Rassegna stampa 15.06.11

COLLEFERRO. MATTEI VUOLE RIDEFINIRE IL PARCO FOTOVOLTAICO DI FRONTE A COLLE FAGIOLARA

Eccolanotiziaquotidiana, 15.06.11

COLLEFERRO. MATTEI VUOLE RIDEFINIRE IL PARCO FOTOVOLTAICO DI FRONTE A COLLE FAGIOLARA

Eccolanotiziaquotidiana, 15.06.11

Il Comitato residenti Colleferro e la Rete per la Tutela della Valle del Sacco hanno incontrato l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Marco Mattei, al quale è stata consegnata copia del ricorso al TAR per l’annullamento previa sospensiva delle autorizzazioni per il parco fotovoltaico di 24 MW, 107.016 moduli a terra, per 30 anni, su 71 ettari di terreno agricolo, da installare di fronte alla discarica ed al Parco La Selva di Paliano, divenuto ora Monumento naturale.  L’assessore Mattei è stato informato che Sedicesimasun il 10 giugno ha iniziato i lavori per l’impianto fotovoltaico, violando l’impegno di non intraprendere alcuna attività, assunto nel precedente incontro. I richiedenti hanno ribadito con fermezza l’urgenza di ripristinare condizioni di legalità e riaffermato con forza la volontà indomita di tutelare salute e territorio, preannunciando di resistere ad ogni ulteriore offesa. La ex valle del Sacco, ora valle dei Latini, già rovinosamente compromessa dall’inquinamento ambientale e dal malgoverno locale, non può essere distrutta, tradita e considerata terra di conquista proprio da coloro che devono tutto al proprio territorio. L’assessore Mattei ha assunto pubblicamente su di sé la responsabilità politica di  ridefinire la questione, riservandosi  di  approfondire, nel più breve tempo possibile, le motivazioni dei richiedenti in vista della eventuale revoca in autotutela delle contestate autorizzazioni.

COLLEFERRO-PALIANO. INVESTITORI SPAGNOLI INSTALLANO UN GROSSO PARCO FOTOVOLTAICO. I CITTADINI SI RIBELLANO E SCRIVONO ALLA REGIONE

Eccolanotiziaquotidiana, 15.06.11

Dove c’era l’erba ora c’è una città, cantava Adriano Celentano. Oggi, dove c’è, ancora per poco, l’erba si sta montando un parco fotovoltaico immenso. Questo quanto sta accadendo vicino all’ex parco “la Selva” di Paliano, ma in territorio di Colleferro,  proprio di fronte alla discarica di Colle Fagiolara. Passando così da una bruttura ad un’altra e sottraendo terreno all’agricoltura. Ancora non c’è nessun cartello che indica di quanti ettari sarà questo nuovo parco fotovoltaico. Sta di fatto che l’altro giorno si è presentato un autoarticolato ed ha scaricato pannelli solari, che sono guardati a vista dalla vigilanza. Intanto, c’è chi come una semplice cittadina scrive all’assessore all’ambiente Marco Matte perché non ne può più di essere “aggredita” da tutto ciò sta accadendo sotto il suo naso e per cercare di far capire meglio alla Regione Lazio, che sul territorio si sta facendo un altro scempio, con il nascente Parco fotovoltaico di lato a Via Fontana Barabba (questa in territorio di Paliano), con il Comune che ha speso ben 700.0000 euro per riasfaltarla. Sappiamo solamente che i costruttori parlano spagnolo e sono della società Sedicesimasun.Ecco il testo della lettera: “Assessore Mattei, sono trascorsi invano otto messi di contatti con la Sua segreteria per avere un incontro sulla realizzazione del parco fotovoltaico a Colleferro di 71 ettari su suolo agricolo, per 30 anni, un comune che registra un’ alta concentrazione di gravi problemi ambientali: i siti di Arpa1, Arpa2, la discarica, gli inceneritori, l’inquinamento della valle del Sacco, il transito medio giornaliero di 1500 automezzi pesanti, il traffico autostradale, l’alta velocità, l’attività di estrazione della cava, il cementificio, lo Slim, la Turbogas, ecc. Lei conosce i conseguenti gravissimi reati penali commessi contro l’ambiente ed i danni provocati alla salute dei cittadini, in particolare di Colleferro. Situazione molto diversa a Paliano che si arrichisce di un Monumento nazionale – parco La Selva, ed a Valmontone che punta sul turismo. Oggi, 10 giugno 2011, sono iniziati i lavori per la realizzazione del parco fotovoltaico che è stato oggetto da parte del Comitato residenti Colleferro di un’azione popolare, di una istanza di revoca in autotutela, di due ricorsi gerarchici, di un ricorso al Tar, di un esposto alla Procura della Repubblica di Velettri, ecc. Abbiamo chiesto, sollecitato, raccomandato e pregato di poterLa incontrare, ma finora non è stato possibile. Aspettiamo per le vie brevi, a stretto giro di posta, una convocazione. A presto Ina Camilli”.

