Rassegna stampa 19-20.03.11

COLLEFERRO, RETUVASA: QUALI SONO I MOTIVI DELL’ALLAGAMENTO DELLA STAZIONE FS?
La Provincia 20.03.11 p.23

Nella notte tra il 16 ed il 17 marzo, il fiume Sacco è esondato in più punti sulla via Casilina ed in particolare tra il deposito degli autobus del Cotral e il ristorante La Noce, e nel tratto tra la zona industriale Slim e il bar Marini, coinvolgendo anche la stazione ferroviaria, dove la Protezione Civile è dovuta intervenire per aiutare alcuni viaggiatori bloccati nei treni e in stazione. 

COLLEFERRO, RETUVASA: QUALI SONO I MOTIVI DELL’ALLAGAMENTO DELLA STAZIONE FS?
La Provincia 20.03.11 p.23

Nella notte tra il 16 ed il 17 marzo, il fiume Sacco è esondato in più punti sulla via Casilina ed in particolare tra il deposito degli autobus del Cotral e il ristorante La Noce, e nel tratto tra la zona industriale Slim e il bar Marini, coinvolgendo anche la stazione ferroviaria, dove la Protezione Civile è dovuta intervenire per aiutare alcuni viaggiatori bloccati nei treni e in stazione. 
"E' doveroso domandarsi cosa possa essere intervenuto dall'ultima esondazione del 2008 visto che addirittura la stazione di Colleferro ne è rimasta coinvolta dalla piena (fino ad ora, a qunto ne sappiamo, era sempre stata risparmiata) – si chiedono i responsabili di Re.Tu.Va.Sa. di Colleferro -. La Legge Regionale 6 lug 98 n.24 stabilisce che: "I corsi d'acqua e le relative fasce di rispetto debbono essere mantenuti integri e inedificati per una profondità di metri 150 per parte; nel caso di canali e collettori artificiali, la profondità delle fasce da mantenere integre ed inedificate si riduce a metri 50." Le fasce di rispetto di cui parla la legge sono necessarie soprattutto per dare spazio alle acque del fiume proprio in caso di esondazione"Puntare il dito verso qualcuno non è nostra usanza né stile – continua la nota redatta da Retiurvasa – ma sollevare degli interrogativi è la nostra missione, soprattutto alla luce dei fatti avvenuti. Le risposte e le eventuali indagini del caso le lasciamo a chi di dovere, confidando nelle nostre istituzioni".

Ecco la Notizia Quotidiana, 19.03.2011

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA RETUVASA: Vogliamo porre alla vostra attenzione un fatto di cronaca cittadina a cui è stato dato poco rilievo dai media locali. Nella notte tra il 16 ed il 17 marzo, a seguito delle piogge cadute nella giornata del 16, il fiume Sacco è esondato in più punti sulla via Casilina (SS6) ed in particolare tra il deposito degli autobus del Cotral e il ristorante La Noce, e nel tratto tra la zona industriale Slim e il bar Marini, coinvolgendo anche la stazione ferroviaria, dove la Protezione Civile è dovuta intervenire per aiutare alcuni viaggiatori bloccati nei treni e in stazione […]

DOPPIA ESONDAZIONE DEL SACCO: RIAPERTA LA CASILINA
Il Messaggero Area Metropolitana, 19.03.11 p.39 – di M.Ga.
Con la riapertura della statale Casilina nella prima mattinata di ieri è tornata alla normalità la situazione a Colleferro che ha dovuto subire due esondazioni del fiume Sacco,nel giro di 24 ore, cosa mai accaduta in passato. Per questo ieri il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti ha scritto al commissario per l’emergenza ambientale della Valle del Sacco Pierluigi Di Palma, per chiedergli, nell’ambito delle sue competenze, un immediato intervento di pulizia e di eventuale bonifica del corso d’acqua e delle sponde del fiume Sacco, nell’area di esondazione. Cacciotti chiede a Di Palma di valutare, “Qualora se ne ravvisi la possibilità” di concedere un contributo economico per far fronte ai disagi subiti.
Intanto nelle attività produttive alluvionate ieri mattina si è dovuto iniziare da capo con la bonifica dopo che le acque del fiume si sono di nuovo riversate nei loro locali che erano stati faticosamente ripuliti dall’allagamento della notte precedente, iniziando anche a fare il conto dei danni, sperando che sia finita li. «Per una stima definitiva – sostiene Ernesto Scipioni titolare della concessionaria Ford Car Service che ha avuto anche autovetture nuove pronte per la consegna invase dall’acqua e dal fango – dovremo aspettare qualche altro giorno perché sono stati gravemente danneggiati anche gli impianti, ma è certo che il danno subito sfiora i 150 mila euro».

