha dato voce a migliaia di cittadini della valle del Sacco preoccupati per la condizione dell'inquinamento del corso idrico. Per il momento l'attenzione dei media nazionali è focalizzata sulla zona nord del fiume Sacco, in territorio di Colleferro, ma non mancano approfondimenti specifici relativi alla città di Ceccano, evidenziata in relazione ai casi di contaminazione da beta-esaclorocicloesano: uno su cinque, secondo i dati diffusi da Cianciullo. Sotto accusa, ancora una volta l'indiscriminato sviluppo industriale della zona. Le interviste al vicepresidente della Provincia Fabio De Angelis, al presidente dei Verdi Bonelli e a Lorenzo Parlanti di Legambiente completano la pagina web.

ANAGNI. EX DISCARICA, RUBATA LA RECINZIONE
 
La Provincia FR, 05.04.11, p. 22
 
Ex discarica di Radicina, rubati 150 metri di recinzione. Dopo la sparizione della recinzione alla ex cava di Cangiano, occorre registrare analoga situazione a Radicina, il sito nei pressi della Macchia, oggetto di indagine ad opera dei Carabinieri del Capitano Airoldi. In questo caso, oltre a rete e paletti, sono spariti pure i cancelli metallici, sostituiti a tempo di record dal Comune. Mentre le Forze dell'Ordine cercano di isolare gli inquinatori, Legambiente lancia l'allarme sui possibili effetti del cosiddetto "processo breve", ritenendo a rischio, con le norme in via di approvazione, i processi per illeciti ambientali. A dirla tutta, i processi di quel delicato settore solitamente arrancano; i successi investigativi di Carabinieri, Finanza e Forestale, lungo la Valle del Sacco, appaiono vanificati da prescrizioni e sanatorie, che i governi di ogni colore hanno ogni volta favorito, contribuendo di fatto alla attuale terribile situazione. Secondo Legambiente, "il processo breve significherà, tra le altre cose, lo stop ai processi per reati ambientali e l'impunità di coloro che hanno danneggiato gravemente l'ambiente e la salute delle persone che ci vivono. Il meccanismo prescrittivo previsto, infatti, scatterà prima per i reati la cui pena è minore: illeciti ambientali in primis, dunque, i quali vengono per la maggior parte considerati contravvenzioni e non delitti e dunque sanzionati in maniera lieve. Ma non basta: la scure della prescrizione si abbatterà anche sui reati collegati a quelli ambientali, rendendo così impossibili le indagini, oltre che i processi. Questa miscela sarà ancora più esplosiva se non si recepirà la direttiva europea in materia di tutela penale dell'ambiente che prevede, tra l'altro, la responsabilità penale delle persone giuridiche – quindi degli inquinatori – che commettono reati ambientali".

CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI 
DELLA CITTA’ DI FROSINONE 
 
“RI-SCOPRIAMO LE TERME ROMANE…”
 
INCONTRO DI LAVORO E DI INFORMAZIONE
 
CON ASSOCIAZIONI E CITTADINI
 
Sabato 9 Aprile ore 9,30 Sala riunioni del Consiglio Comunale 
 
Frosinone -Viale Mazzini 
 
NO ALLE COLATE DI CEMENTO CHE 
DISTRUGGONO I TESORI ARCHEOLOGICI 
COSI’ COME E’ AVVENUTO NEGLI ANNI ’70 
CON L’ANFITEATRO ROMANO DI VIALE ROMA.
DIFENDIAMO IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, 
RICCHEZZA INESTIMABILE DELLA NOSTRA 
CITTA,’ PARTECIPANDO, SOSTENENDO E 
FIRMANDO LA RICHIESTA DI VINCOLO SU 
TUTTA L’AREA TRA VIA G. DE MATTHAEIS E 
LA VILLA COMUNALE.
 
L’ASSESSORATO ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA DI 
FROSINONE HA DATO LA SUA DISPONIBILITA’ PER IL 
RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL SITO DI Via G. De Mattheis.
 
Il Comune di Frosinone è d’accordo?

Diritto alla Salute
http://www.dirittoallasalute.com
PRESENTATO IL RICORSO AL TAR DEL LAZIO
05/04/11
Il giorno 4 aprile 2011 è stato presentato al Tar del Lazio sezione di Roma il ricorso contro i decreti Polverini di chiusura dell'Ospedale civile di Anagni
Il ricorso è stato scritto e presentato dallo studio legale dell'avv. Simone Dal Pozzo di Guardiagrele (CH) su mandato di dodici cittadini appartenenti al Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni. Nella mattina di martedì 5 aprile il ricorso è stato notificato con urgenza all’Azienda Sanitaria Locale Frosinone, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute, e al  Ministero della Economia e delle Finanze,
L’avv. Dal Pozzo rilevando l'illegittimità dei provvedimenti adottati
dal governatore Polverini in qualità di Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio,  ne chiede l'annullamento previa l’ immediata sospensiva. Diverse e numerose sono le motivazioni addotte dall’Avv. Dal Pozzo a sostegno del ricorso;  la prima e più evidente è certamente quella che gli atti commissariali impugnati  violano l’articolo 32 della Costituzione.  La norma costituzionale stabilisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Nel caso specifico i reparti dell’Ospedale di Anagni, alcuni dei quali di assoluta eccellenza,  vengono definitivamente chiusi, ma i posti letto non vengono riattivati in nessuna struttura né della ASL né della c.d. macroarea (si tratta dell’area estesa  che, andando oltre i confini della ASL di Frosinone, arriva fino a ricomprendere anche la provincia di Roma). L’avv. Dal Pozzo ricorda che il bacino di utenza dell’ospedale di Anagni è estesissimo e  non può considerarsi limitato alla sola popolazione residente, in quanto è anche a servizio del comprensorio turistico/termale di Fiuggi e degli altipiani di Arcinazzo. Questo dato fa lievitare la popolazione che si riferisce all’ospedale di Anagni in un numero di unità che è difficile persino stimare. Di questi  dati gli atti commissariali non tengono alcun conto, come se questo elemento non incidesse sulla necessità di disporre di un presidio ospedaliero che si rivela vitale soprattutto per il fatto che una stazione  termale come è quella di Fiuggi non è certo un villaggio vacanze e le persone che vi si rivolgono sono spesso anche affette da patologie che fanno ritenere le terme più sicure anche per il fatto di avere un ospedale “a due passi”. Ricorda inoltre  che Anagni è sede di numerosi Istituti scolastici di primo e secondo grado e di numerosi insediamenti produttivi, con conseguente ovvio aumento della popolazione che quotidianamente può riferirsi al presidio Anagnino. Da un punto di vista epidemiologico, poi, è un dato notorio che la zona è,  purtroppo, interessata da un elevato indice di inquinamento e, anzi, un recente studio, ha riscontrato una elevata incidenza di patologie tumorali. E’ davvero singolare che una zona così colpita debba essere privata di un ospedale.

SI INVITANO TUTTI I CITTADINI A SOSTENERE IL COMITATO SALVIAMO L'OSPEDALE DI ANAGNI CON LA PIU’ CAPILLARE INFORMAZIONE E ANCHE A LIVELLO ECONOMICO PER SOSTENERE LA BATTAGLIA LEGALE CONTRO LA CHIUSURA DELL’OSPEDALE.