Ferentino. Dopo la neve, la Cemamit ancor più bomba ecologica
Il Messaggero FR 04.03.12 pp. 33 (prima) e 35 – di Emiliano Papillo
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Ferentino. Dopo la neve, la Cemamit ancor più bomba ecologica
Il Messaggero FR 04.03.12 pp. 33 (prima) e 35 – di Emiliano Papillo
Le abbondanti nevicate del febbraio scorso che hanno messo in ginocchio la città di Ferentino non hanno risparmiato neanche la struttura dell’ex Cemamit, fabbrica della zona della stazione ferroviaria del centro ernica dove fino a 25anni fa esisteva una fabbrica che produceva manufatti in amianto-cemento. La copertura ha infatti ceduto in più parti, causando lo spezzettamento delle lastre di amianto. E ieri l’esponente provinciale di Sel ed ex vicesindaco di Ferentino, Francesco Giorgi, è tornato alla carica annunciando un esposto alla Procura della Repubblica, ai carabinieri ed al comune di Ferentino. «Lo spettacolo in cui mi sono trovato questa mattina (ieri,ndr) è a dir poco desolante. Il complesso è incustodito ed accessibile a tutti. Le nevicate hanno provocato il crollo di gran parte della copertura che è in amianto sprigionando quindi fibre nell’atmosfera. Si può notare tranquillamente che il materiale che sembra tessuto in realtà è amianto. A mio parere nel sito sono ancora presenti tonnellate di materiale inquinante su cui bisogna intervenire al più presto. Ci sono ancora dei sacchetti presenti che nessuno ha rimosso» ha spiegato Giorgi aggiungendo: «Con l’ex assessore regionale Luigi Nieri ottenemmo un finanziamento di circa 90.000 euro sono serviti alla caratterizzazione dei materiali, ma la bonifica vera e propria è ancora lontana dall’essere attuata. Credo che un esposto agli organi competente sia il minimo da fare. Non vorrei infatti che debbono accadere catastrofi per far muovere qualcuno. In tutto il mondo si muore di amianto, a Ferentino che aspettiamo ad agire?».
Il danno provocato dalle ultime nevicate all’ex Cemamit è visibile ad occhio nudo anche percorrendo l’autostrada Roma-Napoli. Il comune di Ferentino ha terminato la prima fase ovvero i sondaggi per verificare il grado di inquinamento presenti ed io materiali custoditi. Ora, secondo l’Ente di piazza Matteotti tocca alla Regione Lazio, attuare la fase due, quella della bonifica anche se «Il sito è di proprietà di una società privata. Non vorremmo che lo spezzettamento delle lastre possa causare danni all’ambiente circostante», conclude Giorgi che chiama a raccolta il territorio per la bonifica del sito e per continuare la battaglia a fianco degli ex lavoratori. «La ex Cemamit ha smesso di produrre circa 25 anni fa. Negli anni d’oro vedeva impiegati ben 200 lavoratori. Molti si sono ammalati e qualcuno è anche morto a causa dell’esposizione all’amianto. La sentenza di Casale Monferrato sull’Eternit ha riconosciuto il danno anche a chi abitava nei dintorni e non era un lavoratore. Questo mi spinge insieme al mio partito a proseguire la battaglia per gli ex lavoratori Cemamit». Sul problema dell’ex Cemamit ieri è intervenuta anche l’Idv. «Presenterà subito un’interrogazione al sindaco Piergianni Fiorletta ed alla giunta. Ho già interessato il mio partito a livello regionale per incalzare la Governatrice Renata Polverini ad un intervento immediato».
Il crollo dei soffitti dell’ex Cemamit di località stazione ha colto di sorpresa il sindaco Piergianni Fiorletta: «Lo apprendo adesso – ha ammesso – nessuno ce l’aveva segnalato, anche se ci sono dei proprietari il sito non è attivo. Lunedì attiveremo l’ufficio competente per i controlli del caso. E’ logico che bisogna intervenire al più presto. Noi come Comune abbiamo fatto il possibile con i fondi regionali abbiamo fatto la caratterizzazione del sito. Ora tocca agli altri Enti ed ai proprietari».
«La neve purtroppo ha causato tantissimi danni – spiega Fiorletta – ancora non riusciamo ad uscirne fuori. Purtroppo malgrado i continui solleciti, ancora non si vedono fondi. Ma l’amianto è un problema che ci sta a cuore. Con i membri dell’associazione Basta Amianto abbiamo firmato un protocollo. Anche quest’anno contribuiremo con fondi comunali del bilancio 2012. allo smaltimento dei manufatti dove c’è presenza di amianto, aiutando i cittadini privati. Stanzieremo oltre 20.000 euro».
