Rassegna stampa 16.02.11

LA LETTERA APERTA SUL RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA VALLE DEL SACCO INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO E AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E ROMA
 
(Coordinatore del testo: prof. Francesco Bearzi – Rete per la Tutela della Valle del Sacco)

Le Associazioni
 

Legambiente, WWF, CODICI, VAS, RETUVASA, Italia Nostra, Fare Verde, Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, Unione Giovani Indipendenti – Colleferro, Amici della Montagna – Roccasecca, Forum Ambientalista Valle del Sacco – Colleferro, Frosinone Bella e Brutta, Pier Paolo Pasolini – Cervaro, Centro dei Diritti e della Solidarietà – Cassino, Le Contrade – Cassino
LA LETTERA APERTA SUL RISANAMENTO AMBIENTALE DELLA VALLE DEL SACCO INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO E AI PRESIDENTI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E ROMA
 
(Coordinatore del testo: prof. Francesco Bearzi – Rete per la Tutela della Valle del Sacco)

Le Associazioni
 

Legambiente, WWF, CODICI, VAS, RETUVASA, Italia Nostra, Fare Verde, Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, Unione Giovani Indipendenti – Colleferro, Amici della Montagna – Roccasecca, Forum Ambientalista Valle del Sacco – Colleferro, Frosinone Bella e Brutta, Pier Paolo Pasolini – Cervaro, Centro dei Diritti e della Solidarietà – Cassino, Le Contrade – Cassino

e i Comitati
 
Cittadini No aeroporto Ferentino-Frosinone, Cittadini Residenti Colleferro, Cittadini di San Cataldo – San Giovanni Incarico, Contrasto – Roccasecca, Salvaguardia delle gole del Melfa “Tracciolino Urla nel Silenzio” – Roccasecca, Osteria della Fontana – Anagni, Villa No Amianto – Villa Santa Lucia, Anti-Tarsu – Cassino

fanno presente quanto segue.
 

 

 
Ufficio Stampa Verdi – Regione Lazio

COMUNICATO STAMPA
Roma 16 febbraio 2011

 
Bonelli (Verdi): “Subito un piano di risanamento per la Valle del Sacco”
 
“Oggi serve il coraggio di perseguire un disegno coerente ed efficace per il risanamento della Valle del Sacco”. Lo dichiara il Presidente nazionale e Capogruppo in Regione Lazio dei Verdi, Angelo Bonelli. “Numerose associazioni ambientaliste della Valle del Sacco si sono rivolte al presidente della Regione Lazio, e a quelli delle Province di Frosinone e di Roma, per chiedere che sia dato seguito il prima possibile, all’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale del Lazio che ha riconosciuto la Valle del Sacco come area di elevata criticità ambientale. Apprezziamo e sposiamo questa iniziativa, e ci faremo portavoce della richiesta che viene dalla popolazione”.
“Ci è voluta la drammatica testimonianza di un allevatore della zona, Raimondo Fadda, per riportare alla ribalta quella che è una vera e propria bomba ad orologeria ecologica nella quale le vere vittime sono i cittadini della Valle del Sacco che saranno costretti a vivere sotto monitoraggio costante, poiché come risulta dall’indagine epidemiologica condotta dall'Asl RmE, RmG, dall'Asl di Frosinone e dall'Istituto Superiore di Sanità sono stati riscontrati alfa/beta/gamma-esacloricloesano, policlorobifenili, diossine e metalli pesanti come cadmio, mercurio e piombo nel sangue dei cittadini e persino dei bambini. Continueremo – conclude Bonelli – ad occuparci della Valle del Sacco portando avanti la battaglia per il risanamento ambientale e la tutela della salute pubblica in tutte le sedi istituzionali”. 
 
COMUNICATO STAMPA

[CASO ROMOLO DEL BALZO]:
Peduzzi-Nobile (FdS): “Giallo sulla sospensione”
 
