Rassegna stampa 23.06.11

RS IN ELABORAZIONE

DISCARICA, ALTOLÀ AI COMUNI

Ventisei milioni di debiti. La Mad: dal 28 non ritiriamo più i rifiuti

Il Messaggero FR, 23.06.11 pp.45 (prima) e 49 – di Vittorio Buongiorno

RS IN ELABORAZIONE

DISCARICA, ALTOLÀ AI COMUNI

Ventisei milioni di debiti. La Mad: dal 28 non ritiriamo più i rifiuti

Il Messaggero FR, 23.06.11 pp.45 (prima) e 49 – di Vittorio Buongiorno

Ventisei milioni. A tanto ammontano i debiti accumulati dai Comuni della Ciociaria per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Di questi, circa 10 milioni di euro, sono debiti contratti nei confronti della Mad, la società che gestisce la discarica di Cerreto a Roccasecca. Troppi. Tanto che la srl, assistita dalla Federlazio, ha lanciato un ultimatum alla Regione e ai Comuni morosi: o si mettono subito in regola, o dal 28 giugno non verranno più accettati i rifiuti che la Saf manda in discarica per conto degli enti locali. Un bel dilemma, visto che difficilmente da oggi a martedì prossimo i Comuni – tutti alle prese con bilanci ormai ridotti all’osso – saranno in grado di trovare i soldi per ripianare i debiti. «Ma i soldi della tariffa rifiuti i Comuni li incassano dai cittadini – si lamentano alla Mad – perché allora non ce li versano?». Il rischio è che la Ciociaria si ritrovi da un giorno all’altro in piena emergenza rifiuti.

«O i Comuni pagano o dal 28 giugno chiudiamo la discarica». L’ultimatum arriva dai gestori delle discariche del Lazio, nel caso di Frosinone dalla Mad che gestisce l’impianto di Cerreto, a Roccasecca. La vertenza è a un punto morto tant’è che ieri la Federlazio, l’associazione delle piccole e medie imprese cui aderiscono i gestori delle discariche, ha inviato una lunga lettera alla governatrice Renata Polverini, ad Antonello Iannarilli e agli altri presidenti delle provincie del Lazio. «Avevamo chiesto un incontro alla Polverini, ma ad oggi non è stato ancora convocato ne messo in calendario», spiegano i vertici dell’associazione. Da qui l’annuncio di sospensione dal 28 giugno dei servizi di trattamento finale dei rifiuti solidi urbani ai Comuni morosi. Per Frosinone rischiano tutti: nell’elenco dei morosi, infatti, compaiono quelli che rientrano nel bacino di utenza della Saf. Cioé tutti e 91. Il debito ammonta a 26 milioni di euro. Il 10% del disavanzo complessivo del Lazio. Solo Gaia (il consorzio in liquidazione che raccoglie i rifiuti a cavallo tra roma e frosinone) deve alla Saf otto milioni di arretrati. Mentre gli altri Comuni ciociari sono indietro nei pagamenti per 18 milioni. E a sua volta la Saf deve alla Mad per il conferimento in discarica circa 9 milioni di euro. «Una situazione insostenibile – ammette Walter Lozza della Mad srl – I comuni incassano la tariffa per la raccolta dei rifiuti ma non pagano il conferimento. Ormai abbiamo difficoltà a far fronte alle esigenze, agli impegni che la Regione pone a carico nostro per gestire gli impianti. Tra l’altro adesso dobbiamo anche anticipare l’ecotassa sui soldi non incassati, e poi ci impongono in continuazione prescrizioni. La somma di tutti questi impegni fa sì che non ce la facciamo più con le nostre forze. Ogni giorno muoviamo 5 mila metri cubi di materiale, ogni giorno da anni, ma non ci pagano». L’ultimatum è a far data dal 28. Ma conoscendo i tempi lunghi degli enti locali le aziende si accontenterebbero anche della sottoscrizione di un piano di rientro.

 

ROCCASECCA, BRACCIO DI FERRO

Il Messaggero FR, 23.06.11 p.49 – di V.B.

