Comunicato Stampa Retuvasa
Processo Valle del Sacco per disastro ambientale, ultimo atto?

Un processo travagliato passato anche in Corte Costituzionale e che dopo 13 anni dal suo inizio vede una conclusione che lascia l’amaro in bocca.
Oggi viene confermata la condanna ma il reato cade in prescrizione per decorrenza dei termini per effetto della legge ex Cirielli. Quindi nessun colpevole accertato giuridicamente e annullati i risarcimenti.
Resta in piedi la possibilità di un ricorso alla Cassazione che valuteremo leggendo le motivazioni di questa ultima sentenza che verranno prodotte entro i 90 giorni dal pronunciamento.
La Giustizia nel nostro territorio, come lo è stato per il processo sugli inceneritori di Colleferro, anche questa volta dimostra che per i reati ambientali non è uno strumento affidabile, favorendo chi nel tempo ha commesso reati e, a pensar male, chi nel tempo a venire ne commetterà ancora.
Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno portato avanti il loro lavoro con professionalità, serietà e dovere sociale e agli avvocati di parte civile che hanno seguito i cittadini.
Questo come tanti altri simili procedimenti dovrebbero indurre la politica parlamentare a prendere provvedimenti sullo stato della Giustizia italiana e far sì che la prescrizione dei reati sia idonea alla gravità dei fatti, ma ci rendiamo conto che la mancanza di volontà associata all'incapacità e, nel caso specifico dei reati ambientali il conseguente favoritismo alle lobby industriali, non sono cosa semplice da risolvere.
Valle del Sacco, 20.06.2022
Comunicato Stampa Retuvasa
Processo Valle del Sacco per disastro ambientale, ultimo atto?

Un processo travagliato passato anche in Corte Costituzionale e che dopo 13 anni dal suo inizio vede una conclusione che lascia l’amaro in bocca.
Oggi viene confermata la condanna ma il reato cade in prescrizione per decorrenza dei termini per effetto della legge ex Cirielli. Quindi nessun colpevole accertato giuridicamente e annullati i risarcimenti.
Resta in piedi la possibilità di un ricorso alla Cassazione che valuteremo leggendo le motivazioni di questa ultima sentenza che verranno prodotte entro i 90 giorni dal pronunciamento.
La Giustizia nel nostro territorio, come lo è stato per il processo sugli inceneritori di Colleferro, anche questa volta dimostra che per i reati ambientali non è uno strumento affidabile, favorendo chi nel tempo ha commesso reati e, a pensar male, chi nel tempo a venire ne commetterà ancora.
Un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine che hanno portato avanti il loro lavoro con professionalità, serietà e dovere sociale e agli avvocati di parte civile che hanno seguito i cittadini.
Questo come tanti altri simili procedimenti dovrebbero indurre la politica parlamentare a prendere provvedimenti sullo stato della Giustizia italiana e far sì che la prescrizione dei reati sia idonea alla gravità dei fatti, ma ci rendiamo conto che la mancanza di volontà associata all'incapacità e, nel caso specifico dei reati ambientali il conseguente favoritismo alle lobby industriali, non sono cosa semplice da risolvere.
Valle del Sacco, 20.06.2022