Rassegna stampa 19.08.11-20.08.11

Torna Eco della Rete. La prima trasmissione di "Forisenno TV"

Interporto di Frosinone, momento della verità
Il Messaggero FR 20.08.11 pp. 31 (prima) e 36 – di Aldo Simoni
L’appello, lanciato dal presidente della Provincia, non è caduto nel vuoto. Antonello Iannarilli ha invitato tutte le forze sindacali, dell’imprenditoria locale, dell’Università, del volontariato, a stilare, tutti assieme, un programma condiviso fondato su pochi punti, «ma concreti», per il rilancio della Ciociaria e, soprattutto della sua economia.
Lo stesso Pd, attraverso il Consigliere provinciale Simone Costanzo, ha accolto l’invito ed ha rilanciato, proponendo un Consiglio provinciale aperto.

Torna Eco della Rete. La prima trasmissione di "Forisenno TV"

Interporto di Frosinone, momento della verità
Il Messaggero FR 20.08.11 pp. 31 (prima) e 36 – di Aldo Simoni
L’appello, lanciato dal presidente della Provincia, non è caduto nel vuoto. Antonello Iannarilli ha invitato tutte le forze sindacali, dell’imprenditoria locale, dell’Università, del volontariato, a stilare, tutti assieme, un programma condiviso fondato su pochi punti, «ma concreti», per il rilancio della Ciociaria e, soprattutto della sua economia.
Lo stesso Pd, attraverso il Consigliere provinciale Simone Costanzo, ha accolto l’invito ed ha rilanciato, proponendo un Consiglio provinciale aperto.
E ora?
Ora è il momento dei fatti. Iannarilli ha precisato che la Provincia ha a disposizione dei fondi che intende mettere sul tavolo (magari per sostenere le imprese e ottenere interessi particolarmente vantaggiosi dalla banche). Ma ognuno, oggi, deve fare la sua parte.
E il primo banco di prova è vicinissimo: venerdì prossimo, infatti, è stato convocato il Cda dell’Interporto chiamato a dare un’accelerazione al bando attraverso il quale la Sif (Società Interportuale Frosinone) dovrebbe dare il via ai lavori dell’infrastruttura.
E’ vero, di quest’impianto si parla ormai da 18 anni, e probabilmente è scemato l’entusiasmo iniziale. Ma ora si è a un bivio: se ci sarà unità d’intenti, l’intero territorio ciociaro potrà veder decollare (finalmente) un’opera dalle enormi potenzialità; altrimenti si scriverà un’altra pagina amara della nostra provincia.
Va ricordato che inizialmente l’Interporto prevedeva una spesa di 19 milioni di euro (11 a carico del Ministero e 8 a carico della Sif).
Ebbene, oggi il Ministero ha confermato la sua partecipazione all’opera stanziando 9 milioni di euro, mentre la Regione ha pronti 1,8 milioni per entrare nella società. In totale, dunque, ci sono 10,8 milioni a disposizione.
Stesso impegno (ossia di metter mano al portafogli) deve adesso prendere la Sif, che è la società destinataria del finanziamento dello Stato che copre circa il 60% dell’investimento iniziale.

La Sif è composta dall’Amministrazione Provinciale, dai Comuni di Frosinone e Ferentino, dalla Camera di Commercio, dal Consorzio Asi, da alcune società di emanazione delle associazioni datoriali e cooperativistiche, da due banche locali e da altri soci privati. La quota maggiore (il 61%) è nelle mani dell’Amministrazione provinciale che, tramite il suo presidente, ha già annunciato la convinta volontà di andare avanti.
E gli altri?
Stesso, identico impegno, devono ora prendere tutte le altre componenti, sia pubbliche che private. E «impegno», in questo caso, equivale a dire allargare i cordoni della borsa.
Ecco perchè si è alla resa dei conti: se si crede davvero in questo progetto, allora tutti sono chiamati a fare, coerentemente, la loro parte. Altrimenti si darà un calcio ad una grande opportunità di sviluppo e, con essa, ai 10,8 milioni messi a disposizione dal Ministero e dalla Regione.
Insomma, l’appuntamento di venerdì non è di poco conto perchè è la prima, occasione concreta, per capire se c’è la volontà, o meno, di risollevare la Ciociaria da una crisi sempre più asfissiante dando il via ad un’opera che, oltre a favorire lo scambio delle merci, offre, a regime (come dimostrano le attività degli altri Interporti italiani) la garanzia di bilanci mai in rosso. Altrimenti restano da fare due considerazioni: la prima è che «l’appello per il rilancio» è destinato miseramente a fallire; seconda considerazione (ma non meno grave) è che il sospetto ventilato pochi giorni fa di Iannarilli («qualcuno potrebbe remare contro») si avvererebbe.
Il presidente della Provincia, infatti, non ha escluso che qualche privato possa puntare al fallimento della Sif per giungere all’acquisizione dell’area individuata, 25 ettari, già bell’e pronta e che, in fase di liquidazione, potrebbe essere acquistata a prezzo d’affare.
Un affare per il privato, ma una legnata per la Ciociaria. Alla faccia della coesione e del lavoro di squadra auspicato e tanto decantato in questi giorni.

Ad un consorzio ATI la gestione ventennale dell''ecoalbergo di Porciano
Il Messaggero FR 20.0811 – di Emiliano Papillo

Un consorzio Ati (associazione temporanea d’impresa) si è aggiudicato l’appalto per la gestione ventennale del primo ed unico Eco-albergo del Lazio in località Porciano a Ferentino, a due passi dal Lago di Canterno. Il consorzio verserà nelle casse della XII^ Comunità Montana Monti Ernici con sede a Veroli e proprietaria della struttura 2 milioni di euro per realizzare la pista ciclabile da Serrone a Canterno e per attrezzare l’area del Lago. L’Eco-albergo, costato circa 2 milioni di euro è stato realizzato grazie a fondi regionali. Ora i lavori sono stati completati e tra qualche settimana sarà usufruibile ai cittadini che vorranno usufruirne. L’eco-albergo vanta 16 stanze per complessivi 50 posti letto ed utilizzerà prodotti tipici locali biologici.
Ma qual’è la caratteristica fondamentale del primo eco-albergo del Lazio? «Innanzitutto – spiega il presidente della XII^ Comunità Montana, Achille Bellucci- la prima importante novità è la realizzazione della struttura con materiali ecologici con l’unico obiettivo del rispetto ambientale e l’utilizzo di energie alternative. Abbiamo infatti energia fotovoltaica grazie ai numerosi pannelli utilizzati; energia dalle biomasse, utilizzando prodotti dei frantoi ed addirittura idraulica grazie al recupero con sistema innovativo e complesso delle acque piovane» ha spiegato Bellucci. Per la clientela si stanno studiando pacchetti-sconto grazie alle convenzioni che si stanno mettendo in atto con tutti i parchi regionali. La società che gestirà l’eco-albergo avrà anche la casa sul Lago a Trivigliano, un centro informativo per far conoscere le bellezze della zona ed avere pacchetti turistici convenienti. In più l’eco-albergo sarà collegato con la struttura in via di definizione dio Piglio dove ci saranno in mostra e saranno venduti e valorizzati i prodotti tipici locali.

Anagni. Conferenza stampa in V.le Regina Margherita per l'ospedale, sabato 20 agosto ore 19
Il comunicato stampa del Comitato salviamo l'ospedale di Anagni (associazione DAS)