LAZIO. UNA SPA REGIONALE PER SALVARE IL CONSORZIO GAIA

Eccolanotiziaquotidiana, 15.06.11

L’assessore Di Paolantonio in Commissione Bilancio per presentare la proposta di legge istitutiva della società “Lazio Ambiente” L’assessore alle Attività produttive e alle politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolantonio, ha presentato oggi alla Commissione bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione, presieduta da Franco Fiorito (Pdl), la proposta di legge con la quale la Regione Lazio intende risolvere l’annoso problema di Gaia, il Consorzio Gestione Associata Interventi Ambientali, in amministrazione controllata da alcuni anni. Promosso da alcuni comuni laziali nel 1997, il Consorzio, al quale fa capo tra l’altro la discarica e il termovalorizzatore di Colleferro, ha visto ridurre negli anni la propria attività, il personale, mentre è aumentata la massa debitoria, ma anche i crediti da parte dei Comuni serviti.  “Gaia vive una situazione delicata e difficile da molto tempo – ha ricordato l’assessore Di Paolantonio – Così abbiamo cominciato a interrogarci per trovare una strada che ci possa portare all’acquisizione del Consorzio da parte della Regione Lazio. Si tratta di un’acquisizione onerosa per un importo sul quale per ora preferiamo mantenere il più stretto riserbo. Posso dire che si tratta di alcune decine di milioni di euro. La Regione farà una pre-offerta vincolante sul piano amministrativo, tecnico e finanziario. Poi, appena sarà operativa la nuova società Lazio Ambiente, si concluderà l’acquisizione”. E Lazio Ambiente, secondo la proposta di legge per la sua istituzione dovrebbe essere il braccio operativo della Regione che “interviene nelle situazioni di crisi gestionale del servizio pubblico, al fine di garantire la continuità e la corretta funzionalità del servizio stesso”, come recita l’articolo 1 della PL n. 205 d’iniziativa della Giunta. L’oggetto sociale di Lazio Ambiente Spa dovrà contenere, tra l’altro, la possibilità di “acquisire aziende o rami d’azienda e partecipazioni in società operanti nell’ambito del servizio di gestione integrata dei rifiuti” e, appunto, di procedere all’acquisizione del Consorzio Gaia, nel rispetto della normativa in materia, “stante la natura di creditore privilegiato vantata dalla Regione Lazio nei confronti del Consorzio stesso”, come si legge all’art. 2 della PL 2005. Il tutto “nel rispetto della normativa statale ed europea vigente, ed in particolare di quanto disciplinato in materia di aiuti di Stato”. Al conferimento iniziale di 120 mila euro per il capitale sociale, la PL 205 autorizza, in sede di aumento di capitale, la sottoscrizione da parte della Regione di azioni fino a 20 milioni di euro. Alla presentazione della proposta sono seguiti una serie d’interventi da parte di diversi consiglieri. Claudio Mancini (Pd) ha obiettato che come per il piano rifiuti restano indeterminate le scelte sulla dislocazione degli impianti, in vista anche della scadenza di Malagrotta, la proposta di legge 205 non esplicita la questione impiantistica e delle discariche per Roma e provincia, anche se dà un mandato preciso per quanto riguarda il consorzio Gaia. Mancini ha inoltre chiesto che sia introdotta una norma affinché la Regione non possa andare al di sotto del 51 per cento del capitale e un’altra per riconoscimento del cosiddetto ristoro ambientale anche a favore dei comuni confinanti con quelli che ospitano discariche (come nel caso di Lariano che confina con il comune di Colleferro sede di discarica). Per Carlo Lucherini (Pd) “è una proposta importante, in quanto interveniamo per la prima volta nella gestione dei rifiuti”, anche se “dovrebbe rientrare in un più generale piano dei rifiuti che ancora non c’è”. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Commissione, Franco Fiorito, il quale ha fissato per lunedì prossimo, il 20 giugno, alle ore 12 il termine entro il quale è possibile presentare emendamenti alla proposta di legge. “La discussione è stata proficua – ha dichiarato Fiorito al termine dei lavori – e soprattutto importante per la gestione complessiva del problema dei rifiuti nella nostra Regione”.