“Giallo in Regione sul decreto firmato dal Presidente del Consiglio Berlusconi il 22 dicembre del 2010 in cui si ratifica la sospensione del consigliere del Balzo dalla sua carica fino alla revoca del provvedimento giudiziario che lo interessa. Il decreto presidenziale viene riportato nella Gazzetta Ufficiale del 26 gennaio ma nessuno ne ha messo al corrente il Consiglio regionale”. È quanto affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile  capogruppo e consigliere regionale della Federazione della Sinistra.
“Incomprensibile il comportamento del Presidente Abbruzzese –proseguono- che decide di censurare quanto decretato dal Presidente Berlusconi. Non abbiamo mai ricevuto alcuna comunicazione della sospensione del consigliere nel corso delle precedenti sedute d’aula”.
“Il procedimento penale nei riguardi di Del Balzo non ci risulta decaduto, visto che dopo la detenzione carceraria è oggi sottoposto all’obbligo di firma. Nonostante questo –concludono Peduzzi e Nobile- viene ancora permesso al consigliere di presenziare ai lavori d’aula e partecipare al voto”.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

 

FROSINONE. TARIFFA IDRICA: QUEST’ANNO POTREBBE ARRIVARE A 1,30 EURO A MC
La Provincia FR 16.02.11, p. 2 – di Cesidio Vano
Sulle vicende della tariffa idrica, della risoluzione contrattuale e l'adeguamento del piano tariffario pluriennale, la Consulta d'Ambito dell'Ato 5 continua a prendere (o "perdere" secondo altri) tempo.
Lunedì mattina si è tenuta l'annunciata seduta dell'organismo consultivo dell'Ambito territoriale ottimale composto dal presidente Antonello Iannarili e da sette sindaci eletti dall'assemblea. Ai primi cittadini è stata consegnata la relazione richiesta alla Sto (la Segreteria tecnico operativa dell'Ato) nella precedente seduta e relativa alla situazione di stallo ingeneratasi nella gestione del servizio idrico in provincia di Frosinone e con il gestore medesimo, l'Acea Ato5 Spa. Ai sindaci espressione del centrosinistra era stato anche chiesto dal presidente Iannarilli l'indicazione di due professionisti di loro fiducia da affiancare a quelli già nominati dal presidente al fine di avere un "parere pro veritate" su da farsi con Acea. Nomi, però, non se ne sono fatti. I sindaci interessati intendono prima studiarsi la relazione della Sto e poi decidere. La seduta è stata aggiornata a lunedì prossimo 21 febbraio.

La relazione della Sto
Il documento sottoscritto dai dirigenti della segretaria operativa riempie sette pagine e dà conto di questioni espressamente sottoposte alla Sto dalla Consulta. Le conclusioni si riassumono con due proposte alternative: avviare la rescissione del contratto di gestione del servizio idrico con Acea Ato 5 o adeguare la tariffa alle indicazioni della Conviri, la commissione nazionale di vigilanza delle risorse idriche che ritiene doversi applicare, fino a revisione (ordinaria o straordinaria del piano) gli importi previsti nella vigente pianificazione tariffaria. Per il 2011, secondo questo orientamento, il costo dell'acqua dovrebbe essere fissato in 1,30 euro a mc (adeguamento Istat compreso). A queste due opzioni, però, la Sto fa delle premesse. Da una parte, prima di avviare qualsiasi procedura legale o di risoluzione del contratto, ritiene indispensabile acquisire pareri tecnici e legali che confortino la scelta tranquillizzando, pur nell'incertezza del giudizio, i sindaci sulle responsabilità che si assumono; dall'altra, se si applicherà la tariffa indicata dalla Conviri, va chiarito che – come la stessa commissione dice – il gestore dovrà restituire le quote di ammortamento e remunerazione indebitamente riscosse rispetto agli investimenti effettuati realmente. Resta comunque fermo l'invito da parte della Sto ad avviare la procedura per rivedere il piano d'ambito.
A tal proposito, la segreteria nella relazione evidenzia come tale procedura preveda una parte attiva e fondamentale del gestore che, invece, sostiene come tale compito sia esclusivo compito dell'Ato.

I canoni concessori
La relazione della Sto rivela anche che già nel settembre 2010 il presidente Iannarilli aveva richiesto l'escussione della polizza fideiussoria data in garanzia da Acea per far fronte al mancato pagamento dei canoni concessori dovuti dal gestore ai Comuni per l'utilizzo delle reti idriche. La procedura, però, avviata il giorno prima della scadenza della polizza è stata ritenuta dall'istituto che aveva emesso la garanzia non eseguibile. Lo stesso istituto, con l'invio del rinnovo della stessa garanzia, ha invitato l'Ato, eventualmente, a reiterare le richiesta di escussione. Finora, però, non si è proceduto più in tal senso.

