Rassegna stampa 11.01.12

Finalmente Marcello Pigliacelli pare cambiare registro (ndr). Progetti: treno veloce per i pendolari Roma-Cassino ed aeroporto ridimensionato all'eliporto
Il Messaggero Fr 11.01.12 p. 31 – Emiliano Papillo
Infrastrutture, tavoli di concertazione, aeroporto di Frosinone, relazioni industriali, Fiat, Vdc Technologies. Il presidente di Confindustria Frosinone, Marcello Pigliacelli, guarda al 2012 e ne ha per tutti. «Non mi piace parlare di passato, guardo al futuro con moderato ottimismo pur consapevole delle preoccupazioni per la crisi mondiale. Ma la Ciociaria è una grande terra e sono sicuro che ce la faremo. Voglio pensare positivamente a questo nuovo anno che ci vedrà protagonisti in tante sfide», ha spiegato Pigliacelli.

Finalmente Marcello Pigliacelli pare cambiare registro (ndr). Progetti: treno veloce per i pendolari Roma-Cassino ed aeroporto ridimensionato all'eliporto
Il Messaggero Fr 11.01.12 p. 31 – Emiliano Papillo
Infrastrutture, tavoli di concertazione, aeroporto di Frosinone, relazioni industriali, Fiat, Vdc Technologies. Il presidente di Confindustria Frosinone, Marcello Pigliacelli, guarda al 2012 e ne ha per tutti. «Non mi piace parlare di passato, guardo al futuro con moderato ottimismo pur consapevole delle preoccupazioni per la crisi mondiale. Ma la Ciociaria è una grande terra e sono sicuro che ce la faremo. Voglio pensare positivamente a questo nuovo anno che ci vedrà protagonisti in tante sfide», ha spiegato Pigliacelli.
«In questi giorni si parla molto di tavoli di concertazione. Noi siamo l’associazione del fare, non quella delle chiacchiere per cui ci sederemo ai tavoli solo se ci saranno fatti concreti. Basta parlare. Stiamo lavorando come sempre per migliorare la qualità della vita dei ciociari. Un obiettivo realizzabile è quello di un treno diretto Cassino-Roma con due sole fermate, a Frosinone e Colleferro. Non serve la tav, sulla linea normale permetterebbe a tutti i pendolari di raggiungere da Frosinone la Capitale in 26 minuti. Sono in corso già delle sperimentazioni», ha aggiunto il numero uno degli industriali ciociari. «E’ poi necessario l’adeguamento della Cassino-Formia che può diventare un volano per l’interporto di Frosinone vista l’importanza che avrà a breve il porto di Gaeta nel bacino del Mediterraneo. Poi c’è la strada 155 che è un’opera che può avere un senso se portata fino a Fiuggi, con l’arrivo a Castelmassimo non porta utilità. Serve un collegamento vero tra Frosinone e Latina e l’adeguamento della Cisterna Valmontone che con l’autostrada Latina-Roma è fondamentale per snellire il traffico verso la Capitale e verso Latina. Una grande possibilità di sviluppo potrebbe arrivare dalla realizzazione del Centro Regionale della Protezione Civile. Sappiamo che sono stati richiesti terreni per la sua realizzazione».
E l’Interporto? «Penso piuttosto a un’area di sosta, alla realizzazione di un terminal che permetta da Frosinone il trasporto di 1000 camion al giorno verso il Nord Italia e l’Europa togliendo anche il traffico dei mezzi pesanti dall’autostrada». E l’aeroporto? «Può avere senso se collegato ad un eliporto e ridimensionato rispetto al progetto iniziale fungendo magari da collegamento con i paesi emergenti». Infine un passaggio sulle due maggiori industrie ciociare, Fiat e Vdc Technologies. «Per la Fiat sarà fondamentale la rimodulazione dei contratti dell’indotto. Bisogna trovare nuove formule di organizzazione del lavoro. Nel 2012 ci sarà ancora cassa integrazione, ma Marchionne ha promesso investimenti, se Fiat Cassino riparte, avremo benessere per tutta la Ciociaria. Per la Vdc di Anagni, il tempo mi darà ragione. Il neo ministro Corrado Passera mi auguro risolva il problema. C’è un progetto, quello della Ssim giudicato valido da Invitalia, la cassa integrazione è una certezza, sarà garantita per sempre, ma mi preoccupano le 220 cause aperte da un sindacato».

Ceccano, la differenziata già al 65%
Il Messaggero Fr 11.01.12 p. 31 – Denise Compagnone
Quota 65% a tre mesi dall’avvio della raccolta differenziata: Ceccano festeggia il raggiungimento dell’importante soglia che consente un abbattimento notevole sulle tonnellate di rifiuti indifferenziati inviati in discarica. A confermarlo ci sono i numeri relativi alla fine di dicembre 2011: presso l’impianto di Colfelice dalle 500 tonnellate al mese che venivano inviate prima dell’avvio della differenziata oggi si è arrivati a 227. Per il resto sono stati quantificati anche il resto dei rifiuti differenziati raccolti: parliamo di 37 tonnellate di plastica; 12 di imballaggi metallici; 44 di vetro; 41 di carta e cartone; 105 di umido. Tutto inviato ai vari centri di recupero contattati dalla Gea Srl, società che gestisce la raccolta in città, tramite i relativi consorzi di filiera (tranne l’umido che viene inviato sempre a Colfelice). «Non possiamo che esultare – ha detto l’assessore comunale competente Antonello Ciotoli -. La città ha risposto egregiamente. Non posso che ringraziare i ceccanesi per quello che stanno facendo: è grazie a loro che oggi possiamo tagliare questo lusinghiero traguardo. Il servizio è già entrato a pieno regime, non tutte le città che pure hanno attivato la differenziata prima di noi possono vantare questi risultati». Certo, molto rimane da fare: degli assestamenti sull’organizzazione della raccolta, ad esempio, ma soprattutto manca ancora l’Ecocentro, quel punto di raccolta e di informazione che doveva sorgere su via Anime Sante e che però ancora non c’è. «È un punto critico questo – ha ammesso Ciotoli -. Ma i ritardi non dipendono da noi: la Provincia deve fornirci l’autorizzazione per la depurazione per le acque di scolo. La aspettiamo da mesi e ancora non arriva». Provincia sott’accusa da parte del Comune di Ceccano anche dal punto di vista dei finanziamenti: «La giunta Scalia per incentivare l’avvio del servizio ci aveva destinato 350mila euro – ha detto Ciotoli -. La Giunta Iannarilli li ha ridotti a 270mila. Ma a distanza di tre anni ancora li aspettiamo. Per non parlare del bando per l’erogazione di altri 4 milioni di contributo: che fine ha fatto?».