Rassegna stampa 13.08.11-15.08.11

Annamaria Tedeschi e Fabio De Angelis su ipotesi chiusura discarica di Cerreto
Il Messaggero Fr 15.08.1, p.36

Annamaria Tedeschi e Fabio De Angelis su ipotesi chiusura discarica di Cerreto
Il Messaggero Fr 15.08.1, p.36
«Il problema – osserva l’assessore provinciale Fabio De Angelis – non è solo legato ai costi di un carrozzone (la Saf, appunto) che gravano sugli enti pubblici ma, attraverso la Tarsu, su tutti i cittadini della provincia. Infatti, la tariffa di accesso all’impianto è determinata dai costi di gestione operativa e dai ricavi della Saf. Da questo punto di vista la situazione è drammatica, come dichiarato dalla stessa società, poiché a fronte di circa 20.000.000 di euro di costi di gestione i ricavi arrivano ad 2.750.000, cui vanno sottratti i ricavi da raccolta differenziata pari ad euro 1.700.000 che la società deve ripetere ai comuni interessati sulla base del quantitativo conferito. Quindi gli amministratori e gli azionisti della Saf mantengono con i soldi dei cittadini una società che spende 20 per ricavare 1 ! A questo bisogna aggiungere i 20 milioni di euro che Regione e Provincia hanno speso per ammodernare l’impianto».
«Ad aggravare la situazione – prosegue Fabio De Angelis – sono arrivati i decreti ingiuntivi per milioni di euro e se non ci saranno novità, i debiti accumulati con la Mad (discarica) e la Eall (inceneritore), pari a 10 milioni di euro, rischiano di far saltare il banco».
Una situazione, dunque, che potrebbe esplodere da un momento all’altro, aggravata, ora, dal grido d’allarme della Tedeschi. «Auspico – aggiunge il consigliere regionale dell’Idv – al più presto la chiusura della discarica di Cerreto (Roccasecca). Chiusura necessaria, oltre che doverosa nei confronti delle migliaia di cittadini di un territorio che ha dato fin troppo a tutta la Provincia di Frosinone e non solo. E’ noto, tra l’altro, che nella discarica di Cerreto non viene rispettata la procedura secondo la quale i rifiuti dovrebbero essere ricoperti quotidianamente da uno strato di terreno al fine di contenere le emissioni di cattivi odori. Seguire questa procedura ogni giorno significherebbe impiegare per diverse ore il personale in un’operazione che farebbe lievitare i costi e nello stesso tempo andrebbe a ridurre notevolmente il volume dell’invaso per l’immissione di ulteriori rifiuti. Le verifiche in tal senso, da me richieste con specifiche interrogazioni agli assessorati competenti della Regione Lazio, mi auguro vengano effettuate al più presto e non solo per accertare la ricopertura quotidiana dei rifiuti con terreno, ma anche per accertare con opportuni carotaggi che Cerreto ospiti solo ed esclusivamente rifiuti non pericolosi come prevedono le autorizzazioni».
«E’ evidente – commenta l’assessore Fabio De Angelis – che a questo punto la ricerca di un sito alternativo a quello di Cerreto è quanto mai impellente. Ma noi, come Provincia, abbiamo le mani legate fino a quando la Regione non varerà il Piano Rifiuti che, presumo, andrà in porto entro settembre. Solo a quel punto avremo a disposizione le indicazioni e i criteri che ci permetteranno di fare la scelta migliore, secondo, appunto, le indicazioni regionali».

Anagni, bando da 22 milioni di euro per nove anni di raccolta differenziata
Il Messaggero FR 14.08.11, p.34 – di Paolo Carnevale

Oltre 22 milioni di euro per nove anni complessivi; con un canone di 2 milioni e 510.000 euro da versare al Comune ogni anno. Queste le cifre che caratterizzano il bando emesso ieri dal comune di Anagni per l’assegnazione del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. A far data dalla pubblicazione del bando sul sito del comune, le ditte interessate avranno circa un mese di tempo per presentare la loro offerta; il termine infatti scadrà alle 13 del 12 settembre. Mentre la vera e propria apertura delle buste contenenti l’offerta verrà effettata alle 10 di tre giorni dopo, il 15 settembre.
Due soprattutto le sostanziali novità del servizio, a leggere il bando pubblicato; il ritorno, nell’ambito del progetto di raccolta differenziata da tempo operante in città, dei cassonetti stradali usati per rifiuti a valorizzazione specifica (per carta, cartone. plastica vetro alluminio); e la creazione di isole ecologiche, aree per l’attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani ed assimilati. Due cose, non a caso richieste negli ultimi tempi da chi, pur accogliendo positivamente il servizio di raccolta differenziata inaugurato qualche mese fa, aveva segnalato carenze e possibilità di miglioramento