SORA. IMPIANTO DI DEPURAZIONE IN LOCALITÀ TOFARO: SOPRALLUOGO DEL SINDACO

Ultimissime.net, 15.06.11

Estrema cura dell’area ed efficienza degli impianti. Questo il bilancio tracciato dal Sindaco Ernesto Tersigni dopo la visita all’impianto di depurazione in località Tofaro. Il Primo Cittadino si è recato stamani presso la struttura, accompagnato dai vertici della società Acea Ato 5: il Presidente Dott. Ranieri Mamalchi, l’Amministratore Delegato Dott. Stefano Magini ed alcuni dirigenti. “Esprimo piena soddisfazione per l’efficienza con la quale il depuratore è gestito – commenta il Sindaco Tersigni – Sono rimasto positivamente colpito dall’area che è estremamente curata con la presenza di spazi verdi ed aiuole fiorite. La pulizia della zona è impeccabile e di questo ringrazio i dipendenti dell’Acea che hanno spesso utilizzato mezzi propri”. Il Sindaco Tersigni coglie l’occasione per rivolgere un ringraziamento all’Acea Ato5: “Posso affermare di avere ottimi rapporti di collaborazione con i vertici dell’Acea e ringrazio la società per la disponibilità dimostrata e l’efficienza con la quale sono state affrontate numerose problematiche nate sul nostro territorio. Mi auguro che questa sinergia possa continuare nel tempo per consentirci di coordinare azioni ed interventi nell’interesse della collettività.”.

ANAGNI. ACEA ATO5, LAVORI PRESSO GLI IMPIANTI IDRICI "SORGENTE LA SALA"

Ultimissime.net, 15.06.11

Acea Ato5 Spa comunica che, per poter ultimare importanti lavori di manutenzione elettromeccanica presso la “Sorgente La Sala” nel Comune di Anagni, lavori che apporteranno un notevole miglioramento al servizio idrico integrato in una vasta zona della città, potranno verificarsi riduzioni del flusso idrico nella giornata di venerdì 17.06.2011 dalle ore 09.00 alle ore 15.00 (salvo imprevisti) e conseguentemente si confermano possibili riduzioni di flusso nelle seguenti zone: COLLE PORIA – COLLACCIANO – LOC.FINOCCHIETO – TOFE PISTONE – LOC.PANTANELLO – LOC.CESARENE – AREA INDUSTRIALE – VIA CAPANNACCIO – LOC.COLLE DEL SIGNORE – LOC.PONTE DELLE TAVOLE – ZONA CASELLO AUTOSTRADALE – STAZIONE FERROVIARIA. Il ripristino del regolare flusso idrico è previsto intorno alle ore 16.00 dello stesso giorno. Per ogni informazione è possibile contattare il numero verde 800.19.13.32 – attivo 24 ore – e dedicato in via esclusiva alla segnalazione guasti.