ALATRI – DOMENICA ECOLOGICA, NIENTE AUTO IN CENTRO
Il Messaggero Frosinone, 20.03.11, p. 32 – di Ma.Ce
 La prima giornata ecologica ad Alatri prevede il blocco totale del traffico nel centro storico e strade limitrofe di Alatri. Scatta oggi dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Malgrado dal 16 marzo i valori di superamento delle pm10 non siano stati rilevati per problemi alla centralina, Alatri ha fatto registrare i dati peggiori dell’ultimo periodo, con livelli di pm10 addirittura superiori a Ceccano e a Frosinone che detengono la maglia nera della provincia per inquinamento da polveri sottili. A ieri Alatri ha superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo già 42 volte dall’inizio del 2011, undici in meno rispetto a Frosinone e 21 in meno rispetto a Ceccano che ha raggiunto i 64 giorni di sforamento nel 2011. 
Oltre all’obbligo del Bollino Blu per tutti gli autoveicoli, limitazioni nelle fasce orarie per i vecchi autoveicoli nella zona urbana e del centro storico, l’ordinanza per oggi prevede la prima giornata ecologica. Per la sola giornata del 20 marzo è previsto il blocco totale della circolazione nell’area del centro storico e arterie circostanti. Uno stop che riguarderà dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 la tratta da Bitta alla Stazione, da via Alcide De Gasperi a via Circonvallazione. Restano percorribili le arterie esterne strada regionale 155 La Donna, Via Madonna della Sanità, Via Chiappitto e Via La Stazza. Le limitazioni non riguardano i veicoli adibiti a servizi di polizia, a servizi pubblici, a compiti di sicurezza, a servizi di protezione civile e a servizi sanitari. 
L’ordinanza, che tiene conto delle normative vigenti europee e regionali in tema di lotta all’inquinamento, è conseguenza del superamento dei limiti delle Pm10 nella centralina posta all’incrocio di Bitta.

 
PALIANO. SELVA E PARCO. I CONSIGLI DI SCHINA
La Provincia FR, 19.03.11, p. 24
Con la concretezza dell'imprenditore di successo dalla nota e vasta esperienza, il Cav. Umberto Schina già presidente della BCC di Paliano, è intervenuto sui programmi futuri del Parco la Selva, lanciando in maniera pacata una interessante proposta, destinata a non restare inascoltata.
"I nuovi proprietari di una buona parte del Parco – dice Schina – potrebbero essere interessati, se coinvolti, ad unire i loro appezzamenti a quelli acquisiti dalla Regione Lazio. Conferendoli allo stesso prezzo di acquisto, nel capitale della auspicabile società mista".
La regione Lazio, giova ricordare, ha deciso di acquistare importanti porzioni del Parco Uccelli, compresa la zona centrale maggiormente appetibile. Se ai circa 50 ettari venissero aggiunti quelli acquisiti da privati si otterrebbe una superficie che, opportunamente attrezzata e curata, potrebbe rappresentare un esempio di realtà naturalistica di gran pregio, unico non solo nel Lazio. Unendo la Selva al Rainbow MagicLand, ed alle bellezze storico monumentali della Ciociaria, il pacchetto turistico a disposizione degli operatori più avveduti, non temerebbe rivali.

