Rassegna stampa 29.04.11-30.04.11

AEROPORTO DI FROSINONE, LA REGIONE SOTTOSCRIVE LA QUOTA DEL CAPITALE DI ADF SPA
La Provincia FR 29.04.11 p.2

AEROPORTO DI FROSINONE, LA REGIONE SOTTOSCRIVE LA QUOTA DEL CAPITALE DI ADF SPA
La Provincia FR 29.04.11 p.2

di Alessandra Celani

La Regione Lazio sottoscrive la quota del capitale sociale dell'Adf spa, assumendosi così l'impegno di spesa di euro 1.350.000,00. Tradotto per i non addetti ai lavori: l'Aeroporto si farà. Sempre la Regione Lazio, con il medesimo atto, ha aderito al ‘Protocollo d'Intesa' per l'attuazione dell'Area Aeroportuale Intermodale di Frosinone. Vale a dire: Aeroporto, Interporto, Eliporto e Stazione Ferroviaria.
Ieri mattina la conferenza stampa convocata dal presidente della società Adf, Gabriele Picano che ha sottolineato l'importanza di questo momento. Al suo fianco l'ing. Alessandro Minotti e alcuni dei consiglieri del Cda. «Fino ad oggi – ha sottolineato Picano – c'era stato solo l'impegno finanziario da parte della Regione Lazio, ora c'è l'ingresso nel capitale sociale, con tanto di lettera protocollata, e questo ci permetterà di poter procedere speditamente nella realizzazione del progetto. Sempre nella lettera firmata dall'ing. Fabrizio Bernardo si conferma la sottoscrizione sempre da parte della Regione Lazio del protocollo d'intesa per l'attuazione dell'Area Aeroportuale Intermodale di Frosinone.
Il prossimo passo da compiere sarà la costituzione, nei prossimi giorni, di una cabina di regia presieduta dall'Adf spa e alla quale dovranno partecipare, i soci, la Regione Lazio e Rfi (Ferrovie dello Stato). La cabina di regia avrà il compito di rimodulare il progetto inerente la realizzazione dell'aeroporto commerciale. Tradotto in numeri si tratta di ridurre da 400 mila passeggeri a due milioni. Quindi il passaggio in conferenza dei servizi che nell'arco dei 90 giorni concessi dovrà approvare il definitivo. Contemporaneamente, anche se si tratta di un unico progetto (anche se ne ingloba tre), stiamo lavorando per l'eliporto e l'aeroporto leggero.
Per quanto concerne l'eliporto abbiamo chiesto all'Asi di procedere con l'esproprio dell'unico lotto rimasto adiacente l'Agusta, per poi partire con la gara pubblica per la realizzazione delle infrastrutture. Chiederemo alla Provincia di anticipare un milione e 400 mila euro dei 4 milioni e mezzo concessi dalla Regione Lazio. Mentre per l'Aeroporto leggero (solo per privati non di linea, una sorta di aereo taxi) che verrà realizzato lungo la pista del Moscardini, stiamo attendendo la risposta dell'Enac. Appena riceveremo la comunicazione partiremo con l'assegnazione del terreno. La Regione ha dato già il via libera al piano. Si tratta di un progetto di finanza per 30 milioni di euro. Diverse le richieste di privati locali che operano nel settore aeronautico, già pervenute».

IANNARILLI STA PER FIRMARE?
La Provincia FR 29.04.11 p.2

A smorzare gli entusiasmi dei presenti che hanno partecipato alla conferenza stampa, i cui contenuti riportiamo in apertura di pagina, la notizia legata alla questione Vas (Valutazione ambientale strategica), ovvero alla mancata firma, del documento, del presidente della Società di gestione Antonello Iannarilli.