Tariffe ballerine
Da 0,84 euro a mc a 1,21 euro a mc, ma anche 0,95. Sono diverse le consulenze chieste dall'Ato affinché si calcolasse la tariffa idrica da applicare per il 2010 e tutte realizzate dagli stessi professionisti che, però, nei vari documenti giungono a conclusioni differenti. In una prima relazione dell'ottobre 2010 la tariffa calcolata è di 0,95 euro a mc ma poi – applicando l'indicazione della Conviri – la conclusione è che deve essere 1,21 (la Sto, però, contesta anche che si sono errate le rivalutazioni Istat ed in realtà i valori debbono essere 0,98 e 1,25). In una seconda relazione redatta a settembre 2010 – ma presentata però dopo quella datata ottobre – gli stessi tecnici concludono che la tariffa 2010 deve essere 0,84 (non computano però l'inflazione Istat che porta il valore a 0,98).

Aspettando il Tar
Tanti numeri e poca chiarezza. Per questo, forse, la Consulta continua a prendere tempo. Il prossimo 24 febbraio, infatti, a fare chiarezza potrebbe essere il Tar di Roma che è chiamato a pronunciarsi sul ricorso che Acea ha proposto contro la decisione dell'Assemblea dei sindaci di cancellare gli aumenti tariffari raggiunti con la transazione chiusa nel 2007. Se i giudici dovessero riconoscere legittime le pretese del gestore, le tariffe da applicare tornerebbero quelle fissate in tale occasione.

ANAGNI. ANCORA SCHIUMA IN LOCALITA' QUATTRO STRADE
La Provincia FR 16.02.11, p. 20
Una densa coltre di schiuma biancastra è tornata ad invadere, ieri mattina attorno alle 13, l'impianto di scarico situato lungo la Via Casilina, in località Quattro Strade, a ridosso dello stabilimento Marangoni Tyre di Anagni.
E' il terzo caso in poche settimane. Come era già successo nei giorni scorsi, i tecnici dell'Agenzia Regionale per l'Ambiente, su segnalazione della direzione dello stabilimento Marangoni, sono intervenuti per prelevare campioni della strana sostanza ed analizzarla successivamente. "Ormai quello che è l'abbiamo capito: si tratta di tensioattivi. Dobbiamo solo capire chi li versa, bisogna appurare se lo fanno incoscientemente o meno – afferma il dott. Gerardo Magale, responsabile dello stabilimento Marangoni Tyre di Anagni – dunque saponi con ogni probabilità usati per lavare qualcosa a livello industriale e la cui schiuma finisce per inondare l'acqua che poi arriva nella zona del nostro depuratore". Aggiunge, poi, Magale:
"Al primo episodio di schiuma bianca ci siamo allarmati e abbiamo noi stessi chiamato l'Arpa ed il comune di Anagni perchè ormai la misura è colma. Tanto per rendere l'idea, dopo molte ore dal fenomeno creato dall'immissione di robusti tensioattivi nel nostro impianto, abbiamo fatto campionare l'acqua alla confluenza abusiva ed ovviamente allo scarico fiscale e i risultati sono stati: pozzetto di confluenza abusiva tensioattivi 37/ml per metro cubo; pozzetto fiscale 3,5/ml per metro cubo, il limite di legge è 0,5 ml per metro cubo".


ANAGNI. Ancora schiuma bianca nel rio Santa Maria. Arrivano carabinieri e Arpa: via alle analisi
Il Messaggero FR, 16.02.11 p.34 – di Pa. Ca.
Ancora un’emergenza ambiente ad Anagni, ancora nella zona di Quattro Strade nel tratto del fiume Rio Mola Santa Maria che scorre nei pressi della Marangoni Tyre. Ieri, poco dopo le 13, una segnalazione è stata inviata all’Arpa e ai carabinieri di Anagni per una notevole quantità di schiuma bianca che si trovava sul pelo dell’acqua. Sul posto sono arrivati i carabinieri e gli uomini dell’Arpa. Questi ultimi, come era già accaduto in altri casi, hanno preso tutta una serie di campioni di acqua e di schiuma per effettuare le analisi, che serviranno a stabilire quali siano le sostanze che si trovavano nel fiume. Non si tratta purtroppo della prima volta. Circa un mese fa l’apparizione della schiuma bianca era stata segnalata direttamente dal Direttore dello stabilimento Marangoni Tyre che aveva voluto ribadire, chiamando Arpa e carabinieri, la propria estraneità ai fatti. Un caso simile si è poi verificato pochi giorni fa e il dirigente della Marangoni aveva addirittura ventilato la possibilità di un sabotaggio ai danni della ditta