ANAGNI. FANGO, RIFIUTI E DEGRADO SULLE MARTORIATE RIVE DEL SACCO
 
La Provincia FR, 20.03.11, p. 22
 
Passata è la tempesta…almeno speriamo. Effettivamente, sulle sponde martoriate del Sacco e dei suoi affluenti è possibile udire "augelli far festa", ed ammirare aironi cinerini ed i cugini meno aitanti, dal piumaggio chiaro, banchettare sottraendo alle voraci cornacchie bocconcini prelibati.
Il tratto della Vicinale Anagni Villamagna Sgurgola, che comprende il ponte sul quale Luciana Perfetti prima maniera, ambientalista convinta, radunava le truppe di Legambiente, è ancora parzialmente sommerso di fango, e chi vi transita lo fa a rischio di scivolare con le ruote e finire nell'enorme pantano "in fascia rossa".
L'area, infatti, è tuttora interdetta a lavorazioni agricole di qualsiasi genere, e l'inondazione dei giorni scorsi vi ha depositato altri milioni di litri di putridume.
L'ansa al di sotto del ponte appare allargata a dismisura, in uno spettacolo di immonda potenza. Poco più in là, sempre in territorio anagnino, c'è il ponte sul Rio Mola Santa Maria, appena 200 metri prima della cascata della Mola, dove nel 1993 i vortici inghiottirono l'intero fabbricato che ospitava una famiglia.
Il ponte, edificato dall'amministrazione di centrosinistra coi fondi forniti dalla Tav, presenta le protezioni sia a destra che a manca, prive del corrimano metallico; i tubi sono stati asportati da qualcuno, e la protezione è così venuta meno. Proseguendo lungo via della Stazione, si può ammirare l'ennesima recente discarica di rifiuti speciali: un cumulo di televisori e schermi per computer, portati e scaricati probabilmente non da privati, ma da ditte (commerciante o laboratorio) o da smaltitori disonesti. I cittadini attendono la stagione buona…non solo in senso atmosferico!

VILLA S. STEFANO. FANGO DAI RUBINETTI. UTENTI SUL PIEDE DI GUERRA
 
La Provincia FR, 20.03.11, p. 43, di Marco Bravo
 
Fango dai rubinetti. Da tre giorni ormai. Ed i cittadini non ne possono più. Moltissime le lamentele, rivolte non solo al gestore del servizio idrico integrato, alias Acqualatina spa, ma anche allo stesso comune che, suo malgrado, rimane il referente diretto dei reclami degli utenti. Andiamo con ordine. Da diversi giorni ormai, i residenti di Villa Santo Stefano, comune che rientra nell'ambito territoriale ottimale 4, quello di Latina per intenderci, non riescono ad usare l'acqua non solo per bere, ma anche per cucinare o lavarsi. Dai rubinetti, infatti, esce un liquido marrone, denso, in parole povere: fanghiglia. Che oltre a rendere non potabile l'acqua, la rende inservibile. «Siamo in sei in casa – ci dice una signora del centro storico – e da giorni non possiamo praticamente usare l'acqua del rubinetto. E' talmente sporca che è impensabile lavare i panni, usare la lavatrice, ma anche lavarsi. Figuriamoci cucinare. E' una vergogna perché sono tre giorni che va avanti così. Siamo costretti ad andare a caricare acqua pulita in qualche sorgente, da qualche conoscente che ha il pozzo. Eppure l'acqua la paghiamo e cara. E' mai possibile che non ci sia il modo per evitare questi problemi? Come dal fango, allora, l'acqua può essere contaminata da qualunque altra cosa con tanta facilità? Non ce la facciamo più, siamo infuriati. Noi dobbiamo solo pagare, e se non lo facciamo siamo morosi. Adesso a noi chi ci risarcisce? C'è qualcuno che mette in mora i responsabili? ». Lamentele a non finire anche per i guasti conseguenti all'acqua terrosa. Miscelatori, caldaie, lavatrici, lavastoviglie, se non si sono già guastati, sono a rischio rottura. Il problema nascerebbe dal maltempo dei giorni scorsi che, oltre ad aver intorbidito le sorgenti di captazione, ha provocato alcune rotture nella rete, con infiltrazioni di terriccio. E' una situazione di vera emergenza, uguale alla siccità, perché l'acqua è come un miraggio oramai a Villa Santo Stefano: c'è ma non si tocca. Perché è più dannoso che conveniente.