A quasi un mese dalla consegna del documento nelle mani del presidente Iannarilli e a poco meno di due mesi dalla scadenza dei termini (entro giugno) per la presentazione definitiva delle carte, che dovranno essere accompagnate da quelle della variante, già pronte, ancora non si può ritenere la vicenda chiusa.
Questo pomeriggio, come ha annunciato il presidente dell'Adf Picano, fiducioso, il presidente Iannarilli firmerà il documento, nel corso dell'assemblea della Società di gestione. Sollecitato dallo stesso Picano, tramite lettera inviata lo scorso 11 aprile e dagli stessi consiglieri del Cda, Iannarilli non potrà certamente tirarsi indietro. Diversamente Picano, potrà, avendone i poteri per farlo, firmare il documento al posto di Iannarilli.
Una presa d'atto che Picano non vuole prendere assolutamente in considerazione, convinto che Iannarilli firmerà le carte, importanti per poter procedere con la realizzazione dell'Aeroporto. Diversamente si potrà dire che abbiamo solo giocato…
Ale. Cel.

ANAGNI. I PROGRAMMI DELLA GEYMONAT. LA POSIZIONE NEI CONFRONTI DELL'AMBIENTE

La Provincia FR 29.04.11 p.22
Geymonat, eccellenza nella farmaceutica. Ieri mattina il Dr. Marco Bonifacio, AD e Direttore di Geymonat, ha illustrato i programmi della azienda farmaceutica anagnina, considerata una delle eccellenze del settore. 70 dipendenti nella produzione (erano una ventina cinque anni fa), un numero superiore per commercio e distribuzione, ed un indotto che dà lavoro ad altre centinaia di persone; con la previsione di ulteriori assunzioni (almeno 40) nel prossimo futuro.
C'è un piano di investimenti per 5 milioni di euro, che prevede pure la realizzazione di una struttura per marketing e comunicazione. Si tratta della demolizione e riedificazione di un vecchio casale, che sarà accorpato attraverso l'acquisizione di un piccolo tratto di strada concesso dal comune. Oltre a pagare il terreno, la Geymonat metterà a disposizione degli anagnini un proprio appezzamento, ed il risultato sarà sicuramente interessante.
La proprietà è al 100% italiana; vengono acquistati macchinari e materie prime italiani, e le imprese affidatarie di interventi sono tutte locali.
Grande attenzione viene prestata verso l'ambiente, con un sistema di trattamento acque e reflui assolutamente garantito. L'abbattimento delle polveri in maniera moderna ed efficiente, ha favorito l'assegnazione di un grado di livello encomiabile, e anche la ristrutturazione in atto, di reparti ai piani terra e primo, è finalizzato al miglioramento del lavoro e della sicurezza. Il dottor Bonifacio è ad di Geymonat dal 2007, stimato anzi amato dai dipendenti che ricambiano grati quanto viene fatto per loro. Assenteismo al di sotto all'uno per cento, e "zero minuti" di cassa integrazione guadagni, oltre a far gridare al miracolo, attestano un rapporto ideale tra forza lavoro e dirigenza. Il territorio anagnino è stato considerato e definito formalmente "polo chimico farmaceutico", e la Geymonat da sempre estranea a polemiche e negatività, ne rappresenta una parte essenziale. Verso la fine del mese di maggio, si terrà all'interno della proprietà aziendale il "Family Day", una giornata dedicata alle famiglie dei dipendenti; un evento organizzato in collaborazione tra lavoratori ed azienda, che servirà a rafforzare i già ottimi rapporti.

PALIANO-ANAGNI (CASTELLACCIO), GLI SVILUPPI ALLA "SISTEMA COMPOSITI"
Ecco la notizia quotidiana 30.04.11

Clamorosi sviluppi nella proprietà della Sistema Compositi. Il solo proprietario è Giampaolo Fioretta, che aveva acquistato dalla moglie Manuela Loizzi, un mese prima di andare in galera, tutte le azioni della società.

