Rassegna stampa Retuvasa 29.01.11

ANAGNI. IN BASE ALLE ANALISI LA MARANGONI TYRE RITIENE PROVATA LA SUA ESTRANEITA' AL FENOMENO DELLA SCHIUMA NEL DEPURATORE. OMBRE SULLE AZIENDE LIMITROFE?

La Provincia FR 29.01.11 p.23

ANAGNI. IN BASE ALLE ANALISI LA MARANGONI TYRE RITIENE PROVATA LA SUA ESTRANEITA' AL FENOMENO DELLA SCHIUMA NEL DEPURATORE. OMBRE SULLE AZIENDE LIMITROFE?

La Provincia FR 29.01.11 p.23

Schiuma alle Quattro Strade, le analisi escluderebbero responsabilità da parte della Marangoni. I risultati delle analisi, effettuate su incarico dell'azienda ai campioni di liquido prelevato dal canale pieno di schiuma e dal pozzetto che riceve i reflui di aziende estranee alla Marangoni, secondo la dirigenza "hanno accertato presenze di sostanze in elevata quantità", proprio all'interno del contenitore "melting pot". Addirittura, trattandosi di prelievi effettuati alcune ore dopo lo sversamento primario, c'è da ritenere che la quantità di tensioattivi immessi durante il mattino di mercoledì 26 gennaio, fosse molto più consistente. Le indagini proseguono, e pare che in qualche caso, possa essere accertato lo scarico di liquami di diversa natura, direttamente nel canale. L'ipotesi che numerose aziende possano rivelarsi prive di qualsiasi trattamento di depurazione, è tanto agghiacciante quanto reale. C'è il rischio che le autorità, una volta accertata la grave anomalia, debbano emettere provvedimento di chiusura del sito, con gravi conseguenze per le società ed i loro dipendenti. L'augurio è che, potendosi escludere che tutto sia a posto, gli enti preposti provvedano ad ammonire chi non è in regola, concedendo un lasso di tempo breve ma sufficiente ad adottare i necessari provvedimenti. Nessun perdono o amnistia, per carità. Intanto Arpa e PL proseguono nelle analisi.

 

VIA IL COTRAL DALLO SCALO. LA MANIFESTAZIONE DEI CITTADINI, ORGANIZZATA DA LUCIANO BRACAGLIA

Ultimissime 29.01.11

Da Marco Ferrara, cittadino del quartiere Scalo di Frosinone riceviamo e pubblichiamo “Oggi, sabato 29 gennaio 2011, dalle ore 11 fino alle 12.30, ha avuto luogo in piazzale Kambo, nella zona Scalo, una manifestazione organizzata dai cittadini di Frosinone (nella foto) per dare un forte impulso al trasferimento definitivo del deposito Cotral situato, allo stato attuale, nel parcheggio antistante la stazione ferroviaria di Frosinone. Lo scopo primario di tale trasferimento sarebbe, infatti, quello di ridurre l'inquinamento da polveri sottili Pm10 provocato dagli autobus Cotral che rimangono gono fermi nel piazzale a motori accesi, a volte, anche per un'ora e mezza. I dati, infatti, che vedono il capoluogo ciociaro come una delle città più inquinate (l’ultimo dossier, “Mal’aria 2011” di Legambiente risale proprio a ieri) rende ancor più necessario lo spostamento dei bus in altra sede oltre ad azioni tese a controllare (ed a diminuire) il grado di inquinamento a Frosinone in maniera efficiente. Altro obiettivo della manifestazione è stato anche quello di dare una piazza al quartiere Scalo. Una piazza da poter realizzare proprio al posto dell’attuale parcheggio Cotral. Ringrazio personalmente Luciano Bracaglia, organizzatore dell’evento, Legambiente, il Wwf e tutti coloro che hanno partecipato contribuendo al successo di questa interessante iniziativa."
 