ANAGNI. L’ASSESSORE RETARVI: “PIOMBO NEL POZZO:  EVITIAMO DI DIFFONDERE ALLARMISMO”
La Provincia FR, 19.03.11, p. 22
In merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi a mezzo stampa, nei quali si riferiva di un pozzo con tracce di sostanze inquinanti, l'assessore all'Ambiente del Comune di Anagni, Guglielmo Retarvi, interviene precisando quanto segue:

«Nelle notizie riportate i giorni scorsi, relative alla presenza di piombo in un pozzo privato, desumiamo soltanto il tentativo di generare un allarmismo che non ha ragion d'essere. Solo pochi giorni fa abbiamo reso noti i valori raccolti nella scrupolosa indagine per il monitoraggio del territorio, e da questi si evince che la situazione è assolutamente nei limiti. La notizia riportata è errata per due motivi: innanzi tutto si tratta di una vicenda che risale a diversi mesi fa, prima della chiusura del progetto di monitoraggio da parte dell'Ufficio Ambiente, e quanto alla sostanza inquinante era stato rinvenuto eccesso di arsenico e nitriti, e non di piombo. Come Amministrazione ci siamo attivati immediatamente, tanto che il sindaco Noto emanò ordinanza a titolo cautelativo, nella quale era vietato l'uso dell'acqua alla famiglia collegata a quel pozzo. Contestualmente veniva richiesto l'intervento dell'Arpa e della Asl per consentire o meno l'utilizzo della fonte idrica.

Come comprovato dai referenti del monitoraggio territoriale non risulta piombo in eccesso: tra l'altro si tratta di un pozzo privato che non ha neppure conduttura Acea. Ritengo che in un momento estremamente delicato per il territorio non è il caso di generare allarmismo e ulteriori preoccupazioni: siamo comunque in allerta, anche se sui dati, come riportato anche ufficialmente in una apposita pubblicazione, abbiamo già lavorato secondo le nostre competenze e possibilità. Nel contempo il Comune continua a sollecitare gli organi preposti per le analisi definitive».

FRANA SULL’A1 TRA CEPRANO E  FROSINONE, UN MORTO
Il Messaggero Fr 19.03.11 pp.37 (prima) e 39
La tragedia prima dell’alba: il costone laterale cede, un’enorme massa di fango mista a grossi tronchi di alberi invade la carreggiata nord dell’Autostrada del Sole creando un muro di terra. Nulla ha potuto il conducente di un furgone che, insieme al figlio, viaggiava verso la Capitale: l’impatto è stato inevitabile e per l’uomo non c’è stato scampo. Antonio Gagliardi, ambulante 50enne originario di Maddaloni, in provincia di Caserta, è morto. E’ rimasto vittima del grosso smottamento. Anche un camionista di Santa Maria Capua Vetere, alla guida di un autoarticolato, si è trovato la strada sbarrata da quella frana: è stato miracolato, nonostante l’urto è uscito praticamente illeso. Ferite lievi per il figlio del commerciante, un 17enne, già dimesso dall’ospedale: stava andando con il padre ad allestire una bancarella per vendere abbigliamento.
La tragedia è avvenuta l’altra notte, intorno alle 4,15, sul tratto ciociaro dell’A1, nel tratto compreso tra Ceprano e Frosinone, all’altezza del territorio di Arnara (chilometro 633,600), anche se la parete che è venuta giù ricade nel comune di Pofi. La carreggiata è rimasta bloccata per alcune ore: il tratto Cassino-Frosinone in direzione Roma è stato chiuso, per essere riaperto intorno alle 8 con il traffico che, inizialmente, è stato deviato sulla corsia di sorpasso della carreggiata opposta. Sul posto si sono portati agenti della sottosezione di polizia stradale del capoluogo, guidati dall’ispettore Fabrizio Di Giovanni, vigili del fuoco, sanitari e personale con mezzi meccanici per rimuovere la massa di terra, ripristinare la normale percorribilità e mettere in sicurezza la zona. Dopo lo smottamento, avvenuto dopo che sulla Ciociaria si erano abbattute forti piogge, la procura di Frosinone ha aperto un’inchiesta con ipotesi di reato di omicidio colposo. L’intera area sovrastante l’arteria autostradale da cui si è staccata la frana è stata posta sotto sequestro. La magistratura ha aperto il fascicolo per accertare eventuali responsabilità. I rilievi sono stati effettuati dagli uomini della polizia stradale. Secondo i primi accertamenti, si sarebbe staccato un fronte franoso di circa 40 metri, che ha riversato sulla carreggiata circa 250 metri cubi di terra e fango. Il furgone su cui viaggiavano padre e figlio trasportava capi di abbigliamento e pianali per l’allestimento, sistemati nella parte posteriore del mezzo. Il carico, dopo l’impatto, è stato scagliato dalla forza d’inerzia nell’abitacolo del mezzo: proprio quei pianali, finiti di colpo nella cabina, sarebbero finiti addosso all’uomo. Lunedì il Pm disporrà l’eventuale ispezione sulla salma. Un tecnico poi effettuerà un sopralluogo sull’area della frana.