Intanto, l’unico sindaco, rimasto fuori da tutta la vicenda Meraklon di Treni, porta al tribunale i registri della Sistema Compositi e questo significa,  per gli operai che si sono costituiti in comitato, una brutta botta, forse quella definitiva che affossa davvero un’azienda che da eccellenza che era va a finire in malo modo. La preoccupazione è stata espressa da questo “ comitato spontaneo di operai” i quali hanno rimesso una nota alla stampa , per confermare appunto, che il tribunale di Frosinone sta per nominare un commissario giudiziario,  che secondo loro, dovrebbe insediarsi lunedì prossimo e, quindi, chiedono al Tribunale di Frosinone, che si faccia la massima chiarezza su questa che diventa sempre più triste vicenda che ha massacrato un’eccellenza del Lazio e non solo. Una industria che era il fiore all’occhiello della Ciociaria fino a qualche anno fa e che di colpo viene smembrata. Insomma, gli operai, oggi, vorrebbero avere e soprattutto assistere, non ad un’altra vicenda come quella del Commissario Giudiziario nominato dal Tribunale di Milano Ciro D’Aries, che vendette l’azienda a Giampaolo Fiorletta. Mai come questa volta, sembra di capire, gli operai ripongono fiducia nella magistratura frusinate, sezione fallimentare. Nel contempo c’è da augurarsi che gli operai siano tutelati almeno con la Cassa Integrazione a zero ore, in attesa della definizione della vicenda giudiziaria e che questa sia sollecita nelle decisioni.

ULTIMI AGGIORNAMENTI

Intanto, giovedì 29 aprile, alle ore 16.00 il Prof. Avv. Saverio Ruperto di Roma (a suo tempo nominato dal presidente del Tribunale di Frosinone quale arbitro unico per la definizione del contenzioso tra Sistema Compositi S.p.A. e Tekno Compositi S.r.l. relativo all’affitto del ramo di azienda Aeronautico/Civile, con incluso l’obbligo di acquisto dello stesso ramo entro i successivi 12 mesi dall’avvio dell’affitto) si è espresso in favore di Tekno Compositi riconoscendole, quindi, parte del risarcimento danni richiesto quale argomento del contenzioso.
Questo verdetto è, per legge, inappellabile e sancisce definitivamente le ragioni di Tekno Compositi pur non costituendo titolo per il rispetto di quanto definito nel contratto di affitto; in altre parole, non spetta all’arbitro far partire l’affitto del ramo di azienda.
Tuttavia questo giudizio, unitamente al parere favorevole all’affitto in oggetto espresso nel giugno 2009 dal Tribunale di Milano su richiesta dell’allora Amministratore Giudiziario, assieme alla disastrosa, a dir poco, gestione della Sistema Compositi da parte di Gianpaolo Fiorletta potrà sicuramente indicare una possibile via d’uscita a chi sarà chiamato a risolvere i problemi dei lavoratori di questa martoriata azienda

COLLEFERRO La vicenda
CASO FADDA, IL COMUNE CHIEDE I DANNI ALLA RAI PER IL PROCURATO ALLARME
La presunta moria di pecore in un allevamento locale, poi smentita dalle indagini sanitarie, approda in tribunale
«E’ stato gettato discredito su Colleferro» ha dichiarato ieri il sindaco dopo la presentazione della denuncia

Cinque giorni 29.04.2011, p. 17
Il sindaco Mario Cacciotti ha presentato ieri mattina una denuncia-querela a  seguito del servizio televisivo della Rai che, riportando, tra gennaio e febbraio scorsi, la notizia della presunta moria di pecore di un allevamento locale, poi smentita dalle indagini sanitarie effettuate, aveva danneggiato l’immagine della città e messo in allarme la popolazione. La notizia, data attraverso uno dei telegiornali più seguiti in tutta Italia, aveva infatti procurato un allarme diffuso tra i cittadini e negli ambienti politici, tale da costringere il Comune a prendere tutta una serie di iniziative tra cui una Commissione d’indagine, un Consiglio comunale straordinario e conferenze stampa, che hanno coinvolto molte persone ed organismi pubblici, dai Servizi di Igiene e Veterinaria della Asl, all’Ufficio commissariale per l’emergenza della Valle del Sacco, agli Uffici comunali, etc. «E’ stato fatto un danno enorme alla nostra città – dice il sindaco Cacciotti –. Senza potersi basare su alcun dato reale, è stato gettato discredito su Colleferro, creando così un danno economico e d’immagine. Una cosa inaccettabile, contro la quale non potevamo non reagire per ottenere giustizia. Si deve smettere di identificare Colleferro solo come caso esemplare di  inquinamentoLa nostra città è ben altro e non intendo farci diventare l’esempio di un luogo insalubre e  pericoloso ». Come aveva preannunciato, dunque, il sindaco Cacciotti, a tutela della città tutta, ha presentato l’esposto tramite gli avvocati Marco Fagiolo e Maurizio Frasacco.

