Rassegna stampa 12.04.11

FROSINONE. SAF, IL PDL FINISCE IN FRANTUMI
 
La Provincia FR, 12.04.11, p. 2, di di Cesidio Vano
Vincono centrosinistra ed Udc, perde il Pdl che mette in luce tutte le spaccature che dilaniano il partito in provincia di Frosinone.
Cesare Fardelli (foto), in quota Udc, è stato confermato ieri pomeriggio alla presidenza della Saf Spa, la società formata da comuni e provincia per la gestione dei rifiuti. Con lui, nel Cda, entrano anche Danilo Campanari (ex sindaco di Veroli ed ex assessore provinciale) e Emilio Nicolia (consigliere comunale di Ceccano), entrambi del Pd. Si è proceduto con due votazioni: la prima per decidere il presidente, la seconda per gli altri due componenti del Cda. Il Centrodestra ha puntato su Fabio De Angelis, ma ha incassato diverse astensioni e più di qualche defezione al momento del voto con sindaci portati in quota Pdl che hanno invece votato per Fardelli.

FROSINONE. SAF, IL PDL FINISCE IN FRANTUMI
 
La Provincia FR, 12.04.11, p. 2, di di Cesidio Vano
Vincono centrosinistra ed Udc, perde il Pdl che mette in luce tutte le spaccature che dilaniano il partito in provincia di Frosinone.
Cesare Fardelli (foto), in quota Udc, è stato confermato ieri pomeriggio alla presidenza della Saf Spa, la società formata da comuni e provincia per la gestione dei rifiuti. Con lui, nel Cda, entrano anche Danilo Campanari (ex sindaco di Veroli ed ex assessore provinciale) e Emilio Nicolia (consigliere comunale di Ceccano), entrambi del Pd. Si è proceduto con due votazioni: la prima per decidere il presidente, la seconda per gli altri due componenti del Cda. Il Centrodestra ha puntato su Fabio De Angelis, ma ha incassato diverse astensioni e più di qualche defezione al momento del voto con sindaci portati in quota Pdl che hanno invece votato per Fardelli.

