Rassegna stampa 26.03.11-27.03.11

CECCANO. INTERDIZIONE TERRENI FIUME SACCOA 360°
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 27, di M. L. L.
 

CECCANO. INTERDIZIONE TERRENI FIUME SACCOA 360°
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 27, di M. L. L.
 
Giro di vite intorno agli allevamenti ed ai terreni della valle del Sacco. L'esito della conferenza dei servizi che si è svolta ieri a Roma nell'ufficio dell'avvocato Pierluigi Di Palma tra i comuni dell'area commissariale per l'emergenza della Valle del Sacco, l'Arpa e la Asl, ha chiarito quali sono i divieti che dall'autunno scorso sono in vigore per allevatori e coltivatori. Per dirla facile anche l'area ceccanese è interdetta a 360 gradi lungo le rive del Sacco e nessuno può permettersi pascoli o coltivazioni. Uniche eccezioni erano previste fino a poco fa per le coltivazioni che erano state avviate prima dell'ingresso del comune di Ceccano tra quelli dell'Emergenza. Alla conferenza dei servizi ha partecipato per la città fabraterna il vicesindaco e assessore all'Ambiente Nicolino Ciotoli (nella foto) che non ha evitato di evidenziare l'impossibilità dell'amministrazione comunale a controllare la situazione sul territorio. C'è un'incongruenza fondamentale, infatti, in tutta la vicenda ed è quella relativa ai controlli: con il passaggio della competenza all'ufficio commissariale, infatti, è il Corpo di Guardia Forestale che di fatto procederà alla verifica del rispetto dei divieti nelle aree sottoposte ad interdizione. Che, comunque, non sono state ancora adeguatamente evideziate con cartelli ed indicazioni scritte. Discorso a parte quello riferito dalla Asl che sta procedendo agli accertamenti sulla contaminazione di Beta-esaclorocicloesano. Dei 400 cittadini ceccanesi contattati si sono presentati per gli esami soltanto in 150, dimostrando uno (illogico) scarso interesse sullo stato della propria salute.

FROSINONE. BOTTA E RISPOSTA TRA SINDACO E ASSOCIAZIONI SULL'EDIFICAZIONE NELL'AREA DELLE TERME ROMANE

Il Messaggero FR 27.03.11 pp.34 (prima)-35
«Ci troviamo di fronte ad un sito archeologico di importanza nazionale che va tutelato». E’ questo il passaggio chiave dello storico frusinate, Francesco Antonucci, emerso nel corso del dibattito sugli scavi che stanno rinvenendo nell’area attigua alla villa comunale di Frosinone. Lì è previsto un intervento edilizio ed in questi giorni sono in corso i sondaggi preventivi. Ventidue associazioni cittadine supportate da archeologici e studiosi del settore hanno posto l’accento sulla necessità di apporre un vincolo archeologico su un terreno la cui presenza di ritrovamenti, a detta loro, è scontata. E a finire sul banco degli imputati è anche la Soprintendenza. «Perché il funzionario di zona – ha continuato Antonucci – a seguito del ritrovamento termale in via De Matthaeis del 2007 non ha posto alcun vincolo? Là dove è emerso un complesso termale e a poche centinaia di metri c’è un anfiteatro ed è plausibile ritenere che non si trattino di strutture isolate da altri contesti. In quella zona c’è una città vera e propria, presumibilmente ci sarà un foro, seppur piccolo, un tempio ed un complesso edilizio antico. L’intera area va vincolata». Le associazioni, supportate da materiale informativo, hanno poi aggiunto: «Non vogliamo fare allarmismi – ha affermato il presidente della Consulta, Francesco Notarcola – ma chiediamo trasparenza ai nostri amministratori. Troppo spesso, in passato, abbiamo assistito al saccheggio di questo territorio e negli anni si è consolidata la cultura, secondo la quale, l’unica risorsa di sviluppo possibile è il cemento. Bisogna cambiare mentalità». Le associazioni, intanto, annunciano per sabato 9 aprile che ci sarà un incontro pubblico su questi scavi ma, nel frattempo, chiedono di poter accedere all’area oggetto dei lavori e sollevano dubbi anche sulle procedure: «Solitamente in un terreno a rischio come quello adiacente alla villa comunale – spiega l’archeologo Luca Oropallo – dove attraverso delle foto aeree si percepisce la presenza di strutture antropiche, si dovrebbe procedere con cautela. Invece, in pochi giorni, si è sbancato il terreno con una ruspa». Il sindaco Michele Marini ha cercato di rassicurare i presenti: «L’area risulta edificabile per il Prg del 1973 e, pertanto, non c’è alcun vincolo. Aspettiamo serenamente la fine della campagna di scavi della Soprintendenza, l’unica deputata ad apporre o meno vincoli di tipo archeologici. Solo allora il comune potrà decidere di concedere il permesso a costruire oppure no». Le associazioni, però, non si fidano: «Troppo spesso in passato amministrazioni e Soprintendenza non hanno adeguatamente tutelato siti archeologici in questa città».
Gia.Rus.