STATO DI EMERGENZA A FERENTINO
Il Messaggero FR 19.03.11 p.39
E’ stato di emergenza, a causa del maltempo a Ferentino. A proclamarlo è stato ieri il sindaco Piergianni Fiorletta dopo un sopralluogo con l’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Salvatori, con l’ufficio tecnico ed i dipendenti comunali. Tante le situazioni e le emergenze da affrontare. La più immediata riguarda quella relativa a Torre Noverana, che collega via Casilina e Località Croce, al centro del paese. La strada ieri mattina è stata chiusa perché c’è stata una frana ed il manto stradale in alcuni tratti si è abbassato visibilmente di oltre 15 centimetri. Gli operai del comune, si sono messi subito al lavoro per cercare almeno di rendere la strada percorribile a senso unico alternato. Si lavorerà anche oggi. Situazione molto grave anche in località Tofe dove si è staccata la parete di una collina in tufo riversando fango sulla strada che è chiusa al traffico. Controlli per vedere la stabilità di un’abitazione la cui famiglia proprietaria è stata evacuata. Controlli nella stessa area anche su due abitazioni vicine. Anche in località Sant’Antonio c’è stata una vistosa frana con altre due ville a rischio. Anche qui c’è un continuo monitoraggio per verificare la stabilità delle costruzioni. Al momento non ci sono state persone evacuate. Problemi alla viabilità anche a bagni Roana e Forma Coperta dove dietro al campo sportivo si è formata una grossa voragine sulla carreggiata. In via di miglioramento la situazione a Ponte Grande e nell’area industriale.
Em.Pap.

LA SITUAZIONE A PALIANO
Il Messaggero FR 19.03.11 p.39
A Paliano si lavora per rimediare ai danni del maltempo. Il comune ha attivato una unità di intervento che vede impegnato in prima persona il vice sindaco con delega ai lavori pubblici e protezione civile, Tommaso Cenciarelli, insieme agli agenti della Polizia Locale e dei Carabinieri della locale stazione con l’impiego anche di mezzi e personale dei Vigili del Fuoco. Tra le situazioni più critiche la frana che ha interessato un gruppo di abitazioni a Le Capore, rimaste praticamente bloccate per la chiusura della strada dove si è verificato un considerevole smottamento di terreno. Impossibile anche raggiungere la località Passa Lupo, soprattutto nelle aree di campagna, ma anche a ridosso del centro abitato, mentre a Fontana del Diavolo il livello della sede stradale si è abbassato di quasi 1 metro inghiottita da una lunga voragine. “Si sta cercando di intervenire nelle situazioni di maggiore disagio – dichiara Cenciarelli – eseguendo alla lettera il Piano comunale di Protezione Civile. Stiamo dando priorità alle situazioni di emergenza, intanto abbiamo già provveduto ad inoltrare richiesta al Genio Civile per la frana a Le Capore”.

LA “CASETTA DELL’ACQUA” A FROSINONE. INVIATO DALL’ASS. ALL’AMBIENTE FRANCESCO RAFFA
AVVISO PUBBLICO PER L’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DI REALIZZAZIONE IMPIANTI DI EROGAZIONE DI ACQUA PUBBLICA NATURALE REFRIGERATA E  GASSATA.