IL MESSAGGERO FR 29.01.11 SUL TEMA, PP.33 (PRIMA) e 37 – di Gianpaolo Russo

Frosinone è la seconda città più inquinata d’Italia per polveri sottili. E’ questo quanto emerge dal dossier di Legambiente “Mal aria” 2011 che su 48 città italiane che hanno superato i 35 giorni di inquinamento nel 2010, conferma il capoluogo ciociaro ai primissimi posti, della non certo edificante classifica delle città con più smog. Con 108 sforamenti Frosinone è seconda solo alla città industriale per eccellenza, Torino, che di superamenti ne ha fatti 134. Seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96). Sul fronte inquinamento, per l’anno appena iniziato, le cose non sono di certo migliorate: Frosinone ha già superato il limite (50 mg/mc) con 24 superamenti (ieri 98 mg/mc) per la centralina dello Scalo e 19 superamenti per quella di viale Mazzini (51 mg/mc ieri).

Ed oggi la città si mobilità per chiedere aria più pulita. Con lo slogan «Via i bus Cotral dallo Scalo» si svolgerà questa mattina (ore 11 davanti la chiesa Sacra Famiglia) al quartiere stazione di Frosinone, la manifestazione organizzata da diverse associazioni per sensibilizzare l’amministrazione comunale al fine di trasferire lo stazionamento di questi mezzi fuori città. Una battaglia intrapresa oltre 20 anni fa dove le amministrazioni dell’epoca emisero ordinanze di sgombero coattivo di questi bus. I giudici del Tar, su ricorso presentato dallo stesso Cotral, diedero però ragione all’azienda di trasporto regionale e fecero annullare le ordinanze. Poi si concordò comunque di spostare il deposito in via Selva dei Muli ma lo stazionamento dei bus a piazzale Kambo è rimasto e con esso tutta una serie di problemi legati all’inquinamento. Molti di questi bus, infatti, rimangono con i motori accesi per molto tempo producendo un quantitativo di polveri sottili che poi, nell’arco di un’intera giornata, contribuiscono ad elevare i valori registrati dalla vicina centralina di rilevamento di via Puccini. «Oggi – spiega uno dei principali organizzatori dell’iniziativa, Luciano Bracaglia dell’associazione “Frosinone Bella e Brutta” – intendiamo sensibilizzare l’amministrazione a restituire piazzale Kambo alla città. Due le nostre principali richieste: chiederemo lo sgombero dei pullman e l’istituzione di un biglietto integrato per consentire a chi viene da fuori città di utilizzare lo stesso ticket sia per i mezzi Cotral che per quelli di trasporto pubblico locale».

Alla manifestazione, dove verranno distribuiti camici bianchi e mascherine, saranno presenti oltre che associazioni ambientaliste come Legambiente anche alcune autorità cittadine. L’assessore all’Ambiente Francesco Raffa sull’iniziativa riferisce: «Condividiamo i contenuti e le richieste che ci provengono dalla cittadinanza e stiamo lavorando per ottenere questo importante risultato. In attesa di questo spostamento che non potrà avvenire in tempi brevissimi cercheremo di eseguire maggiori controlli sulle emissioni dei bus e disporre l’accensione dei motori nei tempi strettamente necessari». Unità d’intenti è quello che chiede Riccardo Mastrangeli, consigliere comunale del Pdl: «Ora occorre unire le forze per raggiungere questo obiettivo e far di piazzale Kambo una piazza fruibile dalla cittadinanza».

 

COLLEFERRO. VIA PALIANENSE, PARCO FOTOVOLTAICO, LA POLEMICA

Sì al riesame il 2 febbraio 2011, ma senza il comitato dei residenti.

Mercoledì prossimo incontro tra Regione, Comune di Colleferro, Provincia e società proponente per discutere del progetto

Cinque giorni 29.01.11, p 17

La richiesta di riesame del procedimento per la realizzazione di un nuovo parco fotovoltaico da 71 ettari sulla via Palianense a confine con l'area della Selva di Paliano è stata accolta. Mercoledì prossimo Regione, Comune di Colleferro, Provincia di Roma e Sedicesima Sun, società proponente, torneranno a ridiscutere sul progetto già approvato in sede di conferenza dei servizi lo scorso 5 maggio. Non sarà presente il comitato dei residenti. Questo il motivo della protesta che ha animato ieri alcuni cittadini di Colleferro che ora vogliono dire la loro e osteggiare in tutti i modi l'installazione di migliaia di pannelli fotovoltaici a pochi passi dalle proprie case. «Ci hanno escluso una prima volta e vogliono tenerci ancora da parte – spiega Ina Camilli del comitato dei residenti – Ci hanno messo di fronte al fatto compiuto. Le nostre case – continua Camilli – saranno incluse in quello che sarà il parco più grande della regione. Come per il caso Turbogas, il sindaco vuole lasciare l'ultima parola alla Regione, tenendo fuori noi cittadini che abbiamo il diritto di far valere le nostre ragioni». Diversi i punti contestati, a cominciare dall'aspetto normativo: non esistono linee guida e si fa riferimento a una legislazione nazionale giudicata "troppo generica" dai residenti. C'è poi una questione urbanistica che vedrebbe la svalutazione, e non di poco, dei terreni confinanti. Infine anche il tanto decantato beneficio ecologico non sarebbe così rilevante secondo il comitato. L'impianto insiste infatti su un'area dove ha sede già una discarica dei rifiuti e la Selva di Paliano e che prossimamente accoglierà un impianto Tmb e gli stabilimenti dello Slim. Un'area dunque "sovraccarica"