Braccio di ferro tra la Mad e il Comune. Il motivo: l’ordinanza che blocca l’abbancamento di rifiuti nel lotto numero 4. Martedì mattina la srl che gestisce l’impianto di Cerreto ha presentato ricorso al Tar contro quell’atto. In realtà il Comune ha già emesso una sospensione del provvedimento, ma la srl vuole ribadire che non ha titolo per prendere simili decisioni. «Tutto è nato – spiega Walter Lozza – con le piogge del marzo scorso. L’Arpa rilevò la presenza di acqua in sospensione all’interno della discarica e lo segnalò alla Regione che ci ha dato tempo per risolvere il problema, però non ha notificato al Comune il provvedimento e l’ente in autonomia ha ritenuto di dover disporre lo stop al lotto 4. Dopo avergli mostrato il provvedimento regionale, il Comune ha sospeso la sua ordinanza per 45 giorni. Ma a nostro avviso non è competente a intervenire in materia». Quanto all’autonomia della discarica va registrato che la quantità che viene conferita si riduce progressivamente: «Di un 10, 15% l’anno – spiega Lozza – Quindi ai ritmi attuali e con le autorizzazioni in nostro possesso l’autonomia dell’impianto di Cerreto è di circa dieci anni».

 

RIFIUTI/1 «LIBERATI DEGLI INGOMBRANTI» SABATO MATTINA A CORSO LAZIO

Il Messaggero FR, 23.06.11 p.49

Torna nel capoluogo la campagna di sensibilizzazione «Liberati dei tuoi ingombranti», ovvero una nuova giornata di raccolta dei rifiuti di grosse dimensioni e dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, organizzata dal Comune visto che non è ancora operativa l’isola ecologica del capoluogo. L’appuntamento è per sabato 25 dalle 7.30 alle 13.30 nel parcheggio nei pressi della rotatoria lungo Corso Lazio. «Visto il successo già riscontrato nelle precedenti giornate di raccolta, effettuate nel 2010 e nel 2011 – spiega l’assessore Francesco Raffa – abbiamo deciso di ripetere l’oramai consueto appuntamento. L’abbandono di rifiuti per strada è certamente un segno di inciviltà, un problema per l’ambiente e il decoro della città. Per questi motivi l’Amministrazione di Frosinone, oltre ad offrire un servizio di ritiro gratuito a domicilio (che si può prenotare al numero verde 800-440.797), ha programmato queste giornate nelle quali si possono conferire i rifiuti ingombranti. Un recupero corretto dei beni durevoli permette di recuperare materie prime e salvaguardare l’ambiente». Si ricorda che il conferimento è gratuito. Il personale dell’Impresa Sangalli presente sul posto, ritirerà esclusivamente le seguenti tipologie di rifiuti: apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) come televisori, radio, lavatrici, condizionatori, lavastoviglie, frigoriferi, aspirapolvere, personal computer, stampanti, monitor, lampade, neon; rifiuti ingombranti come mobili, poltrone, materassi, infissi, biciclette, sedie, specchi.

 

RIFIUTI/2 LA TEDESCHI ALLA MAD: «SVERSAMENTI DI PERCOLATO?»

Il Messaggero FR, 23.06.11 p.49

Scambio di lettere tra la Mad, la srl che gestisce la discarica di Cerreto e la consigliere regionale IdV Anna Maria tedeschi. «Prendo atto della risposta che la Mad mi ha inviato in risposta alla mia denuncia sui rifiuti conferiti nella discarica di Cerreto e del cambio di politica gestionale che nella stessa si illustra – scrive la Tedeschi in una nota – Nella missiva infatti si riporta il dato secondo cui il 99,42% dei rifiuti conferiti nella discarica di Roccasecca provengono dalla Regione Lazio e solo il restante 0,58% dei rifiuti proviene da due impianti siti nella Regione Abruzzo. Dall’ordinanza della Procura di Santa Maria Capua Vetere che dispose il parziale sequestro della discarica in data 12 luglio 2010, risultava invece che negli anni passati erano stati conferiti nella discarica in questione rifiuti provenienti da ben sei regioni del Centro-Sud Italia. Devo supporre che in conseguenza dello spiacevole incidente relativo al parziale e temporaneo sequestro della discarica, la politica gestionale della MAD Srl sia cambiata».«Nella convinzione che il miglioramento continuo sia il principio che ispira la gestione della discarica di Roccasecca – aggiunge la Tedeschi nella missiva – mi auguro che siano sempre numerosi e ben graditi gli input esterni». E subito la consigliera chiede lumi su «alcune inquietanti informazioni che mi sono giunte». La consigliera chiede al management della Mad «se è a conoscenza di sversamenti di percolato che pare siano stati effettuati sempre in località Cerreto nella zona in cui avveniva anni addietro la produzione di calcestruzzo da parte di una ditta di proprietà della famiglia Lozza. Sono convinta – conclude la Tedeschi – che qualora i vertici siano in possesso di informazioni vorranno metterne a conoscenza anche le autorità preposte al controllo del territorio».