LA GIUNTA COMUNALE
 
PREMESSO  CHE:
–          Nel territorio nazionale da tempo si sta sviluppando una rete di distribuzione di acqua erogata dalla rete idrica e trattata, refrigerata nei gusti naturale e frizzante, che consente la promozione di comportamenti ecologicamente sostenibili, la riduzione dei rifiuti derivanti dalle bottiglie di plastica, e la diminuzione delle emissioni inquinanti causate dalla produzione e trasporto delle bottiglie di acqua minerale;
–          Il Comune di Frosinone intende fornire ai cittadini un nuovo servizio di distribuzione automatica di acqua naturale filtrata, refrigerata e gassata nel rispetto dei parametri di potabilità di cui al D.Lgs. 31/2001, e s.m.i;
–          Tale servizio di distribuzione acqua potabile potrà costituire fonte di risparmio per le famiglie, dovuta al minor costo di acquisto in relazione ai vari prezzi di mercato applicati dai distributori di vendita;
TENUTO CONTO che a tale scopo è possibile procedere alla individuazione, tramite avviso pubblico, del soggetto/ditta specializzata nel settore, che possa fornire in comodato d’uso ed a tempo determinato, tutte le attrezzature e gli impianti necessari per l’erogazione dell’acqua potabile trattata;
RITENUTOche la proposta dovrà contenere i seguenti elementi minimi e indispensabili, indicati nello schema di avviso pubblico allegato alla presente proposta e che ne forma parte integrante e sostanziale:
–          Dovrà essere utilizzata esclusivamente acqua proveniente dalla rete pubblica comunale ed erogata  previa filtrazione, refrigerazione e con possibilità di essere addizionata ad anidride carbonica per renderla gassata;
–          L’impianto dovrà essere tipo self service a gettoniera o chiavetta ricaricabile e dovrà essere inserito sotto il profilo architettonico nel contesto ambientale ove verrà collocato;
–          L’affidatario del servizio, dovrà individuare in contraddittorio con il Comune, il sito idoneo per l’installazione di almeno un’ impianto, procedere alla installazione e fornitura delle attrezzature dell’impianto erogatore, garantire la copertura assicurativa per tutto il periodo di locazione, procedere all’adeguata pubblicizzazione e comunicazione dell’iniziativa, valutare la possibilità di ampliamento della rete il altre zone della città;
 
CONSIDERATO che tale iniziativa, oltre a raggiungere lo scopo ambientale e di benessere per i cittadini, costituisce altresì una fonte di risparmio per le famiglie;
CHEi costi dell’impianto e di gestione, a carico del proponente, saranno finanziati direttamente dai proventi di prelevamento dell’acqua erogata e che pertanto, per l’Amministrazione Comunale  l’iniziativa avverrà ad invarianza di spesa;
VISTI i pareri favorevoli espressi ai sensi  dell’art. 49 del T.U.EE.LL. 18-08-2000, n. 267 dal Dirigente del settore proponente, Arch. Claudio Ferracci, in ordine alla regolarità tecnica dell’atto e dal Dirigente del Settore Finanze, Dott. Andrea Manchi, in ordine alla regolarità contabile;
Con voto unanime, espresso in forma palese e per alzata di mano
 
DELIBERA
1.       di approvare, per i motivi espressi in narrativa, lo schema di avviso pubblico, che forma parte integrante e sostanziale del presente atto, per la realizzazione di almeno un impianto per la produzione e distribuzione di acqua naturale e gassata;
2.       di incaricare il Dirigente del Settore Ambiente, Mobilità e Manutenzioni, per le procedure da eseguire per l’applicazione dell’avviso pubblico sopra citato e successivamente per la stipula del relativo contratto, dando informativa alla Giunta Comunale circa l’esito del procedimento;
3.       di stabilire che la presente iniziativa non comporta impegno di spesa per l’Ente;
4.       con successiva e separata votazione unanime, espressa in forma palese, dichiarare la presente urgente ed immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del T.U. 18-08-2000, n. 267;     
 
Allegato  alla deliberazione G.C. n. 107/2011   del 10 marzo 2011
COMUNE DI FROSINONE
SETTORE AMBIENTE – MOBILITA’-MANUTENZIONI
U.O. SERVIZI AMBIENTALI E IGIENE
AVVISO PUBBLICO PER L’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DI REALIZZAZIONE IMPIANTI DI EROGAZIONE DI ACQUA PUBBLICA NATURALE REFRIGERATA E  GASSATA.
IL DIRIGENTE
RENDE NOTO
Il Comune di Frosinone intende realizzare uno o più impianti di erogazione d’acqua pubblica naturale refrigerata e refrigerata gassata, aventi tecnologie avanzate ed inseriti in  un  contesto architettonico idoneo all’ambiente ove  verrà collocato.
L’iniziativa è finalizzata alla sensibilizzazione dei cittadini rispetto alla qualità dell’acqua erogata dalla rete idrica per il consumo umano, alla promozione di comportamenti ecologicamente sostenibili, alla riduzione dei rifiuti derivanti dalle bottiglie di plastica, e la diminuzione delle emissioni inquinanti causate dalla produzione e trasporto delle bottiglie di acqua minerale;
 
FINALITÀ:
Il presente avviso pubblico è finalizzato all’individuazione di Soggetti/Ditte specializzate nel settore che forniscano per un tempo determinato da dieci a  quindici anni, tutte le attrezzature e gli impianti necessari per l’erogazione di acqua potabile trattata.
 