ATO5. CODICI, PARTE ATTIVA NEL PROCEDIMENTO, INVITA AD UNA RIAPERTURA AL DIALOGO

Ultimissime.net, 29.04.11

E’ di questi giorni la sentenza del Tar Lazio – sede staccata di Latina – che dichiara l’illegittimità dell’operato di Acea ATO 5, accogliendo e ritenendo lecito l’intervento del CONVIRI che si era espresso contro la retroattività delle tariffe. “Una sentenza importante – commenta l’Avv. Carmine Laurenzano – Responsabile Nazionale Ufficio Legale Codici – che sottolinea l’illegittimità dell’operato di Acea Ato 5 e delle tariffe applicate.. La sentenza, inoltre, elude il rischio di una deresponsabilizzazione del Gestore, evitando che i costi dovuti alle sue negligenze siano scaricati sugli utenti”. “Codici ci aveva visto chiaro ed è stata parte attiva nel procedimento che, oggi, ha portato a tale risultato – commenta Luigi Gabriele, Segretario Codici Provincia di Frosinone – Ma ripercorriamo la vicenda. Sono tante le anomalie riscontrate dall’associazione CODICI, inerenti la cattiva gestione del Servizio Idrico Integrato all’interno dell’Ato 5 a scapito dei cittadini. Tali anomalie erano emerse in maniera chiara, difatti oltre ai reiterati aumenti tariffari concessi dall’Autorità d’Ambito, a far ulteriormente discutere ed indignare la cittadinanza furono gli aumenti retroattivi in favore del Gestore Acea Ato 5 applicati senza tenere conto degli obiettivi fattori concorrenti a determinare la tariffazione – qualità e quantità di acqua erogata, qualità ed efficienza del servizio, grado di soddisfazione dell’utente. La retroattività della tariffa, pubblicata in maggio 2008, fu applicata su consumi relativi agli anni pregressi con un aumento della stessa di più del 20%, disattendendo il limite imposto dalla legge (coefficiente kappa), che fissa in tutta Italia gli aumenti tariffari al massimo del 5% annuo, più il tasso di inflazione programmato. L’illegittimità con cui operò Acea Ato 5 era stata, inoltre, oggetto di contestazione da parte del CONVIRI, Commissione Nazionale per la Vigilanza sull’Uso delle Risorse Idriche. Co n una propria delibera, infatti, in data 01.12.08, la Commissione di Vigilanza ritenne non legali sia gli aumenti che la retroattività. Appurato questo, il CONVIRI concluse la sua inchiesta sull’ATO 5, intimandola alla modifica delle tariffe. In caso contrario, la Commissione era pronta ad avviare un’azione di responsabilità contabile nei confronti degli amministratori inadempienti. Anche il Codici si mosse al fianco dei cittadini, diffidando Acea Ato 5 ad astenersi dall’invio delle bollette calcolate sulla base delle tariffe illegittime e scendendo in piazza, promuovendo una raccolta firme per avviare un’azione inibitoria contro il Gestore del Servizio Idrico Integrato . Acea, invece impugnò il provvedimento del CONVIRI al Tar, che oggi si è, invece, pronunciato con una sentenza a suo sfavore. “ A questo punto – conclude Luigi Gabriele – è necessario aprire un dialogo con il Gestore. Mi auguro che la sentenza del Tar non venga strumentalizzata, dando adito a campagne politiche autolesioniste. Il servizio Idrico non deve essere appannaggio della politica o di comitati territoriali, ma deve essere un sistema volto ad offrire efficienza e qualità agli utenti. In questo contesto, ribadisco il ruolo delle associazioni dei consumatori come giusti interlocutori che operano al fine di tutelare l’utenza”.