 

ROCCASECCA. RIFIUTI, TEDESCHI (IDV): "HO CHIESTO IN COMMISSIONE LA CHIUSURA DI CERRETO"

Ultimissime.net, 15.06.11

"Nel corso dell'audizione di ieri della commissione Ambiente, ho sottoposto all'Assessore Di Paolo e al direttore regionale Mario Marotta il problema delle discariche che oltre ad accogliere sovvalli provenienti dagli impianti Tmb, accolgono anche altre tipologie di rifiuti provenienti da altre Regioni, come nel caso della discarica di Cerreto (Roccasecca), gestita da una società privata. In particolare ho evidenziato all'assessore come la discarica abbia avuto troppe autorizzazioni per l'allargamento dell'invaso, chiedendo che la sua attività sia limitata al raccoglimento di sovvali provenienti esclusivamente dall'impianto di Colfelice". Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Anna Maria Tedeschi. "Ho chiesto pertanto all'assessore che venga accolta durante la discussione in Consiglio regionale la mozione nella quale chedo la chiusura della discarica. In particolare nella mozione chiedo, per l'immediato, la ddestinazione a Cerreto dei soli rifiuti provenienti dall'impianto di Colfelice, in attesa che attraverso il potenziamento della raccolta differenziata, i sovvalli diminuiscano al punto da rendere possibile la chiusura completa della discarica".

 

VEROLI. ISTRUZIONI PER IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO, INCONTRO AL GIGLIO VENERDÌ

Ultimissime.net, 15.06.11

Proseguono le iniziative dell'assessorato all'ambiente del comune di Veroli, cui ha delega il dott. Egidio Lombardi, nell'ottica di promuovere l'abitudine alla raccolta differenziata, comportamento di grande responsabilità verso l'ambiente ma anche necessario per permettere ai cittadini di risparmiare sulle spese di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La percentuale di raccolta differenziata nel territorio comunale di Veroli si è attestato al 10%, un dato che l'amministrazione vuole far crescere anche attraverso iniziative che promuovano l'abitudine al riciclo e alla differenziazione. In questa direzione va il corso (suddiviso, per il momento, in due appuntamenti) volto a diffondere le istruzioni per il compostaggio domestico. L'iniziativa, voluta dal Comune di Veroli in collaborazione con l'Impresa Sangalli, si terrà venerdì prossimo, 17 giugno, presso la scuola media "Caio Mario" del Giglio di Veroli e il 7 luglio presso la scuola primaria "Don Andrea Coccia" di San Giuseppe le Prata. L'inizio del corso è previsto alle ore 21. A tutti coloro che parteciperanno, su richiesta, verrà consegnata in comodato d'uso gratuito una compostiera. "L'obiettivo dell'amministrazione è far crescere sensibilmente il numero della raccolta differenziata – ha detto l'assessore all'ambiente, dott. Egidio Lombardi – Lo scopo della differenziata è chiaro: risparmiare, rispettare l'ambiente e permettere agli scarti di essere riutilizzati, diventando così fonte di ricchezza e non di inquinamento. La raccolta differenziata serve a ridurre i rifiuti, a ridurre i costi delle materie prime, a ridurre i costi di energia connessi allo smaltimento dei rifiuti, permettendo così di riutilizzare i prodotti di scarto. Vogliamo che i nostri cittadini sappiano che, grazie a questa modalità di raccolta rifiuti, si possono abbattere i costi di smaltimento "convenzionale" e ridurre così gli importi da pagare per gli utenti. Vogliamo promuovere l'idea che lo scarto, da problema, possa trasformarsi in risorsa. Vogliamo promuovere l'idea che il nostro straordinario patrimonio ambientale debba essere tutelato anche attraverso un modo più efficiente di selezione dei rifiuti. Nel nostro territorio – ha aggiunto Lombardi – la raccolta dell'umido dovrà diventare un'abitudine in ogni casa. Con i due incontri di venerdì prossimo al Giglio e del 7 luglio a San Giuseppe Le Prata compiremo il primo passo di un'azione articolata e capillare, in questa direzione".

