Rassegna stampa 27.03.12

Per la Rete della strada del Cesanese (da Ecco la notizia quotidiana 27.03.12)

Apprendo con favore l’iniziativa del Sindaco di Serrone Maurizio Proietto tesa ad intensificare la collaborazione tra il Comune e l’ARSIAL, sia per una maggiore valorizzazione della Strada del Cesanese, che per gli aiuti alle imprese agricole presenti sul territorio.

Ben venga il sostegno alle singole aziende vitivinicole del settore, ma, per rendere più competitiva l’imprenditoria che ruota intorno al “Vino Cesanese” bisogna prioritariamente irrobustire il sistema produttivo locale promuovendo dei progetti di sviluppo imperniati su di una solida “Rete di imprese”.

Per la Rete della strada del Cesanese (da Ecco la notizia quotidiana 27.03.12)

Apprendo con favore l’iniziativa del Sindaco di Serrone Maurizio Proietto tesa ad intensificare la collaborazione tra il Comune e l’ARSIAL, sia per una maggiore valorizzazione della Strada del Cesanese, che per gli aiuti alle imprese agricole presenti sul territorio.

Ben venga il sostegno alle singole aziende vitivinicole del settore, ma, per rendere più competitiva l’imprenditoria che ruota intorno al “Vino Cesanese” bisogna prioritariamente irrobustire il sistema produttivo locale promuovendo dei progetti di sviluppo imperniati su di una solida “Rete di imprese”.

Il Modello di “Rete”, regolamentato dal Contratto di rete, inserito nell’articolo 42, comma 2 bis e seguenti della Legge 30 luglio 2010, n. 122, rappresenta oggi lo strumento giuridico maggiormente idoneo con il quale più imprenditori si aggregano con il vantaggio di mantenere le singole aziende distinte ed indipendenti, ma coordinate tra di loro, per perseguire lo scopo comune di accrescere la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato.

Il legislatore italiano, con l’assenso della Commissione europea, ha inteso quindi creare un’aggregazione flessibile e snella che rispettasse l’individualità dell’imprenditore e, nello stesso tempo, consentisse di integrare risorse, energie, e progettualità tali da offrire a tutte le piccole imprese, ovunque ubicate sul territorio, quell’opportunità di crescita e quel surplus tipico della grande impresa.

Non a caso le 250 aziende di Sambuca operanti a Tavernelle Val di Pesa, nella regione del Chianti Fiorentino, intendono aderire alla “Rete di imprese per l’export in Cina” denominata “Only Italia” presieduta da Irene Pivetti.

Se non si vuole arrivare alla metafora legata al titolo del libro di Cronin “E le stelle stanno a guardare” è indispensabile costituire una rete di imprese viti-vinicole finalizzata alla promozione del prodotto,con lo sguardo rivolto, sia al mercato nazionale, che all’internazionalizzazione: infatti, aziende di prestigio nel nostro territorio, o per le loro dimensioni o per la pressante crisi in atto, non hanno singolarmente la possibilità di penetrare su nuovi mercati esteri; possibilità che, invece, sarebbe concretamente realizzabile ove le stesse procedessero unite attraverso l’aggregazione delle loro singole eccellenze !

“La Rete della strada del Cesanese” potrebbe rappresentare quella scintilla capace di accendere e sviluppare potenzialità, opportunità e capacità, tipiche del nostro invidiato “made in Italy”, attraverso azioni comuni di commercializzazione, marketing, comunicazione, formazione professionale (attraverso i Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua)ed innovazione (specialmente nel settore biologico).

Quanto sopra espresso non comprometterebbe in alcun modo i buoni rapporti instauratisi tra il Comune di Serrone e la Regione Lazio (ARSAL) e la Stessa associazione della Strada del Cesanese  in favore delle singole imprese operanti nel territorio del Cesanese,ma, al contrario, favorirebbe l’ampliamento dei rapporti e delle intese tra gli Enti locali, la Regione Lazio, le singole imprese e la “Rete della strada del Cesanese”.

Dr. Giorgio De Rossi