ALATRI – SABATO 30 INAUGURAZIONE SECONDA ISOLA ECOLOGICA A CAVARICCIO

Ultimissime.net, 29.04.11

Apertura sabato 30 aprile ore 17.30 della seconda Isola Ecologica a Cavariccio (Tecchiena), la città in tema raccolta differenziata diventa il motore trainante dell’intera Provincia di Frosinone. E così dopo l’avvio del “Porta a Porta” sull’intero territorio, il nuovo sistema di raccolta rifiuti, l’apertura dell’Isola Ecologica a Vallecarchera oltre un anno fa e con numeri record, sabato si inaugura la seconda Isola Ecologica a Cavariccio per la grande soddisfazione del sindaco Costantino Magliocca e dell’assessore all’ambiente Enrico Pavia. L’area sud di Alatri potrà così fruire di questo importante servizio che consentirà di poter scaricare rifiuti ingombranti in specifici orari. "Con l’apertura sabato della Seconda Isola Ecologica a Cavariccio – affermano – diamo un segnale fortissimo in tema di raccolta differenziata. Nessuna città della Provincia può vantare due siti per raccolta di specifici rifiuti ingombranti. Presso l'isola ecologica in località Cavariccio potranno essere conferiti: Raee, Ingombranti, Inerti, Imballaggi in carta e cartone, Imballaggi in plastica, Imballaggi in legno, Imballaggi in vetro, Sfalci e potature. L'isola sarà aperta al pubblico due mattine il lunedì e il venerdì dalle 9 alle 12 ed un pomeriggio il mercoledì dalle 14 alle 17, come riportato nel materiale informativo del nuovo servizio di raccolta differenziata. Tenendo conto così anche degli orari di apertura dell’Isola Ecologica di Vallecarchera, e cioè il martedì-giovedì e sabato dalle 9 alle 11.30 per l’intera settimana i cittadini di Alatri potranno avere questo servizio a completa disposizione delle loro esigenze.Inoltre con la seconda isola ecologica chiudiamo definitivamente il malcostume dello scarico di rifiuti lungo le arterie e in luoghi nascosti, che già dopo l’apertura della prima Isola Ecologica avevano avuto un crollo vertiginoso". Apertura sabato ore 17.30 a Cavariccio!

MALAGROTTA SLITTA LA SCELTA DEL NUOVO SITO

Radicali italiani 29.04.2011

Articolo  pubblicato su Il Messaggero – Cronaca di Roma, il 29/04/11
La delibera per l'acquisizione del Consorzio Gaia da parte della Regione arriverà oggi in giunta. È un'operazione che formalizzerà un ruolo da protagonista della Regione nella gestione dei rifiuti, a partire dall'impianto di Colleferro. Ma c'è un'altra decisione che invece slitterà, probabilmente, a dopo il primo maggio: la scelta del sito dove realizzare una discarica che consenta la chiusura di Malagrotta. Ha spiegato ieri la presidente della Regione, Renata Polverini: «Proviamo a portare in giunta la delibera per la new company che poi andrà in Consiglio per l'acquisizione di Gaia che sarà completamente pubblica e solo a capitale regionale. Per il sito alternativo a Malagrotta serve ancora qualche giorno. Stiamo facendo tutte le verifiche ambientali e ci sono ancora più ipotesi però stiamo arrivando ad una scrematura». Il sindaco Alemanno, che ha promesso che la raccolta del "porta a porta" raggiungerà un milione di romani entro il 2012, ha commentato: «Con questa indicazione noi siamo in grado di chiudere Malagrotta entro il 2012». Ma per i Radicali, in particolare per Massimiliano Iervolino, «Alemanno con questa dichiarazione in merito alla chiusura della discarica di Malagrotta non fa altro che confermare implicitamente la scelta di allargarla verso l'area denominata Testa di Cane». Osserva Donato Robilotta, del Pdl: «Il grande problema dei rifiuti non è tanto l'alternativa a Malagrotta quanto l'impiantistica necessaria che ci consenta di chiudere il ciclo, perché le discariche vanno chiuse non aperte. Lo dice la comunità europea e noi siamo in una specie di illegalità diffusa: oltre l'85% dei rifiuti viene sversato in discarica come tal quale. Bisogna far funzionare quegli impianti che sono costruiti ma non funzionano come quelli di Rocca Cencia e Salaria, far entrare in funzione quelli di Malagrotta e indire le gare per gli impianti Colleferro, Bracciano, Latina e Guidonia».