FROSINONE. IL SINDACO MARINI: “PUNTIAMO AL COLLEGAMENTO VELOCE” ROMA-FROSINONE
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 2, di Alessandra Celani

«Aeroporto, interporto ma soprattutto la stazione ferroviaria che sta per collegamento veloce». Lo ha dichiarato il sindaco Michele Marini, ieri mattina nella conferenza stampa al Comune, alla presenza anche dell'assessore Urbanistica Fernando Picchi. Marini ha invitato tutte le forze politiche del territorio a prendere atto della possibilità di creare un collegamento veloce tra Frosinone e Roma.
«Se vogliamo pensare – ha aggiunto il Sindaco – ad uno sviluppo della città dobbiamo puntare a raggiungere Roma in 35 minuti. Questo è possibile a prescindere dal progetto dell'Aeroporto, fermo ormai da troppo tempo e dell'Interporto. Il collegamento veloce così come pensato prevede un interscambio con la linea di Anagni. Il progetto una volta realizzato porterebbe enormi benefici non solo al Capoluogo ma anche al suo comprensorio. Agli studenti, ai lavoratori a quanti sono costretti a dover raggiungere la Capitale per qualsiasi motivo. Oggi, ritardi permettendo ci vogliono andata e ritorno tre ore per Roma. Noi invece puntiamo ad arrivarci in 35 minuti. Questo, inoltre, comporterebbe dei cambiamenti anche urbanistici. Prima di tutto nel quartiere Scalo. Il progetto prevede l'interramento della linea ferroviaria e la ricucitura dei due quartieri oggi divisi dalla Stazione. Stiamo lavorando per lo sviluppo della città e le mosse compiute negli ultimi anni vanno per questa strada. Basta pensare al piano urbanistico che ha dato una spinta importante all'economia con le nuove edificazioni. Ed ancora al completamento delle infrastrutture e alla realizzazione delle altre. A giorni partirà il progetto della Monti Lepini è stata aperta la Sora-Frosinone-Ferentino. Stiamo lavorando anche per il rilancio del centro storico e tanti altri progetti sono in corso di realizzazione. Questa è una battaglia di tutto il territorio. Ed è per tale motivo che chiederò al presidente del Consiglio di convocare un'assise ad hoc alla presenza di tutte le forze politiche».
Soddisfatto l'assessore all'Urbanistica Fernando Picchi che ha sottolineato la validità del progetto e l'importanza della spinta che ora dovrà dare la politica.
 

FROSINONE. SEQUESTRATE DIECI DISCARICHE
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 7
 