OFFERTA E IMPEGNO:
Il fornitore dovrà impegnarsi a fornire:
–          la struttura e la sua installazione, destinata ad ospitare l’impianto erogatore dell’acqua pubblica;
–          l’impianto di erogazione dell’acqua pubblica e la sua installazione, completo di sistemi di filtrazione, refrigerazione e rasatura;
–          le utenze di acqua e luce;
–          il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti nonché garantire il decoro, la pulizia e l’igiene dell’area destinata all’impianto;
–          provvedere alle operazioni di predisposizione dell’area individuata per l’impianto, curando eventuali scavi e sbancamenti, con il carico e trasporto per il recupero e/o smaltimento dei materiali di risulta;
–          la piastra di fondazione necessaria per l’installazione della struttura;
–          posizionamento e fornitura dei pozzetti a perdere con griglie in ghisa e tubazioni di raccordo;
–          polizza assicurativa per la copertura dei danni da responsabilità civile e per episodi di vandalismo;
 
Il Comune di Frosinone si impegna a:
–          individuare in contraddittorio con il fornitore, una o più aree pubbliche o aperte al pubblico, caratterizzate da comodo e intenso flusso di passaggio e circolazione, ove posizionare la struttura contenitiva e l’impianto di erogazione dell’acqua pubblica;
–          predisporre la predetta area dei necessari allacciamenti idrici, di scarico ed elettrici;
–          concedere le necessarie autorizzazioni e/o permessi di utilizzo e occupazione del suolo pubblico;
 
REQUISITI E DOCUMENI DA PRESENTARE
I soggetti interessati, unitamente alla richiesta di partecipazione, dovranno presentare i seguenti documenti:
1) Dichiarazione in carta libera, accompagnata da copia del documento d’identità del legale rappresentante, da cui risulti:
a.       Il possesso dei requisiti soggettivi e la capacità tecnica ad effettuare le attività che s’individuano nella proposta di gestione del concorrente;
b.      di essere iscritto alla C.C.I.A.A. per il settore di attività, indicando i soggetti aventi legale rappresentanza e che l’impresa/ditta non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta amministrativa, d’amministrazione controllata o di concordato preventivo e che non sono in corso procedimenti per la dichiarazione di tali situazioni;
c.       di aver effettuato sopralluogo, con l’assistenza del tecnico incaricato dell’Amministrazione Comunale, nei luoghi ove verrà proposto l’installazione dell’impianto;
 
2) Una relazione nella quale dovranno essere indicati il materiale e la strumentazione proposta in locazione, la durata della locazione che non potrà essere superiore a quindici anni, i costi di locazione, il costo di erogazione dell’acqua al pubblico, eventuale ripartizione dei proventi economici ed eventuali proposte migliorative relativamente al servizio che l’Amministrazione vuole rendere alla cittadinanza.
 