per i cittadini, che perderebbe per giunta la sua originaria vocazione

agricola. «La faccenda non finisce qui», parola dei residenti, ma ora la battaglia continuerà in altre sedi "opportune". cs

 

Il Consiglio ha accolto la richiesta di Sabatino Leonetti per una revisione del procedimento

IV CHILOMETRO CENTRALE TURBOGAS, DALLA PROVINCIA SI' ALLA MOZIONE DI SOSPENSIONE DEI LAVORI

Cinque giorni 29.01.11, p 17

Accolta l’istanza del comitato dei residenti e delle associazioni ambientaliste. Ora la parola passa all’Amministrazione comunale di Colleferro, a cui si chiede un’”effettiva” interruzione

Un iter che non ha coinvolto nè il comitato dei residenti, nè il Consiglio comunale in una città dove esistono una serie di impianti industriali che causano un eccessivo inquinamento dell'area. Questa la motivazione addotta

dal vicepresidente del Consiglio provinciale Sabatino Leonetti per la sospensione dei lavori dell'impianto Turbogas al IV Chilometro. Ieri la mozione è stata approvata a maggioranza dall'assise di Palazzo Valentini che ha accolto così le lamentele di residenti e associazioni ambientaliste. «La situazione ambientale di Colleferro è molto delicata – spiega il vicepresidente in una nota stampa – ed è necessario valutare gli ulteriori danni che detto mpianto potrà provocare ai cittadini di Colleferro e dei comuni limitrofi, ad esempio Artena. Ho ritenuto necessario accogliere la richiesta del comitato dei cittadini che chiedevano la sospensione dei lavori – continua Leonetti – Non si può dimenticare che l’Indagine Epidemiologica redatta dalla ASL RME ha riportato livelli d’inquinamento per diossine e simili per la Valle del Sacco tre volte quello di Roma e dove è stato rriconosciuto lo stato di emergenza, legato alla contaminazione del fiume Sacco da discariche di rifiuti tossici di origine industriale». Ora la parola passa all'Amministrazione comunale di Colleferro che già un mese fa aveva preso una decisione analoga ma senza un'effettiva attuazione. I testimoni dell'area raccontano che i lavori hanno subito un rallentamento in questi giorni ma di fatto il cantiere è ancora aperto. «Mi auguro – conclude Leonetti – che il sindaco prenda atto della decisione del consiglio Provinciale, in coerenza con quanto dichiarato dall’onorevole Michele Civita, assessore Provinciale alle Politiche del Territorio e Tutela Ambiente, di sospendere i lavori della Centrale a Turbogas di Colleferro, e di aprire un tavolo che coinvolga oltre alla Regione, la Provincia e l’azienda costruttrice, anche il Comune di Artena, il comitato dei cittadini di Colleferro, le forze sindacali.

CIOCIARIA, ANCORA SU PM10 E RAPPORTO MAL'ARIA

La Provincia FR 29.01.11, p.2

Nel 2010 sono state 48 le città non in regola sul versante del rispetto dei limiti delle polveri sottili, le ormai note e temute Pm10.

In testa Torino e Frosinone con 134 e 108 sforamenti. Questo il bilancio tracciato nel dossier "Mal'aria di città 2011" di Legambiente sulla base dei dati del monitoraggio in tempo reale "Pm10 ti tengo d'occhio". Nel rapporto si conferma «l'alto livello d'inquinamento, la responsabilità del traffico e l'assenza di un piano nazionale d'intervento». E, in questo weekend, annuncia l'associazione,volontari in piazza per chiedere aria pulita.