La Guardia di Finanza in collaborazione con Arpa Lazio sequestrano aree per un totale di 166.745 mq. Denunciati responsabili.
Nell'ambito dell'operazione denominata "Ciociaria Linda" condotta della Guardia di Finanza di Frosinone, con la consulenza dell'Arpa Lazio e l'ausilio di un elicottero equipaggiato dai finanzieri di Pratica di Mare, sono state sequestrate dieci discariche abusive ubicate nel territorio della Provincia di Frosinone. Si tratta di 10 distinti siti per una superficie complessiva di 166.745 metri quadrati tutti adibiti a discarica di materiali pericolosi ad alto contenuto inquinante e allo stoccaggio di autovetture fuori uso, in assenza delle prescritte autorizzazioni. In particolare, nell'ambito della suddetta operazione, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro un'intera fabbrica dismessa da anni di circa 150 mila metri quadrati posta nelle immediate adiacenze di un corso d'acqua perenne, ove erano rimasti da anni incustoditi rifiuti pericolosi per la salute pubblica in stato di abbandono incontrollato. Nel contesto delle operazioni, i finanzieri hanno scoperto che l'intera un'area industriale era diventata, esclusivamente luogo per lo stoccaggio dei scarti di lavorazione, deposito di fusti contenente materiale pericoloso oltre a oli combustibile e prodotti idrocarburici. Infatti, l'accurata ricognizione dell'area ha consentito di rilevare, oltre all'esistenza di più manufatti in cemento armato in evidente stato di degrado ed abbandono, la presenza di: centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere, pericolosi per la salute pubblica; numerosi cumuli di scarti di lavorazione in evidente stato di abbandono; fusti contenenti olio combustibile per circa 1.000 litri, polvere di alluminio, soda caustica, materiale corrosivo, olio idraulico e grasso con significativi versamenti al suolo; numerosi fusti seminterrati sotto cumuli di materiale di risulta; n. 38 Big Bag (sacchi) del volume di circa 2 metri cubi cadauno, contenenti materiale granulare in corso di identificazione; n. 24 contenitori da 1.000 litri ciascuno parzialmente pieni, recanti la dicitura ""olio sformante per cemento cellulare""; numerosi cumuli di resti di materiale bruciato, lana di vetro, materiale RAEE; n.2 cisterne da 50.000 litri ciascuna, arrugginite e tagliate in senso longitudinale parzialmente piene di prodotto idrocarburico; n. 2 locali completamente allagati da prodotto presumibilmente idrocarburico; n. 1 locale di circa 500 mq coperti da materiale "eternit" in evidente stato di deterioramento. Inoltre, le analisi tecniche effettuate su detti rifiuti, hanno evidenziato la presenza di polveri di alluminio che, in grandi quantità, possono provocare seri danni alla salute. Come se non bastasse, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone – hanno contestato ai proprietari delle aree le inadempienze previste dai decreti legislativi n. 152/2006 e 209/2003, per aver dislocato sui terreni sequestrati ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi, costituiti da materiali RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche e elettroniche), parti di veicoli non bonificate, batterie auto usate, rottami ferrosi e rifiuti in plastica di vario genere, lastre di cemento amianto tipo eternit, oltre 2000 pneumatici usati, nonché 31 carcasse di automezzi fuori uso detenute in evidente stato di abbandono senza le previste cautele necessarie per impedire l'inquinamento del terreno circostante, del sottosuolo, delle falde acquifere. I sequestri operati, che si inquadrano, nell'ambito dei compiti istituzionali demandati alla Guardia di Finanza nel più ampio contesto della tutela ambientale, sono stati possibili grazie alle doti di elevata professionalità e di particolare sensibilità che gli uomini delle Fiamme Gialle ripongono verso la tutela dell'ambiente. L'esito della brillante operazione mette in evidenza ancora una volta le peculiarità che contraddistinguono gli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza, sempre attenti ed al passo con le evoluzioni normative che spesso intervengono nei vari settori di contrasto in cui l'Istituzione è chiamata ad operare.

 

FROSINONE. REGIONE LAZIO.RADIOATTIVITA’: OK A MONITORAGGIO

 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 8
 
La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Renata Polverini, ha approvato su proposta dell'assessore all'Ambiente, Marco Mattei, il programma di "Monitoraggio della radioattività ambientale e la relativa cartografia" elaborato dalla Direzione Regionale Ambiente in collaborazione con l'ARPA Lazio.
Il Piano prevede il monitoraggio dell'ambiente in ogni sua componente, dall'aria all'acqua potabile, dal suolo al latte, per ognuna delle quali è stata fissata una specifica frequenza di campionamento tale da garantire uno screening continuo dei livelli di contaminazione radioattiva.
"Sin dal nostro insediamento – spiega l'assessore Mattei – la verifica dei livelli di emissione radioattiva nell'ambiente, come ogni altro tipo di monitoraggio, è stata una priorità. Con questa delibera – prosegue – rendiamo stabile un controllo che fino ad oggi ci ha consentito di conoscere lo stato di salute del nostro territorio. E' evidente che le tragiche vicende del Giappone ci hanno spinto ad intensificare un lavoro che era già partito da molto tempo".
Ai fini del monitoraggio il Lazio viene suddiviso in tre macro-aree: nord, provincia di Rieti e Viterbo; centro, provincia di Roma; sud; provincia di Latina e Frosinone.
Il provvedimento approvato prevede un investimento complessivo di oltre 400 mila euro da destinare al programma. Per la diffusione dei dati l'Arpa utilizzerà una specifica sezione sul proprio sito web. Con il provvedimento infine si delibera di dare atto che al termine dei lavori di attuazione della Rete regionale di sorveglianza della radioattività ambientale, prevista entro l'anno 2012, salvo eventuale deroga, il monitoraggio della stessa rientrerà negli interventi ordinari dell'Arpa Lazio.

