Manifestazione 6 ottobre 2012, Colleferro

6 1 0 ? Colleferro 6 ottobre 2012
Il 6 ottobre 2012 sarà l’inizio di un percorso, la prima grande tappa per riprendersi, per rinvigorire il proprio territorio. Si tratterà di un momento di mobilitazione che nasce dalla necessità di contrastare il “saccheggio“ ambientale della Valle del Sacco.
L’intera Valle attraversata da un fiume che scorre lento e porta con sé i disastri dell’inquinamento che in sessant’anni ha messo in ginocchio l’essenza di interi paesi, avvelenando la terra, i suoi prodotti e i suoi abitanti.
Il C.V.S. ( Coordinamento Valle del Sacco), organizzazione territoriale che racchiude realtà locali di ogni genere, si fa promotore di questa grande manifestazione a Colleferro, fulcro del disastro ambientale, protagonista e vittima di scelte scellerate che minano, ancora oggi, la salute di tutta la comunità della Valle del Sacco.
Il 6 ottobre, i cittadini dei diversi paesi della zona scenderanno per le strade di Colleferro per ribadire il proprio dissenso alla gestione insostenibile incentrata su un’industrializzazione fuori controllo, dai parametri di sostenibilità sia economica che ambientale.
Vergogna !!
Comunicato Stampa Rete per la Tutela della Valle del Sacco

L’11 giugno è stata bocciata una mozione presentata dai consiglieri Pierluigi Sanna e Claudio Gessi (a fronte delle molte richieste pervenute da parte dei cittadini) con la quale si chiedeva di inserire nello statuto comunale un semplice ma fondamentale enunciato: l’acqua è un diritto inalienabile e universale di tutti gli essere viventi; con questa preziosa risorsa non si può fare lucro e non può essere soggetta alle leggi del mercato.
Questi signori, che dicono di rappresentarci, hanno votato NO a questo sacrosanto diritto.
Hanno considerato carta straccia il parere chiaramente espresso dal 62% degli elettori di Colleferro che esattamente un anno fa hanno votato SI all’acqua pubblica.
Ieri è stata bocciata la mozione per la quale si erano espressi già positivamente i comuni di Paliano e Anagni sulla gestione dei rifiuti di Roma, sugli impianti di Trattamento Meccanico Biologico, sul piano rifiuti della Regione Lazio.
Prassi comune della maggioranza di Colleferro sostituire le carte in tavola e presentare un ordine del giorno assolutamente distante dai problemi reali e in molti tratti incomprensibile nei contenuti, dove la forma cerca di nascondere la logica della indifferenza e della prevaricazione nei confronti della volontà dei cittadini.
Il gioco era troppo manifesto, i numerosi cittadini presenti sono intervenuti, affermando e dimostrando che la città è stanca di subire passivamente, facendo naufragare i restanti punti all’ordine del giorno.
I consiglieri di maggioranza si sono ritirati mostrando la loro vera natura, incapaci di eccepire sulle rimostranze forti e veementi, ma soprattutto circostanziate, da parte di una comunità stanca di essere costretta ad accettare gioco forza decisioni che negli hanno prodotto danni profondi e diffusi alla propria salute ed al proprio benessere.
La vergogna li dovrà accompagnare a lungo e verrà continuamente rammentata loro nelle prossime sedute.
Si ringraziano i consiglieri di minoranza per aver presentato in consiglio comunale le richieste di una parte della società che si muove costantemente per la difesa dei propri diritti.
Ufficio stampa Retuvasa
Colleferro, 13.06.2012
GAIA, la sentenza della Corte dei Conti
Comunicato Stampa Rete per la Tutela della Valle del Sacco

I reati accertati sono:
A - Distrazione di mutui concessi dalla cassa depositi e prestiti dalla loro destinazione.
B – Stato di insolvenza del Consorzio Gaia e danno alla Cassa DD.PP. e all’Erario dello Stato.
C – Perizia di stima del dott. Frasca. in occasione della trasformazione del Consorzio in S.p.A..
D – Fatti gestori illeciti che hanno concorso a determinare lo stato di insolvenza del Consorzio.
E – Operazioni contrattuali fittizie e spese di carattere personale.
Il CVS programma le azioni sul territorio
Comunicato Stampa Coordinamento Valle del Sacco

Rifiuti: ora basta! decidiamo noi!
Comunicato Stampa Coordinamento Valle del Sacco

I conti tornano! 125.000 sono le tonnellate che si vorrebbero trattare a Colle Fagiolara (Colleferro); 300.000 quelle indicate da AMA-ACEA per l’impianto simile di Castellaccio (Paliano). In sintesi se si attueranno questi progetti nel raggio di circa 7,5 Km del nostro territorio vedremmo concentrati: una discarica di rifiuti, due impianti di TMB, due linee di incenerimento rifiuti, una linea di incenerimento pneumatici, una linea di incenerimento biomasse, due discariche di rifiuti tossici, una linea di produzione cemento. Perché a dispetto dei dati epidemiologici e del dissesto in atto nel territorio si preferiscono queste scelte?