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE:
In relazione a quanto in precedenza precisato, i soggetti interessati potranno presentare la propria offerta in busta chiusa indirizzata a: Comune di Frosinone – Settore Ambiente, Mobilità e Manutenzioni – U.O. Servizi Ambientali e Igiene – Piazza VI dicembre, 03100 Frosinone.
Il plico contenente l’atto di partecipazione dovrà essere recapitato, come detto in busta chiusa, all’Ufficio del protocollo generale del Comune entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 4 aprile 2011, con l’indicazione del mittente e deve recare nella facciata anteriore la dicitura “Avviso Pubblico per l’affidamento dell’incarico di realizzazione impianti di erogazione di acqua pubblica naturale refrigerata e  gassata.”
AGGIUDICAZIONE
Il soggetto che, a insindacabile giudizio di questa Amministrazione, avrà presentato l’offerta maggiormente rispondente agli interessi dell’Ente, sia sotto l’aspetto economico che rispetto alla qualità del servizio offerto, agli elementi migliorativi e rispetto alla proposta del presente avviso pubblico, verrà successivamente invitato alla sottoscrizione del relativo contratto di servizio.
PUBBLICITÀ E INFORMAZIONE DELL’INIZIATIVA :
Al fine di rendere nota l’iniziativa, copia del presente avviso pubblico, oltre all’affissione all’albo pretorio del Comune, verrà pubblicato sul sito internet www.comune.frosinone.it .
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Segreteria del Settore, telefono: 0775/265486 – fax: 0775/265510 – e-mail: servizi.ambientali@comune.frosinone.it              
                                                                                                                                                                IL DIRIGENTE
                                                                                                                                                       Arch. Claudio Ferracci
PREMESSO  CHE:
nel territorio nazionale da tempo si sta sviluppando una rete di distribuzione di acqua erogata dalla rete idrica e trattata, refrigerata nei gusti naturale e frizzante,
CHE CONSENTE
– LA PROMOZIONE DI COMPORTAMENTI ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILI;
– LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI DERIVANTI DALLE BOTTIGLIE DI PLASTICA;
– LA DIMINUZIONE DELLE EMISSIONI INQUINANTI CAUSATE DALLA PRODUZIONE E TRASPORTO DELLE BOTTIGLIE DI ACQUA MINERALE.
Il Comune di Frosinone intende fornire ai cittadini un nuovo servizio di distribuzione automatica di acqua naturale filtrata, refrigerata e gassata nel rispetto dei parametri di potabilità di cui al D.Lgs. 31/2001, e s.m.i;
Tale servizio di distribuzione acqua potabile potrà costituire fonte di risparmio per le famiglie, dovuta al minor costo di acquisto in relazione ai vari prezzi di mercato applicati dai distributori di vendita;
TENUTO CONTO che a tale scopo è possibile procedere alla individuazione, tramite avviso pubblico, del soggetto/ditta specializzata nel settore, che possa fornire in comodato d´uso ed a tempo determinato, tutte le attrezzature e
gli impianti necessari per l´erogazione dell´acqua potabile trattata;
RITENUTO che
– La proposta dovrà contenere gli elementi minimi e indispensabili, indicati nello schema di avviso pubblico allegato alla presente comunicazione.
– Dovrà essere utilizzata esclusivamente acqua proveniente dalla rete pubblica comunale ed erogata  previa filtrazione, refrigerazione e con possibilità di essere addizionata ad anidride carbonica per renderla gassata;
– L´impianto dovrà essere tipo self service a gettoniera o chiavetta ricaricabile e dovrà essere inserito sotto il profilo architettonico nel contesto ambientale ove verrà collocato;
– L´affidatario del servizio, dovrà individuare in contraddittorio con il Comune, il sito idoneo per l´installazione di almeno un impianto, procedere alla installazione e fornitura delle attrezzature dell´impianto erogatore, garantire la copertura assicurativa per tutto il periodo di locazione,procedere all´adeguata pubblicizzazione e comunicazione dell´iniziativa,valutare la possibilità di ampliamento della rete il altre zone della città;
CONSIDERATO
– che tale iniziativa, oltre a raggiungere lo scopo ambientale e di benessere per i cittadini, costituisce altresì una fonte di risparmio per le famiglie;
– che i costi dell´impianto e di gestione, a carico del proponente, saranno finanziati direttamente dai proventi di prelevamento dell´acqua erogata e che pertanto, per l´Amministrazione Comunale  l´iniziativa avverrà ad invarianza di spesa;

SI RENDE NOTO CHE LA GIUNTA COMUNALE DI FROSINONE HA DELIBERATO
di approvare, per i motivi precedentemente espressi lo schema di avviso pubblico, che forma parte integrante e sostanziale dell´atto amministrativo finalizzato alla realizzazione di almeno un impianto per la produzione e distribuzione di acqua naturale e gassata.
In allegato file contenenti la citata delibera di giunta e lo schemo di avviso pubblico nella sua versione integrale che vedrà i tempi utili per la presentazione delle offerte partire da lunedi 21 marzo p.v.