FROSINONE. L’ASSOCIAZIONE POLITICA “20 OTTOBRE” A FAVORE DELL’ACQUA PUBBLICA
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 8

«L'Associazione Politico-Culturale "20 Ottobre" aderisce alla manifestazione a favore della gestione pubblica dell'acqua e contro nucleare e legittimo impedimento promossa dal comitato referendario per sabato 26 a Roma». A rendere nota l'adesione dell'Associazione è il suo esponente di spicco: Oreste Della Posta (foto).
«Quella organizzata oggi a Roma è una manifestazione molto importante come fondamentali e di vitale importanza sono i temi in questione. Noi – dice Della Posta – siamo a favore della gestione pubblica dell'acqua che, in quanto bene pubblico, non può e non deve essere gestito da privati che guardano solo ai profitti. È inaccettabile. Così come è inaccettabile che il governo Berlusconi voglia fare del nostro paese, definito più volte il "giardino d'Europa", una Nazione nucleare. È davvero anacronistico. Ora, più che mai dopo la decisione della Germania di chiudere le centrali nucleari e dopo il disastro del Giappone. La direzione giusta è quella di incentivare le rinnovabili. Per questo – conclude Della Posta – faccio un appello a tutti, ai partiti, alle associazioni, agli uomini e alle donne, perché oggi scendano in piazza a favore del referendum previsto per il 12 ed il 13 giugno».


FROSINONE. PIZZUTELLI (PDL): «CONTRO L’INQUINAMENTO PROVVEDIMENTI INUTILI DEL COMUNE»

 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 6
 
«Ormai siamo agli sgoccioli, ma il dato è che l'inquinamento da polveri sottili non è affatto diminuito a Frosinone. E non poteva essere altrimenti. Due mesi di domeniche a piedi, blocchi del traffico e circolazione a targhe alterne non hanno fatto abbassare il livello di concentrazione delle polveri sottili nel capoluogo nonostante le forti piogge. D'altronde è evidente che si tratta di 'pannicelli caldi' contro una febbre altissima che viene curata sempre e soltanto nella logica ‘emergenziale'». Scrive Gianfranco Pizzutelli, coordinatore provinciale vicario del Pdl e consigliere comunale. «Le targhe alterne, come ha detto fra gli altri il sindaco di Roma Gianni Alemanno, sono la soluzione ‘inutile' di chi non ha un programma vero. E Michele Marini, Maurizio Ciotoli e Francesco Raffa il programma vero non ce l'hanno. Tanto è vero che il tanto declamato Piano urbano del Traffico è rimasto chiuso nei cassetti dell'Amministrazione, tanto è vero che il Piano dei parcheggi non è stato adottato e si continua con uno squilibrio tra posti a sosta tariffata e posti a sosta libera che non ha precedenti. Per non parlare della Mobilità alternativa: non era l'Amministrazione di centrosinistra che parlava di quindici minuti a piedi per raggiungere il centro storico dai Cavoni, passando prima attraverso la Piastra, quindi arrivando all'impianto di risalita e poi ‘approdare' al Centro? Sì, era il centrosinistra, che però attorno all'ascensore inclinato (realizzato grazie ai fondi della Regione Lazio guidata dal centrodestra) non ha saputo costruire un modello di viabilità urbana differente. Puntando sul trasporto pubblico o su iniziative davvero ‘ecologiche' che invece annunciano soltanto senza mai metterle in pratica. Dunque, l'Amministrazione Marini si appresta ad archiviare questa stagione di provvedimenti che hanno raggiunto un solo effetto: multe a raffica agli automobilisti e disagi enormi ai cittadini così come ad alcune categorie di commercianti. Ho sentito analisi del tipo: Frosinone non è pronta questo tipo di provvedimenti. E' vero, ma come fa il capoluogo ad essere pronto se l'Amministrazione non mette in campo un programma concreto e vero? Un'ultima cosa: il traffico è solo uno de fattori di produzione delle polveri sottili. Ma ce ne sono altri: dal riscaldamento delle abitazioni alle fabbriche, senza dimenticare l'autostrada che ‘taglia' in due lo Scalo. E' stata presa qualche iniziativa? No».