Il centrosinistra e l'Udc, insomma, prendono tutto, anche perché il Pdl, dopo aver perso la presidenza, non ha partecipato alla seconda votazione. Fardelli ha ricevuto 43 voti, De Angelis 31. Tre comuni si sono astenuti (Ripi, San Giorgio a Liri e Villa Latina). A favore di Fardelli si sono detti anche comuni come Santopadre, Rocca D'Arce, Strangolagalli, Vallerotonda e Villa Santa Lucia che venivano invece ritenuti vicini al Pdl.
Eppure nel Popolo della libertà pareva essersi raggiunto l'accordo. Dopo la sconfitta, però, non è più chiaro quali fossero i termini di quest'intesa.
«Credo che questa volta si sia capito benissimo chi sta nel Pdl e chi sta fuori – ha commentato a caldo Adriano Roma vicecoordinatore provinciale del Pdl – ed è inutile poi che ci si lamenti che il partito sia assente. Oggi il partito c'era ed aveva una propria linea, chi non l'ha seguita non è nel Pdl». Sulla stessa posizione anche il commento di Mario Abbruzzese, presidente del consiglio regionale per il Pdl: «E' stata una scelta legittima dei sindaci ed è stato anche un importante momento di chiarezza politica: almeno non c'è stato un inciucio. Si è capito chi sta con il centrosinistra e chi sta con il centrodestra. Questa chiarezza è utile anche a capire di chi saranno le responsabilità quando le cose non andranno per il verso giusto». Abbruzzese ha anche chiarito: «Non è nel centrodestra chi non si è riconosciuto nel progetto del centrodestra per la Saf. Non servono altri chiarimenti nel Pdl. Più chiarezza di questa!». Chiaro? Neanche per sogno. «Avevo chiesto a tutti, fin prima di conoscere i nomi dei candidati, di non avanzare proposte che fossero incompatibili con la carica – ha voluto precisare Antonio Salvati, sindaco di S. Giorgio a Liri e portavoce del presidente della provincia – poi è stata avanzata la candidatura di De Angelis che è anche vicepresidente della provincia. E' incompatibile. Per questo io ed il collega di Ripi Gianni Celli ci siamo astenuti». Ma non c'era un accordo? «L'accordo era in tutt'altri termini – dice Salvati – dovevamo votare un tecnico alla presidenza (un consulente di Iannarilli, ndr) e due politici. Poi Franco Fiorito (coordinatore provinciale dle Pdl, ndr) ha cambiato le carte in tavola ed è stato fatto il nome di De Angelis». E Fiorito e Salvati dopo la debacle del Pdl hanno avuto un duro scontro verbale fuori dalla sede della Saf. Gli animi sono stati raffreddati anche grazie all'intervento degli altri esponenti del Pdl.
«Prendo atto della decisione dei sindaci – ha detto da parte sua Antonello Iannarilli che non ha partecipato all'assemblea avendo delegato lo stesso vice De Angelis – se i primi cittadini hanno giudicato positivamente l'operato di Fardelli tanto da riconfermarlo va bene. Io continuerò nella mia funzione di controllo sulla società e vedremo come stanno le cose». Ma c'era un accordo… «L'accordo parlava di un tecnico e due politici – dice Iannarilli – poi è stato fatto il nome di De Angelis all'ultimo minuto. Non abbiamo fatto una bella figura ma succede se queste cose non vengono coordinate per tempo. Sono mesi che chiedevo al partito di riunire i sindaci per illustrare loro la situazione della Saf, ma non si è fatto niente. La mia linea è stata messa da parte, ora ognuno si assumerà le proprie responsabilità».
«La mia candidatura è stata avanzata solo perché poteva mettere tutti d'accordo – rivela invece Fabio De Angelis -. Perché a Salvati ed al suo gruppo non andavano bene i tecnici proposti e sono stati loro a fare per primi questa ipotesi di candidatura che se fosse andata in porto mi avrebbe costretto a dimettermi dalla vicepresidenza lasciando quel posto che più di qualcuno pensa possa essere nelle mire dello stesso Salvati. Eravamo d'accordo, poi, però, hanno sostenuto il contrario nascondendosi dietro un'incompatibilità che è tutta da vedere. Cose da pazzi». Lapidario il commento del vicecoordinatore regionale del Pdl, Alfredo Pallone: «Se è veramente successo quello che mi hanno raccontato, resto basito».
Ed oggi Fiorito e Roma incontreranno in capitale i responsabili organizzativi del partito Lupi e Marinelli per discutere della vicenda. Per chi del Pdl non ha seguito la linea del partito potrebbe anche arrivare il deferimento ai probiviri.

FROSINONE. L’IMMONDIZIA PIU’ CARA D’ITALIA
La Provincia FR, 12.04.11, p. 5, di L.Col.

Noni in Italia per la tassa sui rifiuti. E non è una bella notizia. Nel senso che in questi casi la classifica si legge al contrario. Più in basso stai e meglio sei messo.
E la classifica pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, in uno speciale sui conti locali, parla chiaro. Frosinone è nona tra i capoluoghi di provincia nelle entrate tributarie relative alla Tarsu, la tassa sui rifiuti. In termini di quattrini si traduce con i 183,9 euro procapite annui versati nelle casse del Comune dai cittadini del capoluogo ciociaro. Peggio di tutti sta messa Lecce, con 247,1 euro, seguita da Benevento, Massa, Cagliari, Rieti, Potenza, Pisa e Bologna. Poi, a pari merito, Frosinone e Grosseto.
La classifica prende in esame solo i primi quaranta capoluoghi di provincia e al quarantesimo posto troviamo Genova con 129,7 euro.
Oltre alla Tarsu, le altre voci prese in considerazione sono quelle relative agli asili nido, alle mense ed altri servizi. Frosinone non è presente in alcuna delle tre. Ciò vuol dire che si trova oltre il quarantesimo posto, dunque nella parte ‘buona' della classifica.
Comunque, per dovere di cronaca, sottolineamo come si piazzi al primo posto, per gli asili nido, la città di Livorno, con 1.337,2 euro. Un'enormità, se si pensa che la seconda città, Pesaro, segue con 507,2 euro. Poi via via tutti gli altri capoluoghi fino a Padova, quarantesima con 189,1 euro.
Per le mense Pavia al primo posto con 317 euro. Chiude Pescara con 92,5.
Sugli altri servizi apre la classifica Trapani, con 192 euro, mentre chiudono Cosenza e Pistoia con 11 euro.
In tutti e tre casi c'è da dire che Frosinone ha naturalmente una tariffa inferiore. Il che potrebbe avere una doppia interpretazione. O che le poche risorse comunali vengono investite in questi settori (e potrebbe essere il caso di mense e asili nido, visto che il capoluogo ciociaro è nella top ten, in Italia, per investimenti sulle scuole in generale) o che non si interviene, che potrebbe essere il caso del più generico ‘altri servizi'.
Tornando alla Tarsu, chiaro che si tratti della tassa in qualche modo più ‘sfruttata' dai Comuni per ovviare al blocco delle addizionali e alla riduzione dei trasferimenti statali.
Inutile nascondere come i bilanci delle amministrazioni comunali siano stati piuttosto impoveriti, con i sindaci impegnati a scovare la ricetta giusta per far quadrare i documenti contabili.
C'è da dire, inoltre, come la Tarsu abbia rappresentato l'unica voce esclusa dal congelamento rispetto alle entrate tributarie, con aggiustamenti possibili ed utili a portare il livello delle entrate sempre più vicino al costo del servizio.
Una misura sfruttata da parecchi – compreso il Comune di Frosinone – e che la dice lunga sul businnes della ‘monnezza'.

