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Derivanti dai veicoli privati circolanti, attraverso la progressiva ed effettiva limitazione della circolazione dei veicoli più inquinanti, in particolare i veicoli diesel (NO2, PM); |
Emissioni da ri-sospensione (PM), materiale frenante, pneumatici; |
Da gasolio da riscaldamento, attraverso la metanizzazione delle caldaie a gasolio; |
Da biomasse (caldaie a pellet o legna, forni a legna, camini) attraverso una variazione nella comunicazione relativa a queste tipologie di impianti, in passato promossi e oggi da disincentivare; |
Attraverso la promozione di incentivi a mezzi e impianti a bassa emissione (veicoli elettrici / ibridi / a GPL-Metano, caldaie a metano / teleriscaldamento / cogenerazione distribuita, in particolare a partire da impianti di riscaldamento di strutture ospedaliere). |
PM 2.5: |
10µg/m3 media [1] annuale |
25µg/m3 media [1] 24-ore |
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PM 10: | 20µg/m3 media [1] annuale |
50 µg/m3 media [1] 24-ore |
L’OMS attribuisce maggior valore alla media annuale rispetto a quella quotidiana, soprattutto quando si analizzano gli effetti di una esposizione prolungata su più anni, corrispondente alla vita reale. La media quotidiana a sua volta è indicatrice del raggiungimento di picchi che producono effetti particolari sulla salute.
Dalla relazione della dott.ssa Petricca dei medici di base di Frosinone ricaviamo le seguenti considerazioni, in base alle diverse soglie di pericolosità definite da OMS ed Unione Europea:
variazione enorme tra le percentuali di esposizione della popolazione europea agli inquinanti:
• PM 10: 17 – 30 % secondo i limiti UE - 61 – 83% secondo i limiti OMS
• PM 2,5: 9 – 14 % secondo i limiti UE - 87 – 93% secondo i limiti OMS
• O3: 14 – 15 % secondo i limiti UE - 97 – 98% secondo i limiti OMS
La dott.ssa Petricca ci ricorda anche che gli effetti dell’inquinamento atmosferico colpiscono particolarmente i bambini i quali, per l’intensa attività fisica, sono più esposti degli adulti ai suoi effetti immediati, cronici e sulle attese di vita.
A fronte di questi dati dobbiamo considerare il danno provocato tanto dalla prolungata esposizione agli inquinanti quanto dai picchi raggiunti quotidianamente. Abbiamo allora la necessità di acquisire una conoscenza puntuale dei livelli di inquinamento dell’aria nelle diverse aree del territorio e nei diversi periodi dell’anno e della giornata.
Dispositivi di controllo e controllo partecipato.
Lo scorso anno denunciammo la mancanza nelle città della valle del Sacco di centraline di rilevamento delle PM 2,5, polveri ultra fini, più insidiose per la salute dell’uomo rispetto alle PM10.
In attesa di un incremento dei dispositivi di controllo presenti sul territorio da parte della Regione, abbiamo deciso di contribuire al rilevamento dei valori delle PM 2.5 /PM 10 pensando di posizionare, per il momento, due centraline nel territorio del comune di Colleferro.
La rilevazione non vuole avere carattere istituzionale né sostituirsi agli enti preposti al controllo, vuole avere un valore indicativo, fornendo misure aggiuntive attendibili per questo tipo di inquinamento. Questa attività prende lo spunto e viene svolta in collaborazione con quella messa in atto dai medici di base di Frosinone e punta alla realizzazione di una rete di rilevamento e ad un’attività di controllo sulla qualità dell’aria partecipata dalla cittadinanza in tutta la Valle del Sacco. Una attività analoga è stata svolta nel territorio del comune di Ceccano e ne è stata data testimonianza in un evento presso l’associazione Tolerus.
Vogliamo svolgere ancora una volta una funzione di critica costruttiva e di stimolo nei confronti delle istituzioni regionali, locali e sanitarie, lavorando al coinvolgimento ed alla partecipazione dei cittadini, all’accrescimento della consapevolezza e della conoscenza sulle cause di aggravamento di molteplici patologie che colpiscono in modo particolare la popolazione della Valle del Sacco.
Valutiamo positivamente lo sforzo delle amministrazioni per coordinare gli interventi di emergenza, creando un modello condiviso di ordinanza. Il percorso si presenta lungo ed accidentato dopo decenni di indifferenza e richiede per avere successo il supporto una critica radicale al nostro modello sociale ed economico.
Saranno fornite tutte le informazioni tecniche ed operative necessarie a garantire l’attendibilità ed il grado di precisione delle attività di rilevamento e degli indici prodotti.
Ai cittadini che pensano, come noi, che tale attività sia utile e importante, chiediamo una collaborazione fattiva ed un contributo economico per l’acquisto dei dispositivi e la conduzione dell’attività di rilevamento ed una partecipazione alla valutazione dei dati acquisiti.
Le donazioni a Retuvasa per il finanziamento del progetto danno origine a detrazione IRPEF, se effettuate tramite bonifico.
Causale: Donazione per monitoraggio civico aria
IBAN: IT 68 J 08327 39060 000000701826
Intestato a: Associazione Rete per la Tutela della Valle del Sacco
Banca di riferimento: Credito Cooperativo di Roma, filiale di Colleferro
Per info su chiarimenti, partecipazione/contributo, mail retuvasa@gmail.com, cell. 3358032442.
Colleferro-Valle del Sacco, 02.02.2017
CLICCA QUI [2] per condividere il manifesto
Numero di superamenti mensili del limite di 50 microgrammi/mc nella media giornaliera.
Links:
[1] https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=0ahUKEwiKjcfW5djRAhUI6RQKHUPCC2kQFgg5MAU&url=http%3A%2F%2Fwww.convertire-unita.info%2Fconvertire%2BMicrogrammo%2Bper%2Blitro%2Bin%2BMilligrammo%2Bper%2Blitro.php&usg=AFQjCNFohCZnXseALe2K_f419f65SSRq9Q&sig2=5rKvfNKUr6UtiDvWWuSjCA
[2] https://drive.google.com/file/d/0B2Py6_yCp7AsX1BLdzZMRkFNbHc/view?usp=sharing
[3] http://retuvasa.org/category/campagna/monitoraggiocivicoaria
[4] http://retuvasa.org/category/tema/aria
[5] http://retuvasa.org/category/comunicato-stampa/comunicato-stampa
[6] http://retuvasa.org/category/territorio/colleferro
[7] http://retuvasa.org/category/territorio/gavignano