SERRONE. RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI, SE NE PARLA LUNEDI’ PROSSIMO
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 26
 
Lunedì 28 marzo prossimo, alle 18 al ristorante Tak Tik di Serrone, si terrà una nuova assemblea pubblica in vista dell'avvio del servizio di raccolta porta a porta nella quarta zona, quella che – dal 29 marzo – coprirà l'ultima parte della frazione La Forma e la ex Stazione. Alle assemblee potrenno partecipare anche i residenti delle altre zone che abbiamo dei dubbi da chiarire o non siano riusciti a partecipare ai precedenti incontri. L'amministrazione comunale di Serrone ricorda a tutti i cittadini che "tra i servizi specifici forniti ai residenti c'è lo smaltimento dei rifiuti ingombranti (da prenotare rivolgendosi all'Ufficio Tributi del Comune 0775.523064) o quello per le famiglie in cui ci sia un bambino che utilizza pannolini assorbenti, per i quali il servizio di raccolta viene effettuato – su segnalazione – con cadenza quotidiana.
 
 
PALIANO. AMBIENTE: OGGI GIORNATA ECOLOGICA
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 26

E' un'iniziativa dell'assessorato all'Ambiente, la cui delega è affidata ad Adriano Fantauzzi, la Giornata Ecologica, nata dalla collaborazione con il Centro Commerciale Naturale, in programma oggi. All'organizzazione dell'evento partecipano i comitati di ‘Mole', ‘S. Maria Pugliano', ‘San Procolo', ‘Terrignano', ‘Prenestina' e le associazioni ‘Federcaccia', Arci Caccia' e ‘Libera Caccia'. Alle 7.30, presso il parcheggio di Viale San Francesco d'Assisi, è prevista la partenza dei volontari, divisi in squadre, diretti verso le numerose zone periferiche del territorio per la bonifica dei luoghi dai rifiuti abbandonati in micro discariche abusive. La ditta Sangalli, che gestisce il servizio di smaltimento Rsu, ha messo a disposizione i mezzi necessari alla rimozione dei materiali che verranno rinvenuti. "Invito i cittadini che hanno necessità di smaltire rifiuti ingombranti accumulati nelle loro abitazioni – dichiara l'Assessore Fantauzzi – a portarli presso il parcheggio di Viale San Francesco d'Assisi dove verranno sistemati dei depositi provvisori dalle ore 7.30 alle 13.30". Con l'occasione, alle ore 16.30, il Centro Commerciale Naturale, animerà Piazza M. Colonna con un'esibizione di artisti di strada e distribuirà volantini per spronare gli utenti a collaborare per una migliore gestione del servizio ambientale implementando, in particolare, la raccolta differenziata. Contemporaneamente i singoli associati provvederanno ad omaggiare i loro clienti delle shopper bag ecologiche.

VILLA SANTO STEFANO. ACQUA POTABILE SOLO DALLE AUTOBOTTI
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 27
 
Non finiscono i problemi per i cittadini di Villa Santo Stefano alle prese con un'ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua. Il provvedimento del Sindaco Giovanni Iorio, preso in seguito all'eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi, ha costretto, infatti, gli amministratori a vietare l'utilizzo dell'acqua per la comparsa di fango. Ieri pomeriggio, quindi, si è reso necessario un intervento della società Acqualatina che ha provveduto all'approvvigionamento tramite autobotte in piazza Umberto I.