 

ANAGNI. INQUINAMENTO DEL SACCO: SEQUESTRATO IL PIAZZALE DI UNA DITTA

Il Messaggero FR, 23.06.11 p.49 – di Pa.Car.

Ancora un brillante risultato dei carabinieri di Anagni nel quadro dell’attività di controllo e contrasto dei reati contro l’ambiente. Ieri mattina infatti, al termine di un’articolata attività di indagine nel settore ambientale, avviata in seguito a numerosi sversamenti di liquami nel Rio Ponte delle Tavole, affluente del fiume Sacco, che aveva già portato alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Frosinone dell’amministratore unico di un’azienda di Anagni, in zona Anticolana, i militari della stazione del luogo assieme al personale dell’Arpa Lazio, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di un’area di 200 mq, adibita a piazzale all’interno della citata società. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Frosinone, Francesco Mancini, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, e in particolare del sostituto procuratore Barbara Trotta, che ha accolto integralmente le risultanze investigative prodotte dai militari. Nel corso delle verifiche, è stato accertato che la suddetta azienda effettuava scarichi di acque reflue industriali in assenza della prescritta autorizzazione. L’azione è in pratica il completamento di una indagine iniziata qualche mese fa su segnalazione di alcuni cittadini residenti nella zona. Che avevano lamentato miasmi e cattivi odori. I controlli avevano portato dapprima ad un sequestro parziale. Poi, ieri mattina appunto, al sequestro di tutta la zona.

 

MAXI OPERAZIONE DELLA FINANZA. SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI: SEQUESTRI E CINQUE DENUNCIATI

Il Messaggero FR, 23.06.11 p.49

Maxi operazione della Guardia di Finanza nel settore dell’illecito smaltimento di rifiuti. L’operazione del Nucleo di Polizia Tributaria di Frosinone denominata Trash ha consentito di individuare e sequestrare tre aree nei comuni di Villa Santa Lucia, Sora e Castelliri. E’ finita così sotto sequestro una vasta aerea agricola-industriale sulla quale sorgono molteplici capannoni in stato di abbandono e sommersi dalla vegetazione. «La copertura è costituita da lastre del tipo eternit. Qualcosa come 11 mila metri quadrati – spiegano i finanzieri – pari a 187.000 kg. Particolarmente pericolose trovandosi il sito adiacente a diverse abitazioni civili». Sotto sequestro anche un’ area di circa 3.000 mq, antistante un’attività commerciale di riparazione e sostituzione pneumatici, su cui insistevano un ingente quantitativo di carcasse di pneumatici fuori uso (circa 1.800 metri cubi, corrispondenti a 126.000 Kg). «Rifiuti ubicati in pieno centro abitato, a ridosso di un muro perimetrale prospiciente un ruscello, adibito a canale pluviale delle attigue coltivazioni agricole», spiegano i militari. Sigilli anche ad un’ area di 14 mila metri quadrati facente capo ad una ditta individuale esercente l’attività di commercio di rottami ferrosi e autodemolizioni, su cui insisteva un ingente quantitativo di carcasse di automobili. Cinque persone sono state denunciate per attività di gestione di rifiuti non autorizzata; mancata bonifica, attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti e violazione dei sigilli.