FONTANA LIRI. DIFFERENZIATA, ECCO IL PRIMO CONSUNTIVO
La Provincia FR, 12.04.11, p. 47, di Mauro Casciano
 
E' iniziata, da pochi giorni, a Fontana Liri la raccolta dei rifiuti "porta a porta". Si tratta di una prima fase di rodaggio che comporta gli immancabili inconvenienti, provocati dal sistema nuovo, e più aggiornato, per lo smaltimento dei rifiuti. Il servizio è stato affidato alla ditta Rycycla s.r.l. di Ceprano, i cui dipendenti hanno l'incarico di raccolta, secondo un calendario fornito alle famiglie (circa 1.400) insieme al contenitore multiuso. In ogni caso per avere un primo, sommario quadro della situazione abbiamo ascoltato il vice sindaco, Rocco Battista che coordina il non facile lavoro di raccordo e "pilota" il progetto informativo. «E' naturale – commenta Battista – che come tutte le novità sono affiorate difficoltà di ordine logistico, ma in compenso è confortante la risposta degli utenti. Certo bisogna educare a una corretta osservanza delle norme anche se il problema sarà risolto dopo la fase di avvio».
Com'è stata accolta la novità dalle famiglie?
«A parte qualche velata polemica, la maggioranza degli utenti ha accettato con favore l'iniziativa. C'è purtroppo qualcuno che ancora confonde i vari tipi di rifiuti e voglio augurarmi che siano gesti in buona fede, senza nessuna malizia preconcetta».
Sono stati lasciati sul territorio alcuni cassonetti, per inserire gradualmente il nuovo sistema?«Sono rimasti in piedi cassonetti, circa una dozzina, solo ad uso e consumo delle attività commerciali. Nulla toglie, comunque, che anche il privato, in certi limiti, possa servirsi di questi contenitori». Quando saranno pronti gli altri recipienti da consegnare alle famiglie?
«Prima del prossimo mese di settembre consegneremo i contenitori per l'umido, per completare il ciclo della raccolta».
Sul territorio fontanese esistono diverse discariche a cielo aperto, non ultima quella "scoperta" lungo la strada che conduce alla contrada Muzi (foto). E' in programma una bonifica?
«Certo. Abbiamo preventivato anche quest'aspetto per sanare i gesti sconsiderati di quanti, in spregio a ogni norma ambientale, abbandonano a cielo aperto rifiuti di ogni genere. In proposito mi preme comunicare che sono in calendario altre giornate ecologiche per la raccolta di rifiuti ingombranti».
Speriamo che quest'ultima affermazione contribuisca a evitare pericolosi abbandoni di rifiuti e, soprattutto, serva per educare al rispetto dell'ambiente e della natuta.