CASTRO DEI VOLSCI. L’ASSESSORE CARRACCI: “VALORIZZIAMO LE RISORSE NATURALISTICHE”
 

La Provincia FR, 26.03.11, p. 30
 
Il comune di Castro dei Volsci con l'affidamento del Laghetto di Montenero alla cooperativa sociale ‘Noi nuovi orizzonti imprenditoriali' ha fatto una scelta che coniuga la valorizzazione e lo sviluppo di potenzialità sociali, economiche, culturali, naturalistiche, turistiche, sportive con la possibilità di creare occupazione e l'attenzione ai gruppi diversamente abili. L'assessore Giulio Caracci è molto soddisfatto del risultato raggiunto: «Abbiamo valutato come Giunta comunale la proposta della cooperativa sociale dopo aver espletato un avviso pubblico per l'affidamento al quale non ci sono state risposte. Valutato il progetto della stessa, tesa anche a valorizzare le realtà produttive del posto, abbiamo affidato all'ing. Luca Cerbara, che ringrazio, il mandato a redigere la convenzione nel rispetto della normativa – continua l'assessore Giulio Caracci -. Il Laghetto di Montenero e la sua posizione possono diventare un attrattore importante per arricchire l'offerta turistica di Castro dei Volsci. Il sito si presta a svolgere diverse attività: sportive, della pesca, mountain bike, raduni di cavallari, campo base per le escursioni verso i Monti Ausoni, l'area archeologica di Montenero. Un particolare filone potrebbe riguardare il turismo didattico e la fruizione naturalistica e faunistica. Una bella sfida insomma alla quale il Comune di Castro non si tirerà indietro sostenendo tutte le iniziative in grado di accompagnare il successo della gestione e la cooperazione con tutti gli operatori economici di Castro, ed in particolare delle famiglie che abitano nell'area del Laghetto di Montenero. Confidando nella buona riuscita del progetto, ringrazio e porgo i miei migliori auguri alla cooperativa sociale ‘Noi nuovi orizzonti imprenditoriali'».

CASTRO DEI VOLSCI. COOPERATIVA ‘NOI’ MIGLIOR ESEMPIO DI SUCCESSO
 
La Provincia FR, 26.03.11, p. 30
 
«Le domande spesso ricorrenti su quale modello di sviluppo potrà esserci in futuro, porta le sue migliori intelligenze e menti al superamento delle stesse e a preferire, con una certa premura, l'azione. Quella che vogliamo mettere in campo si ispira a diverse componenti fondamentali e su alcune opportunità: i beni collettivi come ri-trovata fonte di reddito; il capitale umano come fattore produttivo; l'azionariato diffuso».

LE OPPORTUNITÀ DELLA LEGISLAZIONE A FAVORE DEL LAVORO E SVILUPPO – «Il mio contributo professionale nel comune di Castro dei Volsci è di lungo corso – spiega il presidente della cooperativa sociale NOI Arduino Fratarcangeli -. A partire dai progetti per i Lavori Socialmente Utili del 1998 con l'allora vicesindaco Antonio Borsa, alle iniziative con l'assessorato al Turismo ‘Piazze in Comune' del 2004; all'animazione che ha prodotto l'esperienza della ricettività diffusa e la costituzione dell'associazione il ‘Paese Diventa Impresa', un'esperienza molto bella che ha coinvolto tanti cittadini di Castro centro storico; la promozione dei prodotti agricoli al Salone del Gusto di Torino per conto del Gal Terre Pontine e Ciociare e molte altre. Il Laghetto di Montenero rappresenta una nuova sfida per valorizzare la posizione strategica di Castro. La direttrice stradale verso le Grotte di Pastena, il Rio Obaco di Falvaterra, l'uscita autostradale di Ceprano i presidi archeologici dell'area, il neo Parco dei Monti Ausoni etc».

LE ATTIVITÀ PRINCIPALI PREVISTE NEL LAGHETTO SONO: pesca sportiva; attività ricreative in genere, punto vendita di prodotti tipici, commerciali e artigianato, con particolare attenzione ai prodotti di Castro dei Volsci; manifestazioni socio-culturali che valorizzino anche le tradizioni locali; organizzazione di eventi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio museale, archeologico e naturalistico. «L'esperienza di gestione – spiega il presidente Arduino Fratarcangeli -, sarà svolta in collaborazione con Sergio De Santis, la sig.ra Cinzia e di Vincenzo Rossi, persone molto attive e legate alla bellezza dei luoghi in cui abitano. Incoraggiamo inoltre la collaborazione di tutte le persone di buona volontà disponibili a rimboccarsi le maniche per realizzare intorno al Laghetto di Montenero una vera e propria area a forte valenza turistica».