 

ISOLETTA DI ARCE. EVASIONE FISCALE DA 500MILA EURO NEL SETTORE PETROLIFERO

L’inchiestaonline, 15.06.11

Evasione fiscale per 500mila euro e violazione della norme sulla sicurezza degli impianti di prodotti petroliferi, scoperti dalla Finanza. I finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Frosinone, a seguito di una complessa indagine finalizzata alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi fiscali e della sicurezza sugli impianti per quanto riguarda i depositi legalmente costituiti e alla lotta al contrabbando di prodotti petroliferi, hanno sequestrato ad Arce, località Isoletta,  1.152.000 litri di olio combustibile denso (BTZ) ed un’ intera area industriale, di 103.000 mq (10 ettari), adibita oltre che a deposito privato di prodotti petroliferi anche a discarica abusiva di svariati prodotti nocivi, con recupero di imposta pari ad €. 494.923,64. L’indagine nasce nell’anno 2009. Già in occasione dei controlli, a seguito delle dichiarazioni contraddittorie rese dal legale rappresentante della società proprietaria dell’area. Infatti, da una prima ricognizione del deposito si riscontrava l’esistenza di  due cisterne da 500 mc ciascuna, quattro cisterne da 20 mc ciascuna ed un autobotte da 10 mc., che contenevano complessivamente circa 500.000 litri di prodotto energetico; per contro, nel corso della successiva attività, effettuata congiuntamente dai finanzieri e dai doganieri,  veniva rilevata la presenza di ben 16 serbatoi (della capacità di stoccaggio pari a circa 1.300.000 litri) contenenti complessivamente 1.152.000 litri di olio combustibile denso BTZ. Il  deposito, ubicato all’interno di una vasta area adibita ad attività industriale che è risultata essere una vera e propria discarica con concentrazioni di ingenti quantitativi di rifiuti industriali di vario genere,  è risultato inoltre, privo della prescritta certificazione di prevenzione incendi, nonché completamente sconosciuto alle Autorità preposte circa il rilascio delle prescritte autorizzazioni all’esercizio dello stesso. L’operazione OLD MILL ancora una volta ha avvalorato che il comparto dei prodotti petroliferi è caratterizzato, non solo da un elevato rischio di evasione fiscale, spesso causa anche di irregolarità di stoccaggio e circolazione clandestina, ma soprattutto dalla disattesa delle rigorose norme di sicurezza e prevenzione già in vigore per i prodotti infiammabili ed esplodenti. Il responsabile, nonché legale rappresentante della società cui fa capo l’area industriale, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Cassino, per il reato di contrabbando di prodotti petroliferi, per omessa denuncia di materie infiammabili, per violazioni alla normativa in materia ambientale  ed alle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e prevenzione incendi, nonché segnalato allo stesso Ufficio delle Dogane di Frosinone, competente per le violazioni amministrativo-fiscali ed al Comando dei Vigili del Fuoco per i profili di competenza. All’interno dell’area i finanzieri ed i doganieri, nel constatare l’assenza delle più elementari prescrizioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, nonchè in materia di prevenzione degli incendi (grave pericolo per la sicurezza e incolumità pubblica), hanno rilevato la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti industriali di vario genere.Nel piazzale sono inoltre detenuti diversi serbatoi per lo stoccaggio e trasporto di prodotti petroliferi, in evidente stato di abbandono, creando un grave pericolo per la sicurezza e incolumità pubblica stante anche l’adiacenza del sito alla sponda del fiume Sacco che ancora una volta sale tristemente agli onori della cronaca a causa di atti scellerati dell’uomo.