Il Messaggero FR 04.03.12 pp. 33 (prima) e 35 – di Emiliano Papillo
Le abbondanti nevicate del febbraio scorso che hanno messo in ginocchio la città di Ferentino non hanno risparmiato neanche la struttura dell’ex Cemamit, fabbrica della zona della stazione ferroviaria del centro ernica dove fino a 25anni fa esisteva una fabbrica che produceva manufatti in amianto-cemento. La copertura ha infatti ceduto in più parti, causando lo spezzettamento delle lastre di amianto. E ieri l’esponente provinciale di Sel ed ex vicesindaco di Ferentino, Francesco Giorgi, è tornato alla carica annunciando un esposto alla Procura della Repubblica, ai carabinieri ed al comune di Ferentino. «Lo spettacolo in cui mi sono trovato questa mattina (ieri,ndr) è a dir poco desolante. Il complesso è incustodito ed accessibile a tutti. Le nevicate hanno provocato il crollo di gran parte della copertura che è in amianto sprigionando quindi fibre nell’atmosfera. Si può notare tranquillamente che il materiale che sembra tessuto in realtà è amianto. A mio parere nel sito sono ancora presenti tonnellate di materiale inquinante su cui bisogna intervenire al più presto. Ci sono ancora dei sacchetti presenti che nessuno ha rimosso» ha spiegato Giorgi aggiungendo: «Con l’ex assessore regionale Luigi Nieri ottenemmo un finanziamento di circa 90.000 euro sono serviti alla caratterizzazione dei materiali, ma la bonifica vera e propria è ancora lontana dall’essere attuata. Credo che un esposto agli organi competente sia il minimo da fare. Non vorrei infatti che debbono accadere catastrofi per far muovere qualcuno. In tutto il mondo si muore di amianto, a Ferentino che aspettiamo ad agire?».
Il danno provocato dalle ultime nevicate all’ex Cemamit è visibile ad occhio nudo anche percorrendo l’autostrada Roma-Napoli. Il comune di Ferentino ha terminato la prima fase ovvero i sondaggi per verificare il grado di inquinamento presenti ed io materiali custoditi. Ora, secondo l’Ente di piazza Matteotti tocca alla Regione Lazio, attuare la fase due, quella della bonifica anche se «Il sito è di proprietà di una società privata. Non vorremmo che lo spezzettamento delle lastre possa causare danni all’ambiente circostante», conclude Giorgi che chiama a raccolta il territorio per la bonifica del sito e per continuare la battaglia a fianco degli ex lavoratori. «La ex Cemamit ha smesso di produrre circa 25 anni fa. Negli anni d’oro vedeva impiegati ben 200 lavoratori. Molti si sono ammalati e qualcuno è anche morto a causa dell’esposizione all’amianto. La sentenza di Casale Monferrato sull’Eternit ha riconosciuto il danno anche a chi abitava nei dintorni e non era un lavoratore. Questo mi spinge insieme al mio partito a proseguire la battaglia per gli ex lavoratori Cemamit». Sul problema dell’ex Cemamit ieri è intervenuta anche l’Idv. «Presenterà subito un’interrogazione al sindaco Piergianni Fiorletta ed alla giunta. Ho già interessato il mio partito a livello regionale per incalzare la Governatrice Renata Polverini ad un intervento immediato».
Il crollo dei soffitti dell’ex Cemamit di località stazione ha colto di sorpresa il sindaco Piergianni Fiorletta: «Lo apprendo adesso – ha ammesso – nessuno ce l’aveva segnalato, anche se ci sono dei proprietari il sito non è attivo. Lunedì attiveremo l’ufficio competente per i controlli del caso. E’ logico che bisogna intervenire al più presto. Noi come Comune abbiamo fatto il possibile con i fondi regionali abbiamo fatto la caratterizzazione del sito. Ora tocca agli altri Enti ed ai proprietari».
«La neve purtroppo ha causato tantissimi danni – spiega Fiorletta – ancora non riusciamo ad uscirne fuori. Purtroppo malgrado i continui solleciti, ancora non si vedono fondi. Ma l’amianto è un problema che ci sta a cuore. Con i membri dell’associazione Basta Amianto abbiamo firmato un protocollo. Anche quest’anno contribuiremo con fondi comunali del bilancio 2012. allo smaltimento dei manufatti dove c’è presenza di amianto, aiutando i cittadini privati. Stanzieremo oltre 20.000 euro».
Il consigliere provinciale Mario Felli: costituire fronte compatto contro TMB Paliano e Colleferro
Ecco la notizia quotidiana 03.03.12