In particolare, secondo il dossier, nel 2010, 48 capoluoghi di provincia hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi a metro cubo di polveri sottili oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. Ai primi posti per il Pm10 Torino e Frosinone con 134 e 108 superamenti. Seguono Asti (98), Lucca (97), Ancona (96) e Napoli (35). Si legge in una nota d'agenzia: «Lo scorso anno, inoltre, in 21 città i giorni fuori limite sono stati oltre 70, ovvero più del doppio ammesso dalla normativa. Maglia nera alla Pianura Padana, dove si sono concentrati 30 dei 48 capoluoghi fuorilegge. Livelli d'inquinamento elevati, e sostanzialmente invariati rispetto agli anni precedenti, anche per gli ossidi di azoto e i microinquinanti come il benzo(a)pirene».

Ma nello studio di Legambiente si legge anche: «Frosinone e l'intera Valle del Sacco versano in una condizione molto preoccupante, dovuta alla vasta area industriale, oltre che all'arteria autostradale e a un caotico traffico cittadino: il capoluogo ciociaro ancora una volta finisce sul podio della classifica dell'inquinamento da polveri sottili nel Lazio, sia per l'anno 2010 appena terminato quando il limite è stato superato per ben 108 volte, sia per i primi giorni di gennaio quando il valore delle polveri consentito è stato superato già per 20 giorni. Emblematico è il caso di Ceccano che, durante tutto il 2010 aveva superato di 42 giorni il limite e in questo nuovo anno ha superato tutti i giorni i valori di legge come Frosinone, seguito da Alatri con 17 giorni di superamento e Ferentino con 15».

Ecco il quadro dei giorni di superamento del limite delle polveri sottili fino al venti gennaio: 20 a Ceccano, 15 a Ferentino, 8 ad Anagni, 17 ad Alatri, 5 a Fontechiari, 8 a Cassino.

Per quanto riguarda il capoluogo, 20 volte a Frosinone Scalo, 16 a viale Mazzini.

 

FROSINONE, SECONDA FESTA DELL'ORO VERDE CIOCIARO (OLIO D'OLIVA)

ALATRI, 30 GENNAIO 2011, ORE 10-19

La Provincia Fr 29.01.11, p.14

 

ANAGNI, AL VIA LA GIORNATA ECOLOGICA

La Provincia Fr 29.01.11, p.22

Al via la giornata ecologica. Ad annunciarlo è l'Amministrazione Comunale di Anagni, che in una nota congiunta sottolinea: «Siamo sensibili alle problematiche della città, soprattutto quando si tratta di verde pubblico e spazi all'aperto. Il programma di interventi previsti per questo nuovo anno appena iniziato è decisamente fitto e prevede, tra i punti prioritari, proprio la riqualificazione di parchi importanti come quello della Rimembranza e quello di Piscina: possiamo già anticipare i lavori partiranno nei prossimi mesi».

A tal proposito, infatti, si è appena concluso l'iter conclusivo del progetto "Anagni Sicura", che "tra i capitolati – spiega il Consigliere con delega alla Sicurezza Alessio Fenicchia – prevede la riqualificazione di aree pubbliche degradate e spazi verdi».

«Su questo specifico progetto – aggiunge l'Assessore al Verde Pubblico Roberto Versi (nella foto) – stiamo infatti lavorando in maniera congiunta, proprio per realizzare in maniera completa i lavori di riqualificazione del Parco della Rimembranza e di quello di Piscina».

«Non possiamo di certo rispondere di azioni compiute da individui senza il benché minimo senso civico – prosegue la nota dell'Amministrazione – ma è nostro dovere intervenire tempestivamente e predisporre le azioni necessarie perché ciò non avvenga più e perché tali scempi non restino impuniti».

Nei prossimi giorni, invece, è prevista la pulizia dell'area a ridosso della Piazza Centrale, ad annunciarlo proprio il Primo Cittadino, Carlo Noto: «Daremo noi per primi l'esempio – spiega – e lo faremo con una giornata ecologica, interamente dedicata alla pulizia e alla riqualificazione del Parco della Rimembranza e di Piscina». Una iniziativa senz'altro condivisa e acclamata dall'intera cittadinanza.