Colleferro: convocazione per costituzione comitato acqua


La situazione di grave degrado ambientale del nostro territorio ha compromesso, come era prevedibile, la qualità dell'acqua che arriva nelle nostre case.
 
La recente chiusura del pozzo n. 6 dimostra che i milioni di euro spesi per bonificare e mettere in sicurezza questi terreni e la falda sottostante non sono serviti allo scopo.
 
Le autorità, puntualmente, all'accadere di situazioni più allarmanti del solito, come quella appena accennata, proclamano a gran voce soluzioni vecchie di decenni e mai attuate, come l'approvigionamento di acqua dall'acquedotto del Simbrivio (il cui eccessivo sfruttamento ha messo in crisi tutto l'ecosistema del bacino dell'Aniene e allarmato associazioni locali e sindaci), l'appalto a luminari del settore dello studio della rete idrica (come se non ci fosse un gestore che, dopo oltre 15 anni dovrebbe conoscere a memoria la rete, i suoi problemi e le eventuali soluzioni), dimostrando l'approccio puramente demagogico e parolaio con cui hanno sempre affrontato il problema.

La situazione di grave degrado ambientale del nostro territorio ha compromesso, come era prevedibile, la qualità dell'acqua che arriva nelle nostre case.
 
La recente chiusura del pozzo n. 6 dimostra che i milioni di euro spesi per bonificare e mettere in sicurezza questi terreni e la falda sottostante non sono serviti allo scopo.
 
Le autorità, puntualmente, all'accadere di situazioni più allarmanti del solito, come quella appena accennata, proclamano a gran voce soluzioni vecchie di decenni e mai attuate, come l'approvigionamento di acqua dall'acquedotto del Simbrivio (il cui eccessivo sfruttamento ha messo in crisi tutto l'ecosistema del bacino dell'Aniene e allarmato associazioni locali e sindaci), l'appalto a luminari del settore dello studio della rete idrica (come se non ci fosse un gestore che, dopo oltre 15 anni dovrebbe conoscere a memoria la rete, i suoi problemi e le eventuali soluzioni), dimostrando l'approccio puramente demagogico e parolaio con cui hanno sempre affrontato il problema.

Contemporaneamente la gestione privata del servizio idrico e la mancanza di controlli, trasparenza e informazione da parte dell'amministrazione comunale e degli altri soggetti responsabili, hanno prodotto un clima di incertezze, insicurezza e sfiducia non solo per quanto riguarda la salubrità dell'acqua ma anche in merito alla legittimità e correttezza dei conti in bolletta.
 
Questo stato di cose ormai non è più tollerabile e richiede da subito un impegno congiunto di tutte le associazioni e i cittadini sensibili al problema che, con le singole forze, non riescono ad affrontare una situazione così complessa e urgente.

L’Associazione Mamme Colleferro, La Rete per la Tutela della Valle del Sacco e l’Unione Giovani Indipendenti  invitano tutte le associazioni e i cittadini ad un incontro che si terrà il giorno 16 APRILE, ALLE ORE 18 presso la sede dell'UGI, corso Garibaldi 71 (zona Colosseo), allo scopo di costituire un comitato cittadino per l'acqua.

A presto!