Frosinone. Ordinanza “scavalcata”, Marini convoca Delvino. Oggi a Ferentino traffico limitato nella zona rossa
Il Messaggero FR, 16.02.11 p.32 – di Emiliano Papillo.
Mentre Frosinone attende ancora l’ordinanza che fisserà i criteri sulle targhe alterne (che dovrebbero scattare dal 21 febbraio), oggi scatta a Ferentino, per la prima volta nella sua storia, un provvedimento di limitazione al traffico cittadino a causa dell’inquinamento. L’ordinanza del sindaco infatti ha istituito per tutti i mercoledì, a partire da oggi, una “Zona Rossa” attorno a Sant’Agata (dove è posizionata la centralina di rilevazione della qualità dell’aria). Una limitazione blanda, a dire il vero: lo stop infatti riguarda le auto fino ad Euro2 dalle ore 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Basterà per abbassare i livelli di Pm10? Quest’anno le polveri sottili hanno già superato dall’inizio dell’anno ben 28 volte il limite consentito dalla legge, a soli sette giorni dal limite annuo fissato dalla normativa. Preoccupano anche i valori di No2 (il biossido di azoto) che hanno superato quattro volte i valori limite, sui 18 di massimo annuale consentito. «La situazione è drammatica, ma nessuno se ne rende conto», sbotta Fabio Magliocchetti di Legambiente. «Le Pm10 sono alle stelle ed anche i valori di biossido di Azoto derivato in genere dagli insediamenti industriali sono preoccupanti. Ma non ci si può limitare a dire: usate il mezzo di trasporto pubblico, laddove è possibile. Quando e dove è possibile attualmente a Ferentino usare il trasporto pubblico? Ma se siamo ancora alla preistoria dell’organizzazione del servizio»
Tornando a Frosinone e al pasticcio dell’ordinanza sulle domeniche ecologiche, scavalcata da un ordine di servizio del comandante. Il sindaco ovviamente non ha gradito e ha convocato Francesco Delvino per oggi pomeriggio. Nessuna lettera di richiamo, al momento, ma il sindaco spiegherà al comandante che un secondo sbaglio così non verrà tollerato. «Per andare d’accordo dobbiamo fissare delle regole precise. Un ordine di servizio serve a chiarire un’ordinanza, non ha stravolgerla. E comunque sia un sindaco va sempre informato preventivamente». Quanto alla nuova ordinanza sulle targhe alterne gli uffici ci stanno lavorando: «Verranno previste le finenstre fino alle 9 e dalle 13 alle 16 – spiega marini – per consentire ai genitori di accompagnare e riprendere i figli da scuola». Altra novità: verrà consentito l’accesso anche al parcheggio accanto alla Questura.

VEROLI. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SI ESTENDE ANCHE A PANICELLI
La Provincia FR 16.02.11, p. 16 – di N.F.
Anche in contrada Panicelli è stato illustrato il progetto della raccolta differenziata ‘porta a porta' che prenderà il via a breve. Ad esporre tutte le indicazioni delle fasi per la Sangalli, impresa che gestisce il servizio nel territorio monticiano, c'era il responsabile provinciale Giuseppe Longo, il quale ha spiegato nei dettagli il progetto, con gli orari e i giorni di raccolta e le diverse tipologie. Presenti per l'amministrazione comunale il sindaco Cinelli e l'assessore Renato Bottini. Sottolineata l'importanza della collaborazione di tutti, come ha sempre ribadito anche il primo cittadino, per portare avanti un progetto ambizioso. «Raccolta differenziata, ‘porta a porta', numero verde per gli ingombranti, isole ecologiche, sorveglianza e rispetto delle regole con apposite sanzioni, tutto tenderà ad un unico fine, tenere pulito il mondo in cui viviamo. Le prime settimane saranno dure, molti avranno voglia di mollare, ma la posta in gioco è la salvaguardia del nostro mondo, è questa forse una delle poche battaglie che ancora vale la pena combattere, affinché un giorno i nostri bambini possano dirci grazie per averci creduto». E' stato evidenziato tra l'altro più volte il numero verde della Sangalli per la raccolta dei rifiuti ingombranti, assolutamente gratuita, 800.440.797.